Skip to main content

Chi legge Dagospia con attenzione e con sguardo simpatetico avrà notato da mesi un sensibile “irrobustimento” dello spazio direttamente o indirettamente dedicato a sesso, erotismo, pornografia.

Dago e la sua squadra sono molto abili – anche in questo caso – a mischiare le carte: alternando articoli tratti dalla stampa internazionale più seria – anche dal taglio scientifico e psicologico – giù giù (ma davvero è giusto dire: “giù”?) fino a materiali chiaramente pornografici, senza neanche tante “maschere” pseudo-giornalistiche.

Perché questo dosaggio così massiccio di materiali porno? Forse si tratta di una scelta meno banale di quanto possa sembrare a prima vista.

Certo, immagino ci siano anche ragioni molto concrete: acchiappare più clic. Non demonizzo affatto, anzi. Semmai, è doveroso (per chiunque) interrogarsi sul vero dato sconvolgente del nostro tempo: e cioè i soli 9 secondi (avete capito bene: 9 secondi!) di attenzione media che gli utenti dedicano a ogni articolo/testo/documento che trovano sulla rete… Giusto il tempo di leggere titolo e sottotitolo: dunque, è ovvio cercare un escamotage per invertire la tendenza, e guidare il lettore (attraverso quella porta d’accesso più “attraente”) anche verso contenuti più sofisticati.

Ma non c’è solo questo. Conosco Dago troppo superficialmente per permettermi di interpretare le sue intenzioni. Ma – con stima e simpatia – provo a fare delle ipotesi. Mi pare che ci sia in lui anche il tentativo di avviare un’indagine irregolare e libera su chi siamo, sotto il velo e al di là del trucco delle convenzioni e della rispettabilità pubblica.

In questa “porno-sezione” di Dagospia, non troverete chiacchiericcio politically-correct (bravo Dago!), ma l’esplorazione di nuovi “tipi” e nuove “diversità”. Piaccia o no, siamo un grande “ogm”, un organismo geneticamente modificato e in costante trasformazione, non necessariamente verso il meglio. Qualcuno dovrà pur immergersi in questo flusso per vedere che succede…

Non è vero che tutti i tabù siano caduti. Ci sono semmai tabù diversi da quelli del passato. E la facilità di “accesso al sesso” dei nostri tempi porta anche (sottolineo: anche) a un “nuovo autoritarismo”, magari di segno opposto alle derive clericali e anti-libertarie del passato. Anzi, il doppio paradosso è quello di una “Chiesa ufficiale” che, per “inseguire il mondo”, perde il suo ancoraggio di dottrina; e di “laici ufficiali” che, persi a inseguire diritti e poi diritti e poi diritti (cioè codificazioni e riconoscimenti da parte dello Stato), si sono dimenticati la libertà, che è cosa lontana e diversa da un “diritto concesso” dalla pubblica autorità.

Giusto esplorare tutto, senza paraocchi e senza schemini precostituiti. Con più domande che risposte.

dagospia

Dagospia, il sesso, il porno e il nuovo autoritarismo

Chi legge Dagospia con attenzione e con sguardo simpatetico avrà notato da mesi un sensibile “irrobustimento” dello spazio direttamente o indirettamente dedicato a sesso, erotismo, pornografia. Dago e la sua squadra sono molto abili - anche in questo caso - a mischiare le carte: alternando articoli tratti dalla stampa internazionale più seria - anche dal taglio scientifico e psicologico -…

L'ambasciatore Usa Lew Eisenberg è arrivato a Roma. Ecco le sue sfide

Si chiama Lewis Eisenberg ed è il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia. Oggi sarà il suo primo giorno a Roma nella sede di via Veneto che da ormai molti decenni ospita la rappresentanza diplomatica americana. L’uomo che Trump ha scelto come suo rappresentante nel nostro Paese proviene da New York ed è un influente esponente del mondo…

Bologna

Che cosa ha detto Papa Francesco a Bologna

Il Papa è arrivato sotto le due torri in una giornata di pioggia tenace e molesta, ma siamo in moltissimi ad accoglierlo. E prima sul sagrato di San Petronio e poi per noi insegnanti in San Domenico l’argomento principale è stato il lavoro. Bisogna trovare il metodo per riparare l’ascensore sociale che sembra rotto, per rinnovare la grande tradizione di…

Il nuovo ambasciatore Usa Eisenberg arriva in Italia. Il video

È arrivato questa mattina a Roma l'Ambasciatore designato Lewis M. Eisenberg con sua moglie Judith Ann. Nei prossimi giorni presenterà le credenziali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=Q4Lu7hs7IcY[/embedyt] Lewis M. Eisenberg è un esponente del mondo della finanza, investitore e filantropo. In qualità di Presidente della Port Authority di New York e del New Jersey e membro fondatore…

Che cosa è successo davvero in Catalogna durante il referendum

Dopo ore di code all’alba, sotto la pioggia, gli elettori si sono trovati alle porte dei seggi elettorali le forze dell’ordine per bloccare il referendum sulla secessione della Catalogna. Negli scontri, secondo le autorità spagnole, 38 persone sono rimaste ferite, mentre per il governo catalano sono 337, alcuni con lesioni gravi. Le immagini di giovani e anziani trascinati dalla polizia…

Referendum in Catalogna: burla, bluff o indipendenza?

“Vuoi che la Catalogna sia uno Stato indipendente sotto forma di repubblica?”. La domanda impressa nelle schede elettorali è secca. Peccato che le schede non ci siano e, se qualcuna alla fine sbucherà visto che sono state sequestrate in alcuni casi, sarà stata stampata in proprio dagli elettori: una burla. La Republica de Catalunya, il sogno che la Generalitat ha…

legge, fine vita, centrodestra, rapporto, lavoro, sacconi, pensionamento, di maio

Caro Luigi Di Maio, libero sindacato in libero Stato

Le critiche di Luigi Di Maio ai sindacati meritano considerazione perché riflettono il sentimento di una parte significativa dell'opinione pubblica che l'emersione di qualche comportamento patologico potrebbe ulteriormente ampliare. La Repubblica è sempre più fragile e i numerosi fattori di disgregazione autoctoni si combinano con le insicurezze generate dalle trasformazioni epocali che viviamo. Mettere al riparo i sindacati (anche da…

COMPASSIONE, papa francesco, Figueroa

Perché è meraviglioso il discorso di Papa Francesco ai sindaci

Mentre imperversano su tutti i media le tristi notizie relative alla profonda crisi in cui è caduta la città di Roma, mentre il ministro Carlo Calenda tuona contro la sindaca Virginia Raggi per il suo assenteismo e la ministra Beatrice Lorenzin constata lo stato di malessere profondo che si diffonde in fiumi di droga nella Capitale, il Papa ha incontrato…

Calenda

Tutte le staffilate di Calenda e Ricciardi a Roma su investimenti e sanità

La città di Roma è diventata ormai sinonimo di degrado, urbano ed etico, e depressione economica. Tali considerazioni hanno spinto il Governo a convocare un tavolo tecnico per discutere delle difficoltà della Capitale insieme alle parti sociali. "Mi hanno chiesto di aprire un tavolo tecnico per il rilancio della Capitale", dice il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda nel corso…

crescita

Come corroborare la crescita? Le ricette di Boccia, Cucinelli, Dompé e Menniti

Dove sta andando l'industria italiana? Il quadro che viene fuori dal convegno "Crescita vs Crisi" è quello di un sistema industriale che ha voglia di crescere e aggredire i mercati esteri, ma spaventato dalle rigidità del sistema Italia. Un esempio di questo approccio proattivo è quello di Sergio Dompé presidente della Dompé farmaceutici. "Oggi ci sono molti gruppi italiani che…

×

Iscriviti alla newsletter