Skip to main content

Ogni domenica che esce la newsletter “Sneak Peek” di Axios l’amministrazione Trump trema, perché sa che il giornalista che la cura, Jonathan Swan, ha sempre informazioni di prima mano, difficili da controbattere perché documentate. Ieri lo scoop riguardava il cosiddetto “Executive Time” del presidente Donald Trump, ossia il tempo che il presidente trascorre quando non è impegnato in incontri o riunioni. Qualcosa di molto simile al tempo libero – il termine lo ha inventato l’ex capo dello staff, il generale John Kelly, per dargli un taglio più altisonante – che esce da un’agenda giornaliera che una fonte ha passato a Swan raccontando gli ultimi tre mesi di Trump, dalle elezioni di metà mandato a oggi.

È uno dei tanti eccezionali spaccati sulla presidenza del tycoon, che mostra palesemente alcuni lati del presidente – anche se non nuovi. Trump trascorre molto tempo davanti alla televisione, o a twittare o a fare telefonate personali ad amici e contatti. L’agenda di 95 pagine, di cui Axios pubblica una copia integrale (proteggendo la fonte, ma come documento schiacciante sull’autenticità di quel che scrive) dice che il presidente difficilmente inizia la sua giornata lavorativa prima delle 11 di mattina, di solito con un rapido briefing di intelligence o una riunione con il capo dello staff. Poi si dedica alle varie attività programmate, ma quasi mai supera le cinque del pomeriggio, poi rientra nella residenza (la parte della Casa Bianca in cui effettivamente vive).

Tutto il resto del tempo, e spesso anche quello durante la pausa pranzo nella dining room della Casa Bianca, guarda la televisione o sta attaccato a uno degli smartphone. Trump va a letto tardi e si sveglia prima delle sei, dunque l’executive time è un pezzo piuttosto importante della sua giornata.

Il sito ha calcolato come il presidente ha impiegato il suo tempo negli ultimi tre mesi, e ha messo i risultati in un’infografica. Il calcolo è ricostruito dai documenti ottenuti: il totale messo in agenda è quasi 503 ore, di queste 297 le ha passate in executive time, 77 in incontri, 51 in viaggi, 39 in pranzi (anche di lavoro), e 38 in eventi pubblici. L’executive time è circa il 60 per cento di questo totale.

Schermata 2019-02-04 alle 16.21.53

Questo genere di comportamento viene definito “indisciplinato” dai media americani che lo stanno molto criticando, ma altro non è che una rappresentazione (nemmeno del tutto nuova) del procedere caotico della presidenza Trump – molto più classica e diligente la divisione del tempo dei suoi quattro predecessori, anche questa affrontata da Axios, con Bill Clinton che aveva una spazio della giornata predefinito per le attività private, George Bush che iniziava la giornata prestissimo, e Barack Obama che era solito lavorare fino a tarda notte.

Trump vive la Casa Bianca secondo le sue abitudini, ed è noto che anche prima di diventare presidente seguisse molto la Tv, soprattutto Fox News (il canale di notizie che da sempre è piuttosto benevolo con la sua azione di governo). Ha molti contatti, che sente spesso e da cui prende consigli: mesi fa si era parlato di un lavoro certosino fatto dall’ex capo di gabinetto Kelly, che aveva fatto in modo di creare un firewall attorno allo Studio Ovale per limitare al minimo questo genere di interazioni, perché il presidente si faceva condizionare troppo da certe figure esterne, e basava su queste chiacchierate alcune sue decisioni o esternazioni. Kelly voleva una normalizzazione, e cercava di spostare Trump su un meccanismo decisionale che seguisse traiettorie più classiche – ossia quelle della consultazione con collaboratori ed esperti dell’amministrazione.

Allo stesso tempo, però, come ha spiegato la portavoce della Casa Bianca commentando – non smentendo – l’articolo di Swan, Trump ha bisogno di quell’executive time. È un tempo che si concede “per costruire un ambiente più creativo che ha contribuito a renderlo il Presidente più produttivo della storia moderna”, ha detto Sarah Huckabee Sanders. E forse il successo popolare ed elettorale di Trump è anche in questo: un presidente che condivide con la maggioranza della popolazione certe abitudini, e da lì prende spinta per la sua azione politica.

Che cos'è l'executive time di Trump?

Ogni domenica che esce la newsletter "Sneak Peek" di Axios l'amministrazione Trump trema, perché sa che il giornalista che la cura, Jonathan Swan, ha sempre informazioni di prima mano, difficili da controbattere perché documentate. Ieri lo scoop riguardava il cosiddetto "Executive Time" del presidente Donald Trump, ossia il tempo che il presidente trascorre quando non è impegnato in incontri o riunioni.…

Le scuole accolgano il messaggio di papa Francesco

“Nelle scuole bisogna dare un’educazione sessuale, il sesso è un dono di Dio, non è un mostro, è un dono di Dio per amare. Che poi alcuni lo usino per guadagnare soldi o sfruttare è un altro problema. Ma bisogna dare un’educazione sessuale oggettiva, senza colonizzazione ideologica. Se inizi dando un’educazione sessuale piena di colonizzazione ideologica distruggi la persona”, ha…

confindustria

I (tanti) dubbi di Confindustria nel giorno del reddito di cittadinanza

Nel giorno in cui Luigi Di Maio presenta ufficialmente insieme al premier Giuseppe Conte il reddito di cittadinanza, all'auditorium dell'Enel, sulla creatura del Movimento Cinque Stelle torna ad aleggiare lo spettro di una misura più controproducente che altro. L'origine dei dubbi è abbastanza nota, Confindustria. Questa mattina è intervenuto nel corso di un'audizione al Senato, dove è cominciato l'iter del…

Le religioni coltivino il dialogo e siano laboratori di umanità. L'intervento di Impagliazzo ad Abu Dhabi

Di Marco Impagliazzo

Ringrazio a nome della Comunità di Sant’Egidio il Council of Muslim Elders, il suo presidente sua Eccellenza lo Scheik Ahmed al Tayyb e il segretario generale sua Eccellenza Dr. Sultan Faisal al-Rumaithi per l’invito a questo storico congresso sulla “Fratellanza umana”. Sono qui, con una delegazione da Roma, come figlio di una storia di dialogo, di incontro e di costruzione…

"Anticipare il futuro". Il premier Conte presenta la Fondazione Leonardo–Civiltà delle macchine

Possa essere "sentinella nell’aurora della rivoluzione digitale", capace di cogliere in anticipo i segni dei tempi nuovi e offrire servizio prezioso alla politica, alla cultura e alla società del Paese. È l'augurio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la Fondazione Leonardo–Civiltà delle macchine, l'istituzione voluta dall'azienda presieduta da Gianni De Gennaro e guidata dall’ad Alessandro Profumo, e affidata alla…

Rifugiati, se Mattarella lenisce il rammarico di papa Francesco

A poche ore dall'avvio in Laterano del processo di beatificazione di padre Pedro Arrupe, il preposito generale della Compagnia di Gesù che fondò il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, la sua sezione italiana, il Centro Astalli, ha inaugurato nel cuore di Roma il centro per l'accoglienza e l'integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati. Vi potranno trovare accoglienza 28 rifugiati…

Il vero dilemma della cyber security: tutelare le democrazie o proteggere le dittature?

Il termine cyber security compare ovunque: chi lo digita su Google ottiene quasi 200 milioni di link, eppure il significato di questa espressione è avvolto in una fitta nebbia, come spesso accade per le tematiche di moda. Tutti si sentono autorizzati a parlare di Cyber Security, ma a molti sfugge la natura essenzialmente Politica - o se si preferisce umanistica…

Addio container e capannoni, così la scuola di Caldarola rinasce dopo il sisma

Da oggi, 250 bambini della scuola di Caldarola, distrutta dal sisma del 2016, hanno lasciato i container e il capannone industriale che li hanno ospitati fino alla scorsa settimana per tornare sui banchi all'interno di un nuovo edificio. A rendere il tutto possibile 2 milioni e 750 mila euro, fondi raccolti attraverso la campagna di solidarietà lanciata da tredici cooperative…

europa dazi, trump mueller

Così Trump prepara gli incontri con Cina e Corea del Nord

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che questa settimana dirà luogo e data del prossimo incontro col satrapo nordcoreano Kim Jong-un. Le indiscrezioni dicono fine febbraio, in Vietnam, per replicare il vertice di giugno 2018 a Singapore e dare un nuovo impulso a un dossier che sembra andare a rilento. Con quel "sembra" che ha assunto un…

venezuela

Venezuela, gli americani si preparano per l'apertura del canale umanitario

Oggi si apre uno spiraglio per la crisi, almeno umanitaria, del Venezuela. Il deputato dell’Assemblea Nazionale, José Manuel Olivares, ha confermato l’arrivo di alcuni parlamentari e rappresentanti del governo ad interim di Juan Guaidó nella frontiera con la Colombia per coordinare l’ingresso degli aiuti umanitari. Olivares ha ringraziato l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid), il Dipartimento di…

×

Iscriviti alla newsletter