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“L’accordo nucleare iraniano è cruciale per la sicurezza della regione, dell’Europa e del mondo intero e assicuriamo il nostro pieno impegno affinché continui a funzionare”. È la risposta di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea, al presidente americano Donald Trump, che ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dal trattato nucleare iraniano e il ripristino delle sanzioni contro Teheran (“a un livello più alto”, ha detto da Washington). “Parleremo con i nostri partner nei prossimi giorni per capirne le implicazioni, ma sono molto preoccupata dall’annuncio di questa sera”, ha spiegato la numero uno della diplomazia europea.

A mezz’ora dall’intervento dell’inquilino della Casa Bianca, l’ex ministro degli Esteri italiano ha convocato a Roma, presso la rappresentanza in Italia della Commissione europea, una conferenza stampa per spiegare la posizione dell’Ue che, di quel trattato, è uno firmatari insieme all’Iran e al cosiddetto gruppo  P5+1 (Cina, Francia, Germania, Russia, Gran Bretagna, Regno Unito e Stati Uniti).

“Ci fidiamo pienamente del lavoro e della credibilità dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Iaea), che ha pubblicato dieci report affermando che l’Iran rispetta pienamente i suoi impegni”, ha detto la Mogherini. “Il sollevamento delle sanzioni legate al nucleare è un parte essenziale dell’accordo, e l’Unione europea ha ripetutamente evidenziato che l’eliminazione delle sanzioni ha un impatto positivo, non solo per le relazioni economiche e commerciali con l’Iran, ma anche e soprattutto in termini di benefici cruciali per il popolo iraniano”. Per questo, ha assicurato, “l’Unione europea è pienamente impegnata a fare in modo che tutto ciò continui”.

“Lasciatemi dire – ha proseguito la Mogherini – che sono particolarmente preoccupata dall’annuncio di questa sera circa le sanzioni e ci consulteremo con i nostri partner nei prossimi giorni per capirne le implicazioni”. In ogni caso, ha ribadito l’Alto rappresentante, “l’Ue è determinate ad agire per la propria sicurezza e per protegge i propri investimenti economici”.

Il dietro front Usa sull’accordo era stato abbondantemente anticipato da dichiarazioni di insofferenza da parte dell’amministrazione americana, tra cui quelle particolarmente colorite del consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton, che aveva addirittura indicato la via dei bombardamenti come la più efficace. Già in campagna elettorale, l’allora candidato repubblicano Donald Trump aveva definito l’accordo “il peggiore della storia”. Ma la Mogherini non ci sta, e rivendica il lavoro compiuto per mettere fine a una crisi che avrebbe rischiato di ingenerare pericolose esclation. “L’accordo con l’Iran è stato il culmine di dodici anni di diplomazia, e appartiene all’intera comunità internazionale”, ha affermato. L’Unione “è determinata a preservarlo e chiediamo che lo stesso faccia la comunità internazionale perché riguarda la nostra intera sicurezza collettiva”, ha detto in quello che è sembrato un invito agli altri firmatari dell’accordo.

E se sul primo grande interrogativo (se gli Usa avessero lasciato il trattato o meno) non ci sono dubbi, bisognerà aspettare del tempo per capire la risposta al secondo: il Jcpoa funzionerà anche senza gli States? L’Unione europea ci metterà il proprio impegno, ha garantito la Mogherini. Anche l’Iran ci proverà, ha promesso il presidente iraniano Hassan Rouhani, intervenuto in diretta tv poco dopo la conferenza di Trump. “C’è poco tempo per iniziare i negoziati per mantenere in piedi l’accordo sul nucleare” senza gli Usa, ha detto il leader di Teheran. Non è mancata però un promessa velatamente minacciosa: “Qualora i negoziati fallissero, ho dato disposizione all’Agenzia per l’energia atomica iraniana di essere pronta a riprendere l’arricchimento dell’uranio come mai prima, già nelle prossime settimane”. E così da Roma, l’Alto rappresentante ha voluto anche lanciare un messaggio diretto a Teheran, dal quale si temono ripercussioni che potrebbero mettere definitivamente fine al piano d’azione. “Mi rivolgo ai cittadini e ai leader iraniani, non lasciate che nessuno smantelli l’accordo;  rispettate i vostri impegni e noi rispetteremo i nostri, e preserveremo l’accordo nucleare”.

D’altronde, la numero uno della diplomazia Ue si era già espressa negli stessi termini dopo le accuse mosse la scorsa settimana dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che aveva mostrato la mole di documenti secondo cui Teheran avrebbe continuato a sviluppare il nucleare per fini militari. “Per il momento non ho visto argomentazioni su violazioni da parte dell’Iran dei suoi impegni nucleari”, aveva detto la Mogherini. Il piano d’azione sul tema “non si basa su presupposti di buona fede o di fiducia, ma su impegni concreti, meccanismi di verifica e un controllo molto rigoroso dei fatti, svolto dall’Iaea, le cui relazioni mostrano che l’Iran ha pienamente rispettato i suoi impegni”.

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