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Va in scena in questi giorni ad Abu Dhabi l’Umex 2018, l’evento dedicato interamente ai sistemi unmanned, un segmento tra quelli a più rapido sviluppo nel settore dell’aerospazio e difesa, in particolare proprio nell’area del Golfo. Lo sa bene anche Leonardo, il campione italiano del comparto, che all’evento emiratino ha portato alcuni dei suoi prodotti di punta. D’altronde, “Leonardo – spiega la società in una nota – è la sola azienda europea in grado di fornire soluzioni unmanned complete per missioni Istar (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance), integrando piattaforme, sensori, comunicazioni, e sistemi di controllo a terra”.

L’AWHERO

Presso il proprio stand, Leonardo espone l’elicottero a pilotaggio remoto Awhero, un sistema aereo unmanned ad ala rotante (Ruas) del peso di 200 Kg, il risultato dell’esperienza dell’azienda italiana nei due segmenti (elicotteristico ed unmanned). Sviluppato per operazioni terrestre e navali, l’Awhero è pensato soprattutto per la sorveglianza marittima e dei confini, per la protezione di infrastrutture critiche, per il monitoraggio di obiettivi sensibili, per il supporto a operazioni di salvataggio, e per la valutazione del danno in caso di disastri naturali. Dal salone, Leonardo ha illustrato la tabella di marcia per il sistema: “Sviluppo e test sono in corso per ottenere la certificazione il prossimo anno; due nuovi prototipi stanno venendo assemblati presso lo stabilimento di Sistemi Dinamici di Leonardo a Pisa, mentre attività di volo di collaudo continuano con l’esistente velivolo”.

La versione dell’Awhero esposta all’Umex è dotata del radar di sorveglianza Gabbiano TS Ultra Light (soli 24 Kg), lo stesso che sarà montato sui velivoli che opereranno in operazioni dimostrative nell’ambito di Ocean 2020, l’iniziativa europea che prevede proprio l’integrazione di sistemi senza pilota nelle missioni di sorveglianza e interdizione. Il progetto è il più importante del primo bando di gara nel settore Difesa emanato dall’Unione europea, nell’ambito del programma “Preparatory Action on Defence Research”. Ad aggiudicarselo è stata Leonardo, che guiderà un team di 42 partner.

IL RECORD DELLA FLOTTA FALCO

Il ruolo nel settore è confermato anche dalla flotta di Rpas (sistemi aerei a pilotaggio remoto) Falco, per la quale nel corso dell’Umex Leonardo ha annunciato il raggiungimento di 15mila ore di volo operativo complessive da parte dei cinque clienti internazionali. Dal 2003, gli oltre 50 Falco di Leonardo hanno operato per missioni di sorveglianza e imagery, anche nell’ambito della missione Onu di peace keeping nella Repubblica democratica del Congo, Monusco. L’ultimo membro della famiglia, il Falco Evo, prevede di confermare ancora il successo, “essendo stato selezionato da due clienti nel Golfo e consegnato al primo cliente”. Il Falco Evo può infatti contare su “un range di sensori di Leonardo altamente capaciti, compresi i radar Osprey e Gabbiano UL”, potendo inoltre trasportare un payload di 100 Kg per oltre 20 ore di volo (più di ogni altro membro della famiglia).

GLI ALTRI SISTEMI

Allo stand dell’Umex, Leonardo ha portato anche l’ultima versione della famiglia di droni Mirach, il Mirach-40, progettato per simulare le minacce nemiche nell’ambito di attività di training che coinvolgano, ad esempio, sistemi d’arma come i missili superficie-aria a guida radar. Il Mirach-40 offre in tal senso un addestramento estremamente realistico. A tutti questi velivoli si aggiungono i sistemi elettronici come l’ultimo radar di sorveglianza Osprey AESA (a scansione elettronica), ulteriore conferma dell’intenzione di Leonardo di ritagliarsi una fetta importante del mercato internazionale, in particolare di quello che si sta consolidando nel Golfo.

(Foto: Twitter @leonardo_live)

Leonardo all'Umex con l'Awhero, il Falco Evo e non solo

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