Le urne si sono appena chiuse. Gli exit poll così come le proiezioni forniranno numeri che vanno presi con le molle. Fintanto che il ministero degli Interni non rilascerà i dati ufficiali circa la ripartizione dei seggi, ogni speculazione lascerà il tempo che trova. Un dato però appare fuori discussione. Il voto del 4 marzo 2018 consegna al Paese un…
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L'Italia è un Paese diviso. Così il Sud ha scelto di urlare il suo disagio
Sembrerà paradossale ma proprio ora che la Lega ha completamente abbandonato la sua idea di separazione del nord dal sud, la secessione si è sostanzialmente compiuta. I segnali c'erano tutti. I governi del centrosinistra sono stati in questi cinque anni a trazione nordista, con Expo 2015 e non solo. Il centrodestra allo stesso modo ha investito più facilmente nei referendum…
Perché ha vinto Trump. Anche in Italia (con Salvini)
Donald Trump alla Casa Bianca ha segnato il cambio di rotta nella politica mondiale. Il risultato delle elezioni italiane lo conferma. A fare i moderati in politica nel 2018 si perde. Alla gente piacciono leader determinati, decisi, con le idee chiare. Che vanno avanti contro tutto e contro tutti incuranti delle critiche, del politicamente corretto e, soprattutto, dell’Europa. Vale per…
Due agende irrinunciabili
Gli italiani si sono pronunciati. Votando contro. Non a favore di qualcuno o qualcosa, ma contro qualcos’altro. Qualcuno contro il presunto populismo e razzismo, senza comprendere le ragioni più autentiche di un sentimento di smarrimento generalizzato. La maggior parte contro il sistema; contro l’autoreferenzialità della politica; contro un Segretario PD che ignora deliberatamente la debacle personale del referendum costituzionale e…
Perché il Pd di Renzi deve fare una profonda riflessione. Parla Tabacci (+Europa)
Se non dimissioni, certamente una riflessione profonda sul futuro del Partito democratico è d'obbligo, proprio in funzione della "gestione politica di questa fase" che "è stata disastrosa per i suoi risultati". Bruno Tabacci, il candidato di +Europa a Milano che ha portato a casa seggio e il 41% dei consensi, commenta con Formiche.net il suo risultato a queste elezioni politiche…
Ora la Germania tifa per l'Italia. L'appello dell'industria al governo che verrà
Nemmeno il tempo di formare il governo, ancora non si sa con quale maggioranza, che arrivano i primi appelli al "vogliamoci bene". Secondo il Daily News "un gruppo di lobby del commercio in Germania ha esortato il prossimo governo italiano a essere costruttivo sul futuro corso dell'Unione europea per garantire che le economie dei due Paesi continuino a prosperare insieme". Insomma, nel…
Le dimissioni di Renzi e l'ipotesi di un ribaltone dem pro M5S
Le dimissioni di Matteo Renzi aprono nuovi scenari dentro il Pd e per il dopo voto. La netta sconfitta non lasciava molte possibilità al segretario di tenere il timone del partito. Ora si apre per i dem “una pagina nuova”, per dirla con Renzi, e il Pd (magari insieme a Liberi e Uguali) potrebbe invece essere interessato ad un appoggio…
Mediobanca e l'altolà alle partecipate di Stato. Dal voto rischio ribaltoni nei board?
Il voto italiano entra nelle grandi partecipate italiane. Con tutto quello che ne consegue. Lo dice un report di Mediobanca, che paventa ribaltoni ai vertici delle principali società quotate e controllate dal governo, direttamente o meno tramite la Cassa Depositi e Prestiti. Ovvero, Enel, Eni, Snam, Terna, Poste, Leonardo, Italgas, Saipem, Mps, Enav, Fincantieri, Rai Way. Per le quali "la…
La real politik di Carlo Calenda che difende Renzi e non grida all'apocalisse
In mezzo a tanta incertezza e tanta immaginazone, un po' di realismo. Quello del ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda. Che su Twitter, dalla scrivania del ministero alla quale stamattina regolarmente si trova, dice la sua sul post voto. Tanto per cominciare, finché non salta fuori un nuovo governo, l'esecutivo attuale rimane in carica, nel pieno dei suoi poteri. Tradotto, non è tempo…
Il Palazzo attonito. Dal Transatlantico i rumors su Renzi e il governo che verrà
Il Transatlantico della Camera stamattina desolatamente vuoto è l’immagine di un Palazzo con poche certezze e tanti punti interrogativi. I partiti si sono svegliati oggi in un quadro più vicino a quello della Prima Repubblica che non alla Seconda. Sull’esito avrà un ruolo prioritario il Colle ma anche l’atteggiamento dei pentastellati. Le certezze sono davvero poche: la vittoria oltre le…