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Il tempo è inesorabile. E non risparmia nemmeno la memoria storica. Ad ottobre del 2003, l’Unesco avvertì: “Il patrimonio digitale del mondo è in pericolo”. Macchinari e programmi informatici arretrati e la mancanza di una normativa che regoli la manutenzione, rischiano di rovinare importanti documenti storici. “Lo sviluppo tecnologico è molto veloce e costoso, per cui governi e istituzioni non hanno potuto preparare strategie di conservazione più opportune”, aggiungeva il report dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

Uno degli archivi storici più ricchi (e più a rischio) nel mondo è quello del Vaticano. Circa 85 chilometri di scaffali in un bunker del Cortile della Pigna, nei Musei Vaticani contengono due secoli di storia della Chiesa cattolica in milioni di documenti. Dagli atti del processo contro Galileo Galilei alla pergamena della dissoluzione dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio.

Ma le condizioni materiali dei documenti non sono l’unico problema. L’archivio salvaguarda ancora molti segreti. Non perché ci sia un codice di riservatezza, ma perché sono poco leggibili. Si tratta di documenti antichi, mai digitalizzati, scritti in latino medievale. Per garantire la manutenzione, e allo stesso tempo decifrare cosa dicono, l’Università Roma Tre sta sviluppando un programma di intelligenza artificiale per dare vita a nuove letture e interpretazioni di quella miniera storica. Il progetto si chiama “In codice ratio” e utilizza il “machine learning” e “crowdsourcing” per riconoscere caratteri individuali. Una tecnica diversa da quella conosciuta fino ad ora chiamata OCR, che riconosce le parole complete al posto delle lettere.

La formula di “In codice ratio” è interdisciplinare e combina competenze informatiche e umanistiche, come la paleografia e la storia, per una trascrizione automatica di fonti storiche manoscritte. Con questa nuova tecnica la trascrizione sarà molto più economica per gli istituti di ricerca. Il sogno di scoprire qualcosa di nuovo, che gli storici non hanno ancora visto, potrebbe diventare realtà molto presto.

“In codice ratio”, intelligenza artificiale al servizio della storia

Il tempo è inesorabile. E non risparmia nemmeno la memoria storica. Ad ottobre del 2003, l’Unesco avvertì: “Il patrimonio digitale del mondo è in pericolo”. Macchinari e programmi informatici arretrati e la mancanza di una normativa che regoli la manutenzione, rischiano di rovinare importanti documenti storici. “Lo sviluppo tecnologico è molto veloce e costoso, per cui governi e istituzioni non…

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Tutti i dolori del Sistema sanitario nazionale

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La sostenibilità del Sistema sanitario nazionale è uno dei punti sui quali l’Italia deve intervenire al più presto. Sia per far fronte all’invecchiamento della sua popolazione sia per un fattore complessivo di risorse economiche sempre più limitate. Ci sono alcune comuni problematiche di salute che nel nostro Paese non vengono affrontate nel modo corretto, aumentando di conseguenza le spese e…

Affogati nella retorica democratica

Nel confronto, gustoso quanto inutile, tra Pasquino e Canfora sulla "democrazia viva o morta"(La Lettura, Corriere della Sera, 19 agosto 2018), non emergono due temi determinanti per capire lo stato di salute delle democrazie moderne. Il primo tema sono le innovazioni scientifiche e tecnologiche; il secondo tema riguarda la de-generazione del "fare politico di casta" che sta svuotando di senso…

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Concreti o velleitari? Perché su Genova la Lega la dice giusta

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Phisikk du role - Su Genova onoriamo i morti con un po’ di silenzio

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Oggi gli applausi. Ma domani? La tragedia oltre il populismo

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Genova morandi, Ponte Morandi

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Usa

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