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Un piede nel gas per Acea. D’altronde si tratta tra le fonti energetiche del futuro, visto che l’energia fossile è ormai sul viale del tramonto e l’Italia da parte sua si sta attrezzando con il Tap. La multiutility romana controllata dal Comune di Roma con una quota del 51%, è pronta al grande salto nella distribuzione di gas, ampliando sensibilmente lo spettro d’azione. Le intenzioni del gruppo sono emerse questa mattina nel corso dell’assemblea degli azionisti, oltre al Campidoglio i soci industriali forti sono i francesi di Suez (23,3%) e il gruppo Caltagirone (5%), chiamata ad approvare il bilancio 2017 a sua volta certificato dal consiglio di amministrazione la scorsa settimana.

L’obiettivo è senza dubbio ambizioso visto che si tratta di andare a competere direttamente con altri colossi della distribuzione, quali Edison e Italgas. Ma il ceo di Acea, Stefano Donnarumma (nella foto) ha inteso vedere il bicchiere mezzo pieno, lanciando la sfida a un mercato piena liberalizzazione. “Stiamo valutando un possibile ingresso di Acea nella distribuzione del gas, è noto che questa è una fase in cui si stanno svolgendo delle gare. La nostra intenzione è di valutare con attenzione questo settore che significherebbe per noi aggiungere una fetta di attività regolate al nostro business”.

Ma dove avrebbe intenzione di scendere in campo Acea? Anche qui, idee piuttosto chiare da parte dell’attuale management (Donnarumma è affiancato dal presidente Luca Lanzalone), che ha sostituito il duo Alberto Irace e Catia Tomassetti. “Roma non va a gara ma pensiamo all’Umbria, alla Toscana e alla Campania. Può essere un modo per avvicinarci a utenti che non hanno un buon servizio”, ha chiarito Donnarumma.

L’altra grande partita di Acea è la rete idrica, che spesso e volentieri, a causa delle troppe falle (qui un focus di Formiche.net), negli anni è costata a Roma una notevole dispersione idrica. La multiutility ha fatto delle scelte industriali in questo senso. “Dalla scorsa estate, quando è iniziata l’emergenza idrica a Roma, Acea ha riparato 8 mila perdite lungo la rete cittadina”, ha chiarito Donnarumma. “A Roma a causa della mancanza di pioggia sono venuti a mancare 1000 litri di acqua al secondo per carenza di precipitazioni. Ad un certo punto ci è stato impedito di approvvigionarci dall’acquedotto storico del lago di Bracciano quindi sono venuti a mancare 2 mila litri al secondo su un fabbisogno di 17 mila litri”. Per questo “abbiamo fatto fronte con grande professionalità con la ricerca massiva di migliaia di perdite. Da luglio a oggi siamo alla terza ricerca massiva di perdite e abbiamo individuato e riparato 8 mila perdite che ormai sono una voce del bilancio e della gestione operativa del gruppo nel mentre portiamo avanti il piano di infrastrutturazione”.

Tutto questo sarà verosimilmente possibile anche grazie a un bilancio 2017 chiuso in utile peri 181 milioni di euro, in calo sì del 31% rispetto al 2016, ma in crescita del 2% a parità di perimetro. L’ebitda si è attestato a 840 milioni (dividendo a 63 centesimi, 68 milioni andranno al Campidoglio). Numeri e prospettive che hanno permesso ad Acea di incassare la promozione a pieni voti degli azionisti francesi di Suez.  Il rappresentante della società , Alexandre Brouzes, intervenuto in assemblea ha spiegato che Suez “riconosce il notevole lavoro svolto per tenere in linea i numeri con le previsioni e in presenza di fattori esterni che hanno influenzato l’andamento”. Suez ha espresso apprezzamento per come l’azienda, l’ad e i suoi collaboratori, hanno affrontato l’emergenza idrica della scorsa estate “assicurando una qualità dell’acqua e del servizio a livello soddisfacente e in tutta sicurezza”. Inoltre i transalpini si aspettano che il piano industriale “ambizioso e con grandi investimenti sia capace di creare grande valore per gli azionisti e sostenere il valore del titolo in Borsa”. “Non siamo solo un socio ma un partner strategico e siamo pronti a mettere a disposizione le nostre conoscenze per il buon andamento della società. Siamo orgogliosi di far parte di questa società”.

Non meno soddisfatta Virginia Raggi, che conferma la sintonia con l’attuale vertice Acea. “Sono molto orgogliosa per come è stata guidata fino a ora l’azienda che ha raggiunto dopo un anno molti obiettivi che si era data e alcuni anche in anticipo. Il nuovo corso è stato sancito ed è stato premiato dal mercato e dai cittadini”.

Donnarumma e Lanzalone, il duo al timone di Acea che punta al gas e piace anche ai francesi (azionisti)

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