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L’ultima settimana di luglio, in Italia, ci sono stati importanti passi avanti nel processo di indagine e regolamentazione del fintech. In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha lanciato una consultazione pubblica per il recepimento della Direttiva 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento (“PSD2”), nonché per l’adeguamento delle disposizioni interne al Regolamento (UE) n. 751/2015 relativo alle commissioni interbancarie basate su carta (“IFR”). Inoltre, la Camera dei Deputati ha avviato un’indagine conoscitiva sul fintech seguita, un paio di giorni dopo, dall’apertura di un tavolo di confronto, presso il MEF, sempre sullo stesso tema.

PSD2 IN CONSULTAZIONE PRESSO IL MEF

Il 21 luglio scorso il Mef ha messo in consultazione, fino al 31 luglio 2017, il recepimento della Direttiva PSD2 (“payment service directive”) insieme al Regolamento IFR (“interchange fee regulation”). Ricordiamo che la direttiva sui servizi di pagamento rappresenta il testo principale in materia di pagamenti transfrontalieri che dovrà essere introdotta nell’ordinamento italiano entro il 16 settembre 2017 (si veda Legge di Delegazione Europea 170/2016). Degno di nota è il fatto che la PSD2 farà il proprio ingresso nell’ordinamento italiano dalla porta principale, infatti, il Testo Unico Bancario (D.lgs. 385/1993) – normativa primaria e principale per il settore bancario e finanziario – sarà uno dei veicoli normativi utilizzati per tale recepimento della PSD2, insieme alle modifiche proposte al D.lgs. 11/2010, che si era occupato di attuare la PSD1 nel 2010 (Direttiva 2007/64/CE). Dunque, le proposte di modifica in consultazione presso il Mef, mirano ad introdurre e regolare nuovi operatori che prestano servizi di informazioni sui conti (“AISP – Account Information Service Providers”), ovvero che forniscono servizi di pagamento, senza tuttavia essere banche e senza avere accesso ai conti (“PISP – Payment Initiation Service Providers”). Inoltre, viene sviluppato il concetto di “punto di contatto centrale” che ha importanti riflessi anche nel nuovo regime antiriciclaggio recentemente novellato dal D.lgs. 90/2017, entrato in vigore il 3 luglio 2017. Sempre in tema di soluzioni di pagamento, il Regolamento IFR mira ad armonizzare le commissioni dovute dai consumatori per l’utilizzo di carte di debito e carte di credito.

ALLA CAMERA INDAGINE CONOSCITIVA SUL FINTECH

In data 25 luglio la Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha preso formalmente atto dell’affermarsi e dello sviluppo del fintech che secondo il comunicato “costituisce uno dei fenomeni più significativi degli ultimi anni, nonché uno dei fattori più importanti per il futuro dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi, nonché dell’intera economia mondiale”. Interessante notare che la Camera menzioni espressamente quella possibile “disintermediazione” tra banca e cliente con l’ingresso di nuovi operatori (es. AISP o PISP), ed auspica quindi una collaborazione tra settore creditizio tradizionale e fintech. L’indagine si propone di adeguare il contesto normativo alle nuove (ed ancora non del tutto note) esigenze di mercato, richiedendo un dialogo con Governo ed autorità di vigilanza. Viene altresì menzionato il tema Brexit che potrebbe essere sfruttato quale accentratore di capitali e innovazione verso l’Italia (a tale fine ricordiamo la creazione del Milano European Financial Hub in un precedente intervento. Inoltre, anche in sede di Commissione Finanze, viene riconosciuta la rilevanza dell’imminente implementazione della PSD2 che si legge “abbatterà definitivamente ogni barriera residuale all’operatività delle società fintech, con la conseguenza che ogni spazio lasciato libero dalle banche tradizionali sarà certamente occupato dalle nuove società fintech”. Tale indagine avrà una durata di 7 mesi e si propone di ascoltare in audizione, oltre alle principali autorità, anche naturalmente i player attivi nel settore.

AL MEF TAVOLO DI CONFRONTO SUL FINTECH

Il 27 luglio 2017, il Mef ha reso noto di aver organizzato e tenuto un primo confronto sul tema in oggetto al quale hanno partecipato start-up, fondi, istituzioni ed operatori di mercato. L’obiettivo dichiarato di questa iniziativa è quello di esaminare il contesto italiano ed europeo per individuare le aree in cui il Governo e le autorità competenti possono intervenire per favorire la crescita del fintech. Al tavolo Mef è stato ricordato che la Commissione Finanze della Camera ha avviato un’indagine conoscitiva sul tema (si veda sopra), a testimonianza del fatto che il settore del fintech è ormai sulle agende per il prossimo autunno. Dopo tale prima riunione il tavolo è stato aperto a contributi e manifestazioni di interesse da parte di terzi.

Dunque, un fine luglio caldo per le novità in materia di fintech, con iniziative convergenti di Parlamento e Governo che hanno ormai dichiarato la rilevanza del tema e l’impatto sostanziale sulla vita di cittadini e imprese.

Andrea Brancatelli – Responsabile Legale di MoneyGram per il Sud Europa

Fintech, come si muove l’Italia

L’ultima settimana di luglio, in Italia, ci sono stati importanti passi avanti nel processo di indagine e regolamentazione del fintech. In particolare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha lanciato una consultazione pubblica per il recepimento della Direttiva 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento (“PSD2”), nonché per l’adeguamento delle disposizioni interne al Regolamento (UE) n. 751/2015 relativo alle commissioni interbancarie…

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