Skip to main content

Un nuovo caso si abbatte sull’amministrazione del presidente americano Donald Trump. Questa volta non si tratta di nuove rivelazioni dal Russiagate (che è tutt’altro che finito), ma da quelle che arrivano dai Paradise Papers. L’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) contiene documenti filtrati da uno studio delle Bermuda e racconta di investimenti di fondi e personaggi pubblici in società off-shore con sede in diverse località dove esiste una tassazione molto bassa. Come per i Panama Papers nel 2016, i dati sono stati inviati al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, che poi li ha condivisi con l’ICIJ, che si è occupato di smistare le informazioni per diversi giornali nel mondo.

Nel “malloppo” assegnato al sito venezuelano Armando.info c’erano i dati del segretario al Commercio degli Stati Uniti, Wilbur Ross. Dai Paradise Papers si legge che Ross ha una partecipazione in una delle compagnie di navi che fornisce servizi per milioni di dollari alla compagnia petrolifera statale venezuelana Petróleos de Venezuela (PDVSA). Inoltre, è anche legato a imprenditori russi vicini al presidente Vladimir Putin.

GLI AFFARI DEL SEGRETARIO

Ross è un investitore miliardario di private equity che, sebbene ha un incarico istituzionale, sembra avere portato avanti questi affari anche dopo le sanzioni imposte dal governo di Trump al regime venezuelano di Nicolás Maduro. La compagnia nel mirino si chiama Navigator Holdings Ltd., ha sede nelle isole Marshall (famoso paradiso fiscale nel Pacifico meridionale) e guadagna milioni di dollari all’anno per prestare servizi di trasporto merci anche a PDVSA. Nonostante abbia dovuto affidare la gestione dei suoi beni e proprietà ad un blind trust per poter far parte del gabinetto di governo, Ross ha conservato parte delle sue azioni di Navigator. Nel 2016, il segretario di Commercio, insieme ad altri soci, aveva il 31,5 per cento della compagnia attraverso un intreccio di società off shore.

I NUMERI DEL CLIENTE PDVSA

PDVSA non è esattamente un cliente minore di Navigator (e di Ross): secondo la relazione annuale della società, depositata alla SEC, nel 2017 la statale petrolifera ha prodotto il 10,7% del suo fatturato e nel 2015 l’11,7 per cento. Si tratta di affari per 33,7 e 36,9 milioni di euro, frutto del noleggio di tre delle sue 29 petrolieri, per il trasporto di Gpl, alla statale venezuelana. Però, nel rapporto, Navigator ha riconosciuto che i rapporti con il Venezuela possono inquinare l’immagine pubblica: “I rischi geopolitici associati all’affitto d’imbarcazioni a imprese indonesiane e venezuelane sono significativi e possono avere un impatto negativo nel business, nella nostra condizioni finanziaria e nei risultati operativi”.

GLI AFFARI RUSSI

Ma gli affari di Ross non si limitano al Venezuela di Maduro. Navigator è anche legato a business con alcuni imprenditori russi molto vicini al presidente Vladimir Putin. Uno dei clienti della compagnia si chiama Subir, una compagnia di gas e petro-chimica con sede a Mosca che ha pagato più di 68 milioni di euro nel 2014 alla Navigator. Due dei suoi proprietari sono Kirill Shamalov, marito della figlia più piccola di Putin, e Gennady Timchenko, un oligarca sanzionato dal Dipartimento del Tesoro americano e molto legato al presidente russo (sono amici personali, spesso è nelle foto con Putin mentre praticano judo). Un terzo proprietario di Subir è Leonid Mikhelson, che controlla una compagnia d’energia sanzionata dagli Stati Uniti perché ha link col presidente.

LA RISPOSTA (ETICA) DI ROSS

Sulle indagini, un portavoce di Ross ha dichiarato che il segretario non è vincolato con nessun affare di navi per carichi transoceanici “e in generale ha sostenuto le sanzioni dell’amministrazione americana alle entità russe e venezuelani. Il segretario non ha mai cercato esoneri etici, e lavora per assicurare i più alti standard etici”.

Paradise Papers, tutti gli affari di Wilbur Ross in Russia e Venezuela

Un nuovo caso si abbatte sull’amministrazione del presidente americano Donald Trump. Questa volta non si tratta di nuove rivelazioni dal Russiagate (che è tutt’altro che finito), ma da quelle che arrivano dai Paradise Papers. L’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) contiene documenti filtrati da uno studio delle Bermuda e racconta di investimenti di fondi e personaggi pubblici in società off-shore con sede in…

Ecco i primi dati definitivi sulle elezioni in Sicilia

Lo scrutinio è iniziato con un caffè. In Sicilia, dalle 8, è in corso lo spoglio delle elezioni regionali. I dati parziali sembrano confermare il trend degli exit poll notturni: le prime sezioni scrutinate, 572 su 5.300, vedono il candidato del centrodestra, Nello Musumeci, in vantaggio rispetto all’esponente del M5s, Giancarlo Cancelleri: 40,1% contro 34,6%. Il campione, però, è ancora…

mario giro democrazia solidale

Perché Ana Colau può riannodare i fili del dialogo tra Barcellona e Madrid

Catalogna: un enigma racchiuso in un mistero. Resta inesplicabile cosa abbia spinto le parti a trovarsi in questo cul-de-sac. Ora, piano piano, ci si risveglia come dopo una sbornia: non ci si raccapezza più di come si sia giunti a questo punto, non si sa come uscirne. I due estremi continuano a battersi senza sapere dove ciò li potrà condurre:…

Cosa può fare il Vaticano in Libano dopo le dimissioni di Hariri

Una dimenticanza, un piccolo vuoto legislativo. Sta qui la chiave che ha consegnato il Libano ad Hezbollah. L’assetto istituzionale del Paese dei cedri prevede due Camere. Una alta, eletta su base comunitaria e vincolata al 50% di eletti musulmani e al 50% cristiana, la grande novità istituzionale che rasserena tutte le comunità e consente al Paese dei prefigurare un modello…

Vi racconto la sfida del secolo tra Borg e McEnroe

Quella finale di Wimbledon fu uno di quegli eventi per i quali mi ricordo esattamente dove ero: davanti alla Tv in bianco e nero dei miei nonni in una domenica di un caldissimo 5 luglio a Marina Romea, Ravenna. Borg McEnroe è il film presentato alla festa del cinema di Roma, accolto da grandi applausi, vincitore della dodicesima edizione sarà nei cinema dal 9…

Le vere mire della visita di Donald Trump in Asia

Cominciato domenica con la tappa in Giappone, il lungo tour asiatico di Donald Trump in Asia è un guanto di sfida alla Cina di Xi Jinping, che contende agli Usa il ruolo egemone in una regione centrale negli equilibri mondiali nonché in preda agli spasimi nucleari della Corea del Nord di Kim Jong-un. E rappresenta l’opportunità, per i leader dell’area,…

Come procede l’agenda europea a Bruxelles

L’inizio della settimana di Bruxelles è scandita da temi caldi, anche trascurando la Catalogna. Si va dall’unione bancaria alla riforma dell’Iva (che sarà importante nelle transazioni intra-UE), dall’elezione del nuovo presidente del Comitato militare Eu alla cooperazione con la Nato, dai pesticidi ai prodotti alimentari “uguali per tutti”, visto che a Est hanno notato di ricevere quelli di serie B.…

Ecco perché Matteo Renzi (non) si consolerà in tv con Luigi Di Maio

Ora, a urne chiuse per fine partita e rovesciate per svuotarle delle schede da contare con la calma abituale, quasi genetica, degli isolani di ogni latitudine, lo sconfitto designato già in apertura della campagna elettorale siciliana, che è il segretario del Pd Matteo Renzi, può consolarsi solo in un modo. È quello di avere evitato, nella disgrazia, il sorpasso del…

banche

Intesa Sanpaolo, ecco chi si spartirà i crediti di Popolare Vicenza e Veneto Banca

La due diligence di Tesoro, Intesa Sanpaolo e commissari sui crediti delle banche venete è in dirittura d’arrivo. I vertici della Ca’ de Sass sono confidenti che l’esame possa concludersi entro mercoledì 15, termine fissato nel settembre scorso. Già negli ultimi giorni, comunque, si è notevolmente infittito il calendario di incontri tra legali e consulenti per definire la spartizione degli…

Bcc, ecco chi e perché in Chiantibanca sta preparando la guerra a Iccrea

I soci di Chiantibanca si spaccano in nome della spartizione del credito cooperativo. E così, come anticipato nelle settimane scorse da Formiche.net, la guerra in atto tra Iccrea e Cassa centrale arriva fin dentro le stanze della banca di Monteriggioni, la maggiore Bcc toscana. Solo che stavolta la frattura apertasi a maggio in seguito alla decisione, poi clamorosamente riveduta, di…

×

Iscriviti alla newsletter