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“I media si integrano perfettamente ad apparati sociali in linea di principio non mediali, fondendosi con essi”, e “non è più possibile stabilire con chiarezza cosa è mediale cosa non lo è”. Così Ruggero Eugeni, professore ordinario di Semiotica dei Media alla Cattolica di Milano. A lui e alle sue parole pensavo (e penso) in questo bailamme politico segnato da una poderosa disintermediazione. È la rete bellezza. Salvini e Di Maio riders del web, puntualissimi, rapidissimi, iperconnessi. Non solo disegnano l’agenda politica, con raffiche di tweet, ma l’analizzano, giudicando, sentenziando. Spazzati via i tradizionali intermediari, la loro sacralità, scavalcati ruoli, rapporti e regole, ecco gli attori della politica passare dietro “la macchina da presa”.

Creano e diffondono. Sono i nuovi players della rappresentanza. Di fronte a loro il popolo di internet, fruitori e attori anch’essi di quella che sulla carta è democrazia partecipativa, ma troppo spesso è una prateria selvaggia nella quale scorrazza una virulenta frustrazione. Ma disintermediare vuol dire accorciare, ridurre, velocizzare. “Lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a votare dalla parte giusta” twitta un giornalista che intervista il commissario al Bilancio europeo Guenther Oettinger. (Il giornalista poi smentirà, ndr) Salvini risponde tre minuti dopo: “Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna. Se non è una minaccia questa. Io non ho paura”.

Lo scambio è rapidissimo: i siti d’informazione inseguono, arrivano dopo. Il tempo è carnefice e vittima. E noi ci siamo dentro questo tempo. Ma è un tempo definito, preciso, oppure il suo recinto è divelto? L’illuminato Luciano Floridi sostiene che “Oggi viviamo in una bolla creata da Google, Facebook, Apple, Amazon. Noi operiamo anche contro di loro, ma rimaniamo sempre all’interno della bolla. Come ci sono riusciti? Attraverso un sistema di eliminazione dei diritti. In un’economia del dono nessuno è cittadino o cliente: noi siamo semplicemente ospiti. E per un ospite protestare è come andare a casa di qualcuno e poi lamentarsi del fatto che la festa non è un granché. Però questa è l’unica festa che c’è. Se ti lamenti fuori dalla festa, non ti sente nessuno. Se invece ti lamenti dentro la festa, stai comunque dentro la festa”.

E quindi che fai? Non balli? In questo scenario magmatico, dove la politica è un deejay impazzito, il concetto di disintermediazione danza di tutto. Cerchiamo di andare tutti a tempo. Eppure c’è chi – come l’acuto Ugo Morelli – si dice convinto che “la maggioranza delle persone usa subendoli i social network, il sistema mediatico e i molteplici canali di informazione e comunicazione. Più che una post-verità sembra affermarsi una surverità, un potere sovralegale che non è raggiungibile con gli strumenti della critica e del conflitto politico come finora li abbiamo conosciuti”. E quindi chiudo: noi giornalisti dovremmo produrci in uno sforzo elettivo. Aiutare a demolire quelle “camere dell’eco” – secondo la visione anglosassone – dove non esiste la verità dei fatti, dove, scriveva tempo fa The Indipendent, “ci siamo ritirati ripetendoci a vicenda opinioni di cui siamo già convinti”.

popolo lega

Disintermediazione e politica, non è qui (e adesso) la festa

Di Franco Ferraro

"I media si integrano perfettamente ad apparati sociali in linea di principio non mediali, fondendosi con essi", e "non è più possibile stabilire con chiarezza cosa è mediale cosa non lo è". Così Ruggero Eugeni, professore ordinario di Semiotica dei Media alla Cattolica di Milano. A lui e alle sue parole pensavo (e penso) in questo bailamme politico segnato da una poderosa disintermediazione. È…

Io, Calenda e il rassemblement republicain

Di Costanza Hermanin

Da quando ho stuzzicato Carlo Calenda su twitter con l’idea di un fronte comune delle forze politiche che intendono opporsi a un possibile cartello Lega-CinqueStelle, la discussione su ciò che avevo chiamato rassemblement republicain, ribattezzato da Calenda “Fronte Repubblicano”, è dilagata in fretta. La domanda era partita dalla mia esperienza del movimento che, nel 2002, si era opposto a Jean-Marie…

intelligenza

Intelligenza artificiale, sfide e opportunità per l'Italia e l'Europa

Investimenti e opportunità per l'economia e i servizi ai cittadini, ma anche sfide, come la necessaria attenzione agli aspetti etici e ai mutamenti nel mondo del lavoro derivanti dall'era digitale. Sono questi i due binari paralleli che hanno diretto ieri mattina, presso la Camera dei Deputati la discussione degli intervenuti al convegno “Agenda digitale europea ed intelligenza artificiale – Quali…

leonardo

Dal Canada la commessa da un miliardo per gli elicotteri di Leonardo

Potrebbe arrivare dal Canada una commessa da un miliardo di dollari per Leonardo, il campione italiano dell'aerospazio e difesa. Riguarderebbe gli elicotteri, il settore che più di tutti ha sofferto negli ultimi tempi e su cui ha deciso di ripartire l'ad Alessandro Profumo, accanto a una spinta all'affermazione internazionale e alle attività di supporto al cliente. Il governo nordamericano ha infatti deciso…

Salvini

Nuovo giro di valzer! Salvini e Di Maio "ricominciano" con Mattarella?

Indizio numero 1. Nel pomeriggio, Matteo Salvini ha fatto una diretta Facebook nella quale ha voluto precisare che "chi insulta o minaccia Mattarella non fa parte del futuro del mio Paese" ed ha rassicurato mercati ed agenzie di rating rispetto alle sue buone intenzioni. Sia chiaro: il capo della Lega non ha fatto retromarcia sulle sue posizioni e men che…

Resta solo una cosa da fare: votare al più presto

Nella situazione in cui ci troviamo votare a fine luglio è certamente meglio che far nascere un governo senza senso come quello che il prof. Cottarelli sta cercando di mettere insieme in queste ore. È meglio sul piano interno, poiché rende meno velenoso il clima tra le forze politiche e spazza via ogni ipotesi di messa in stato d’accusa del…

Anche il papa benedice Mattarella

Si alza ancora il muro a difesa di Sergio Mattarella da parte del mondo cattolico. Dopo la levata di scudi dei vescovi, anche la Santa Sede, per mezzo del suo organo ufficiale, l'Osservatore Romano, scende in campo in difesa del Colle. Gli attacchi di questi giorni, all'indomani dello strappo con Lega e 5 Stelle sulla nomina di Paolo Savona alla…

differenze retributive

La poca informazione economica del popolo italiano e un ringraziamento a Mattarella

Non abbiamo mai smesso di trovarci in campagna elettorale e adesso la disdicevole situazione della formazione di un possibile governo ci ricaccia in mano a dei politici che sembrano conoscere poco sia la Costituzione sia l'economia con particolare riguardo al contesto internazionale ed europeo. Alcune informazioni possono servire a far ragionare le italiane e gli italiani disorientati e male informati.…

spacelab

Vi spiego cosa farà SpaceLab, la nuova società Avio-Asi. Parla Marcello Onofri

C'è una nuova realtà pubblico-privata che ha l'obiettivo di mantenere l'Italia all'avanguardia nel settore dei lanciatori spaziali. Si chiama SpaceLab, è frutto della collaborazione tra l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e Avio (l'azienda di Colleferro guidata da Giulio Ranzo) ed è presieduta da Marcello Onofri, professore ordinario di Propulsione aerospaziale presso l’Università la Sapienza di Roma. La nuova società eredita la…

Trump, Cina, naso sanguinante, congresso

Così Trump mette la diplomazia sotto stress-test sulla Corea del Nord

Stamattina la televisione dell'Associated Press ha intercettato Kim Yong Chol, ex capo dell'intelligence e vice presidente della Commissione Centrale del partito unico di Pyongyang, all'aeroporto di Pechino. Il messo nordcoreano era diretto a Washington, ma poi ha cambiato la destinazione del suo biglietto ed è partito per New York. Il generale Kim Yong Chol non era stato riconosciuto dall'AP, ma è…

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