Skip to main content

Quando la politica era cosa più nobile e seria (e la stampa esercitava un controllo più solido e critico), il passaggio da partito di lotta a partito di Governo richiedeva un iter duro e complesso. Così fu, ad esempio, appena prima della metà degli anni Settanta, per il PCI che poté accreditarsi come partito di governo grazie al serio e sofferto contributo nella lotta contro i due “mostri” che opprimevano il Paese, l’inflazione e il terrorismo, contribuendo così, pur senza ministri, alle coalizioni governative di solidarietà nazionale tra il 76 e il 79. Nell’odierna politica del presentismo facilone, invece, bastano trentamila click in rete, con la connessa investitura a candidato premier al giovane Luigi Di Maio, e l’auto-proclamazione che da quel momento l’M5S passa da movimento di lotta a potenziale partito di Governo, perché la cosa passi abbastanza de plano, passino in secondo ordine le “referenze” acquisite in questi anni dai grillini, anche negli enti locali da loro governati, e trovino un ascolto piuttosto diffuso.

Che l’operazione la facciano i cinquestelle è comprensibile, ma che non pochi osservatori gliela concedano è meno comprensibile. Ovviamente, il giovane candidato premier abbandona la stagione e i temi della “decrescita felice”, della guerra alle multinazionali e al consumismo, e del referendum sull’euro.Poi comincia a girare l’Italia, da Palermo a Milano e Torino, raccontando man mano una miscela di generose ricette tese ad accontentare ora la destra ora la sinistra, i titolari di partite iva, i piccoli imprenditori, i disoccupati e, ovviamente, con il reddito di cittadinanza, tutti quelli che non hanno un lavoro. Con un doppio passaggio a Cernobbio, davanti a quei poteri forti, pur prima poco amati, e poi a Washington, si impegna a ridurre le tasse alle imprese con una manovra in deficit. Contemporaneamente, propone di far aumentare nettamente gli investimenti pubblici.

Il solerte candidato premier, che smania di dimostrare i risultati di questo corso molto accelerato di cultura di governo, all’avvio ufficiale della campagna elettorale presenta anche un programma in venti punti, applicandosi con la diligenza che gli è propria. Uno sforzo in sé indubbiamente apprezzabile se si pensa alle precedenti prove del Movimento cinquestelle in termini di proposte e di programmi, visto che per vari interventi sono previste anche le coperture. Peccato però che più di qualche diavolo si nasconda nei vari aspetti del programma che sono ben più che dettagli. L’ammontare delle promesse di spesa recate dai “venti punti per la qualità della vita degli italiani” è stato stimato da Repubblica, con l’ausilio di alcuni esperti, in 125 miliardi annui, ben più di quanto emerge dalla somma delle coperture indicate per i singoli interventi dal “capo politico” dei cinquestelle (85 miliardi) che forse per questo si attrezza chiedendo lo sfondamento del parametro del deficit/pil concordato con l’Unione Europea, potendo avere così più margini di spesa. Ma per uno che dice di avere cultura di Governo, è come chiedere la luna, perché quel vincolo è scolpito nei trattati di Maastricht e noi siamo un Paese con un fardello enorme di debito!

Tornando ai punti più significativi e alle coperture, per il solo superamento della legge Fornero (quarantuno gli anni minimi di contribuzione e cento la somma tra età e anni di contributi) che manderebbe all’aria la gran parte dei 140 miliardi di risparmi che la legge genera da qua al 2020, viene indicata una copertura di 11 miliardi, mentre l’onere effettivo è tra i 20 e i 25 miliardi. Quanto poi al cavallo di battaglia dei cinquestelle, il reddito di cittadinanza, per la formula da essi indicata viene evidenziato un onere di 15 miliardi, mentre gli economisti de La Voce.info ne hanno computati e confermati 29. La manovra complessiva sulle tasse, la no tax area e il sostegno ai contribuenti indicata nel documento avrebbe poi un costo di 30 miliardi, cui si aggiungono gli 11,5 miliardi di riduzione drastica dell’IRAP e i 17 miliardi di rimborsi alle famiglie (asili nido, baby sitter e pannolini), più 10 miliardi per investimenti e spese minori. Il costo globale della manovra stimato dagli estensori del documento, che probabilmente faticherebbero molto a superare un esame per la ragioneria generale dello Stato, è, come abbiamo visto, sottostimato a 85 miliardi. Ma pur prendendo per buona questa cifra, le relative coperture sarebbero molto traballanti.

Una delle coperture indicate infatti consiste in un risparmio annuale di 30 miliardi grazie alla spending review che neanche il Cottarelli dei tempi migliori riuscirebbe mai a conseguire, né viene indicato alcun dettaglio. Lo stesso discorso vale per i 40 miliardi attribuiti al taglio per le agevolazioni fiscali e ai trasferimenti alle imprese, anche qui, senza alcun dettaglio.
Certo, la strada per acquisire cultura di Governo è lunga e faticosa, soprattutto per chi è stato fino al giorno prima movimento di protesta e di lotta e non si è certo caratterizzato per capacità progettuale.
Un altro leader che si dice candidato premier, anche lui di ispirazione populista, come Matteo Salvini, ha preferito, seguendo un’altra strada, anche lui chiedere la cancellazione della Fornero guardandosi bene però dall’indicare oneri e coperture, e proporre addirittura la flat tax al 15 per cento. Ma lui non si pone il problema, sia perché il suo partito, la Lega, al Governo c’è già stato, sia perché si presenta in alleanza con Silvio Berlusconi che in qualche modo è il garante dell’alleanza rispetto a Bruxelles.

M5S

M5S, radiografia del passaggio da forza di lotta a forza di governo

Quando la politica era cosa più nobile e seria (e la stampa esercitava un controllo più solido e critico), il passaggio da partito di lotta a partito di Governo richiedeva un iter duro e complesso. Così fu, ad esempio, appena prima della metà degli anni Settanta, per il PCI che poté accreditarsi come partito di governo grazie al serio e…

cia

Le spie russe e la Cia fanno pace? Sì, ma solo contro il terrorismo

È solo di pochi giorni fa la notizia della presenza sul suolo americano del capo dei servizi segreti russi all'estero (Svr) Sergey Naryshkin. Oggi è arrivata la risposta, ferma, della portavoce del dipartimento di Stato americano Heather Nauert, che ha reso noto di aver sospeso le sanzioni, o meglio il bando alla concessione del visto, non solo nei confronti di…

Cosa sta accadendo davvero in Yemen e i crimini commessi dalle milizie Houthi

Di Mitchell Belfer

L'affievolimento della guerra contro Daesh può anche preoccupare per la sicurezza in Europa, ma è la triplice crisi che sta emergendo in Yemen – la tragedia umanitaria, quella socio-economica e quella geopolitica – che contiene il potenziale per sovvertire quel che è rimasto dell'ordine in Medio Oriente. Situato al confine strategico del sud-ovest della penisola araba, dove lo stretto di…

brexit

Dazi e crollo delle major. Il warning di Bankitalia post-Brexit

I nodi della Brexit stanno per venire al pettine. Anzi qualcuno per la verità è già arrivato. Ci sono almeno due fronti aperti nel Regno Unito, che stanno facendo sorgere più di un dubbio tra i sudditi di sua Maestà. Punto primo, la questione dei dazi sulle merci esportate all'indomani della conclusione formale della Brexit (primavera 2019). Secondo, il crollo…

Recupero dell'evasione, il gioco delle tre carte dell'Agenzia delle entrate

Non vincere, stravincere ad ogni costo. Sembra essere questa ormai la strategia comunicativa adottata dall’agenzia delle entrate quando ad inizio anno mostra i risultati della lotta all’evasione. Il dato del recupero “complessivo” del 2017 è infatti da record, 20,1 miliardi, superando anche quello dei 19 mld incassati lo scorso anno. Ma c’è un però. Proprio su queste pagine (web) lo…

trump Kavanaugh muro

Ecco perché Donald Trump si appresta a rilasciare il memo sull’FBI

L’ora della pubblicazione del fatidico memo relativo ai possibili abusi commessi dall’FBI nelle indagini sulle interferenze russe in campagna elettorale sembra essere ormai arrivata. Secondo quanto riferito dal Washington Post il rilascio del documento su autorizzazione di Donald Trump potrebbe avvenire già nella giornata di sabato 3 febbraio. I membri repubblicani del Congresso si appresterebbero, dunque, a diffondere ai media…

Trump

Tre milioni di ragioni per cui Trump sta facendo bene in economia

Di Lorenzo Montanari

È stato un discorso conciliatorio, il primo State of the Union (Sotu) del presidente Donald Trump. È durato più di una ora e venti minuti, tra i più lunghi discorsi dai tempi di Bill Clinton. E il suo tono non è stato certo da Fire and Fury -  per parafrasare l’ultimo e discusso libro di Michael Wolff - ma al contrario pieno…

Leonardo, il buio e i lampioni. L'analisi di Alegi (Luiss)

La brusca reazione della borsa ha punito l’ennesima revisione verso il basso dei risultati Leonardo attesi per il 2017, causata dal mancato perfezionamento del contratto per il C-27J, specificamente citato nella trimestrale di fine novembre. L’a.d. Alessandro Profumo ha smussato le polemiche dicendo che “il mercato ha sempre ragione”, ma non vi è dubbio che gli analisti hanno percepito più…

La Francia cerca di aggirare le sanzioni contro l'Iran. Il precedente dell'Italia

"Ci stiamo preparando molto, dal 2017, e continuiamo a lavorare ogni giorno sulle condizioni del nostro ingresso in Iran", ha detto Nicolas Dufourcq, amministratore delegato di Bpifrance, Banque publique d'investissement, banca di investimenti francese di proprietà statale. Dufourcq ha spiegato che Parigi sta elaborando l'idea (ossia: studiando gli estremi operativi) per aprire credito a Teheran utilizzando strumenti "euro-dominati" che garantirebbero…

movimento 5 stelle, opportunità

Dall'Unicef al Movimento 5 Stelle. Il perché di una candidatura

Di Vincenzo Spadafora

Per la prima volta in vita mai sono candidato ad una competizione elettorale. Sono emozionato, motivato e sento forte la responsabilità per una sfida avvincente oggi e, soprattutto, nei prossimi mesi se sarò eletto. Sono candidato nel mio territorio, ad Afragola dove sono nato, a Frattamaggiore dove ho vissuto fino ai dieci anni e dove ho trascorso i tempi indimenticabili…

×

Iscriviti alla newsletter