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Sull’asse Roma-Tirana non viaggia solo l’accordo sui centri in Albania per i migranti raggiunto da Giorgia Meloni e Edi Rama, ma un paniere di temi su cui costruire un partenariato che sia ampio e costante. Lo hanno ribadito, a margine del vertice della Comunità Politica Europea, il presidente del Consiglio e il primo ministro della Repubblica di Albania, sottolineando il reciproco forte interesse a rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali anche nella prospettiva dell’adesione dell’Albania all’Unione europea. Per questa ragione è stato deciso di convocare entro l’anno in Italia il primo vertice intergovernativo Italia-Albania

I rapporti privilegiati tra i due Paesi “nascono” burocraticamente in occasione del Trattato di Amicizia e Cooperazione del 13 ottobre 1995, proseguono con la Dichiarazione di Partenariato Strategico del 12 febbraio 2010 e con il Protocollo per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria del 6 novembre 2023. Oggi si passa ad un altro livello di relazioni, che poggia su aree altamente sensibili in cui investire risorse e mezzi: difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei citati settori di cooperazione.

Punto di partenza l’industria della difesa: all’interno dell’Accordo sulla cooperazione nel campo della Difesa siglato il 10 ottobre 1995 e del Memorandum d’intesa sulla collaborazione nel settore della difesa del 18 settembre 2009, è in programma un ulteriore rafforzamento della cooperazione finalizzata alla fornitura di mezzi e tecnologie e alla realizzazione e gestione di infrastrutture navali e cantieristiche in Albania, per la costruzione e manutenzione di unità navali e per l’implementazione di iniziative di formazione tecnica e professionale.

In secondo luogo l’energia, dove è previsto l’ampliamento della cooperazione sulla base dell’accordo tripartito Italia-Emirati Arabi Uniti-Albania siglato ad Abu Dhabi il 15 gennaio scorso, che prevede la produzione di energia rinnovabile in Albania e un’interconnessione sottomarina per l’energia rinnovabile che collegherà le due sponde dell’Adriatico. Si tratta della reale possibilità di produrre energia elettrica verde in Albania e, al contempo, esportarne una porzione in Italia tramite un cavo sottomarino che attraverserà l’Adriatico. Di fatto un’iniziativa che va nella direzione di un’interconnessione globale, che si estenda dall’Asia al Golfo, dal Nord Africa all’Europa, in grado di fornire energia in entrambe le direzioni.

In ambito migratorio verrà creato un gruppo di lavoro congiunto per l’approfondimento della collaborazione nel contrasto all’immigrazione irregolare e rafforzamento delle capacità di pattugliamento in mare albanesi, che si somma alla realizzazione di due Cpr su suolo albanese, impostazione vista con favore sia dall’Ue che da paesi come Regno Unito e Germania. In seguito la protezione civile siglerà un’intesa per la creazione di un “Sistema di Protezione Civile” in Albania per il relativo trasferimento di know-how professionale. Poi si passa a salute e sanità con la costruzione di un reparto di neonatologia presso l’Ospedale pubblico Gliozheni di Tirana. Dal punto di vista infrastrutturale verrà raggiunto un accordo quadro per il riconoscimento formale di Cassa Depositi e Prestiti in Albania come istituzione finanziaria per lo sviluppo, anche in relazione al sostegno tecnico italiano alla costituzione della nuova Banca di Sviluppo albanese.

Alla voce sviluppo sarà dedicata l’intesa per la realizzazione congiunta di un polo fieristico a Tirana, denominato “ExpoAlbania”. Anche il mare all’attenzione dei due Paesi, con la decisione di creare strumenti giuridici e tecnici finalizzati al rafforzamento della cooperazione in ambito economia del mare e lo sviluppo di progetti legati all’industria della pesca in Albania. Una serie di iniziative formative e di affiancamento per le PMI italiane e albanesi saranno propedeutiche al rafforzamento della collaborazione tra Simest e Consiglio Economico Nazionale albanese al fine di individuare nuove opportunità in chiave di partnership e investimenti.

Dulcis in fundo, il processo di adesione all’Ue dell’Albania, su cui i due Paesi si sono impegnati a reperire specifici settori ad alto valore aggiunto per favorire il processo di adesione nel quadro dell’assistenza tecnica di preadesione già in atto. Infine lo sport come strumento di collaborazione e crescita condivisa e l’avvio in Albania della 108° edizione del Giro d’Italia, avvenuta il 9 maggio scorso da Durazzo, lo dimostra.

Difesa, energia, sport. Ecco tutte le aree di cooperazione fra Italia e Albania

A margine del vertice della Comunità Politica Europea, in occasione del primo bilaterale Italia-Albania, sono state individuate aree strategiche di cooperazione: difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei settori

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