Skip to main content

Mario Draghi lo ha detto giusto 36 ore fa, nel corso della sua ultima audizione presso la commissione Ue, prima della scadenza del mandato. “Un Paese perde sovranità quando il debito è troppo alto, perché a quel punto sono i mercati che decidono, e ogni decisione di policy deve essere scrutinata dai mercati, cioè da persone che non votano e che sono fuori dal processo di controllo democratico”. A distanza di un giorno, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in visita ufficiale negli Stati Uniti, fa sue quelle parole, che a molti sono sembrate come una sorta di testamento politico di Draghi oltre che un chiaro riferimento all’Italia del governo gialloverde.

“Vogliamo contribuire a cambiare l’Europa, ma l’Italia vuole restare in Europa e vuole restare nella moneta unica. L’elevato debito pubblico italiano è un’eredità del secolo scorso. Noi siamo determinati a ridurlo in maniera costante e progressiva”, ha affermato Tria, intervenendo al Peterson Institute di Washington. “Gli investimenti e l’inclusione sociale sono i pilastri della nostra strategia. Sono fiducioso che i mercati realizzeranno che il governo italiano vuole combinare stabilità finanziaria e sociale”. Tria ha dunque sposato la linea della Bce, puntellandone tuttavia alcuni aspetti.

“Sono d’accordo con Draghi che molto debito pubblico diminuisce la sovranità di un Paese perché si chiedono prestiti all’estero. Questo non significa che attualmente l’Italia corra dei rischi perché il nostro livello di debito non è meno sostenibile che in passato. Anche se è un peso che rallenta la crescita dell’economia”. In questo senso Tria ha ricordato come il Tesoro ha collocato Bot semestrali per 6,5 miliardi di euro con tassi crollati di nuovo in territorio negativo. Il rendimento sul titolo a sei mesi è sceso a -0,025% da 0,215% dell’asta precedente, segnando i minimi da aprile 2018 mentre la domanda è stata pari a 1,82 volte l’importo offerto, in rialzo da 1,33 precedente.

Il ministro ha poi parlato anche del tema delle banche, rassicurando ancora la comunità finanziaria americana: “Non vedo problemi sistemici per il nostro sistema bancario. Abbiamo avuto qualche problema isolato di gestione, ma il sistema bancario è solido. Monitoriamo ma non vedo grandi problemi”. Infine, nessuna manovra correttiva all’orizzonte. “Non vedo al momento la necessità di applicare politiche fiscali più stringenti o espansive. Non dobbiamo cambiare i nostri obiettivi, ma dobbiamo mantenerli. Le stime sono abbastanza prudenti”.

Così Tria (da Washington) fa sua la linea di Mario Draghi

Mario Draghi lo ha detto giusto 36 ore fa, nel corso della sua ultima audizione presso la commissione Ue, prima della scadenza del mandato. "Un Paese perde sovranità quando il debito è troppo alto, perché a quel punto sono i mercati che decidono, e ogni decisione di policy deve essere scrutinata dai mercati, cioè da persone che non votano e…

Il Paese delle mezze riforme. L'Italia vista da Linda Lanzillotta

L'Italia è un Paese che non ha mai compiuto l'ultimo, vero passo verso un reale cambiamento. Fermatasi a metà del guado, la Penisola - è l'analisi di Linda Lanzillotta che ne parla nel suo nuovo libro edito da Passigli - può essere definita pertanto "Il Paese delle mezze riforme", una nazione dove le istanze di innovazione istituzionale, politica, amministrativa hanno…

tapering, bce

Meno male che c’è Mario Draghi. Oggi e domani

Mario Draghi nell’ultima audizione compiuta ieri al Parlamento Europeo come presidente della Bce ha rassicurato sulla disponibilità della Banca Centrale a reagire al rallentamento economico ma escludendo che la banca possa decidere di reinstaurare quest'anno acquisti di debito sul mercato (il Quantitative Easing che ha salvato i vari Paesi nel recente passato). Senza risparmiare una analisi lucida soprattutto rivolta ai…

Contrattazione e partecipazione, le sfide del futuro. L'analisi di Pirani

È stato un anno importante per la contrattazione che riguarda il nostro settore. Il 19 luglio abbiamo rinnovato il contratto chimico-farmaceutico e ci apprestiamo a negoziare i rinnovi contrattuali inerenti, tra gli altri, a gas-acqua, energia-petrolio, elettricità. LA NUOVA STAGIONE CONTRATTUALE Nel primo caso, quello per esser più precisi del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti…

afghanistan

Cosa penso dell'Italia fuori dall'Afghanistan. L'opinione di Camporini

Fonti della Difesa italiana hanno annunciato ieri all'Ansa che la ministra Elisabetta Trenta ha già dato l'ordine al Coi, il Comitato operativo interforze, di studiare i piani per il ritiro dall'Afghanistan del contingente italiano impegnato nell'operazione ISAF della Nato – quella mossa a sostegno degli Stati Uniti contro il regime talebano colpevole di aver dato protezione ai qaedisti del 9/11. Ora gli…

Goldman Sachs

Gli Usa annunciano l'embargo del petrolio di Maduro. Gli effetti (non solo positivi) sul Venezuela

Gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare la pressione contro il regime di Nicolás Maduro in Venezuela, chiudendo il rubinetto del petrolio venezuelano. Il governo di Donald Trump ha deciso nuove sanzioni, questa volta contro la compagnia petrolifera statale venezuelana, Petróleos de Venezuela. Il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha annunciato che le sanzioni hanno impedito a Maduro di distogliere ulteriori risorse…

afghanistan manciulli

Afghanistan, il rischio è creare una centrale del jihadismo. Parla Manciulli

“Non so se ci si può fidare dei talebani, consentire loro di controllare l’intero Afghanistan significherebbe creare una centrale strategica del jihadismo, considerando anche il loro rapporto stretto con al Qaeda che tornerà ad essere la minaccia principale”. Andrea Manciulli, presidente di Europa Atlantica, esperto e studioso di terrorismo, è preoccupato dalle notizie su possibili accordi tra Stati Uniti e…

Carlo Massagli

New Space Economy, le richieste dell'industria e il premio Asas a Carlo Massagli

L'Italia ha tutti gli strumenti per cogliere al volo la sfida della nuova economia dello Spazio, ma deve riuscire a sfruttarli al meglio, superando errori e inefficienze del passato. È il messaggio che arriva dal convengo organizzato a Roma per la consegna del premio Space economy dell'Asas all'ammiraglio Carlo Massagli, consigliere militare del presidente del Consiglio. Il nuovo assetto istituzionale,…

Tfr e Tfs con quota 100. Due pesi e due misure del governo tra pubblico e privato

Il messaggio è tanto chiaro quanto indigesto: lo Stato datore di lavoro ha diritti che i datori di lavoro privati non hanno. Ma volevano che fosse chiaro, aggiungendo che: i lavoratori pubblici avranno sgravi fiscali che i privati non avranno. Il tentativo di nascondere un errore ne ha prodotto la moltiplicazione. Parliamo di pensioni e di quota 100. Per i…

infrastrutture

La Tav si deve fare (e non solo perché lo dice Salvini). La versione di Confindustria

Questione di soldi, tanti soldi, e di numeri. A sentire la Lega ci sono 24 miliardi di buone ragioni per non mandare in malora la Tav. La Torino-Lione continua a spaccare più che mai il governo (qui l'intervista della settimana scorsa al presidente della commissione Attività Produttive, quota Lega, Barbara Saltamartini). E oggi, ancora una volta si è sfiorato lo…

×

Iscriviti alla newsletter