Skip to main content

L’Airbus A-380 atterra su 22 ruote. Sono poche? Sono troppe? Per saperlo è necessario il parere di un ingegnere aeronautico e non sono documentati casi di passeggeri che chiedano di smontare una ruota al pilota.

Il ponte che consente all’autostrada A1 di superare il fiume Po all’altezza di Piacenza ha 16 campate. Sono troppe? Sono poche? Ci vuole un esperto di ingegneria civile per dirlo, e infatti nessuno degli automobilisti che ci passa soprasi azzarda a obiettare.

In entrambi i casi ci si fida del fatto che gente estremamente qualificata, che conosce bene l’argomento, abbia fatto i calcoli corretti ed abbia deciso il giusto numero di campate o di ruote.

Al contrario, sentite ogni giorno dire che “dodici vaccinazioni sono troppe” Lo dicono in tanti: parlamentari, mamme informate, padri combattenti, giornalisti d’assalto. Tutte persone che sanno di vaccini quanto di ingegneria civile o aeronautica: zero assoluto. Per motivi sconosciuti sulle ruote dell’Airbus e sulle campate del ponte tacciono, sui vaccini parlano. E dicono sciocchezze. Vediamo perché.

Partiamo da un concetto: chi usa il termine “sovraccarico immunologico” è qualcuno che non sa nulla di immunologia. Il sovraccarico immunologico non esiste, e tanto meno potrebbe conseguire alla somministrazione di dodici vaccini. Un bambino esce dall’utero materno (sostanzialmente sterile) e al momento della nascita viene invaso da moltissimi miliardi di batteri che stimolano il suo sistema immune senza sovraccaricarlo: cosa volete che facciano dodici vaccini in quindici mesi?

Ma vediamo la questione da un altro punto di vista, e spieghiamo cosa è un antigene. Un antigene è una singola sostanza che stimola il sistema immune, come una proteina purificata. Quando il bambino si provoca un graffietto nella cute o viene punto da una zanzara viene a contatto istantaneamente con migliaia e migliaia di antigeni: nei “dodici vaccini”, distribuiti in quindici mesi di vita, ce ne sono meno di centosessanta!

Se pensate che una volta si vaccinasse di meno, vi sbagliate. Chi, come me, è nato negli anni 60, è stato vaccinato con un numero minore di vaccini, ma gli antigeni erano più di tremila. Oggi, grazie al miglioramento della tecnologia, i vaccini sono immensamente più sicuri ed efficaci e con meno di 200 antigeni complessivi proteggono contro dodici malattie.

Dodici vaccini, quindi, non sono troppi. Sono un modo per proteggere in tutta sicurezza un bambino – e tutta la società – da malattie pericolosissime che potrebbero avere conseguenze tragiche. Non ascoltate quindi chi vi racconta bugie sul “sovraccarico immunologico”: è un cretino tanto quanto colui che vorrebbe togliere un paio di ruote al carrello dell’aereo con il quale state per partire per le vacanze. Non consentitegli di mettere in pericolo voi, gli altri passeggeri e mandatelo al posto che gli appartiene: un bar di periferia a bersi del brandy di pessima qualità.

(estratto di un post del prof. Roberto Burioni pubblicato su Facebook)

malaria, vaccini

Vi spiego perché 12 vaccini non sono troppi. Parola di medico

L'Airbus A-380 atterra su 22 ruote. Sono poche? Sono troppe? Per saperlo è necessario il parere di un ingegnere aeronautico e non sono documentati casi di passeggeri che chiedano di smontare una ruota al pilota. Il ponte che consente all'autostrada A1 di superare il fiume Po all'altezza di Piacenza ha 16 campate. Sono troppe? Sono poche? Ci vuole un esperto…

seminario, GIUSEPPE TRIESTE PRESIDENTE FIABA ONLUS

Perché serve un codice deontologico sulle persone a ridotta mobilità

Si dice handicappato? Disabile o diversamente abile? Il tema di istituire una “carta deontologica delle Prm (persone a ridotta mobilità) è stato al centro del seminario promosso dall’associazione Fiaba, Fondo Italiano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con questa proposta FIABA intende sottolineare la necessità di rivedere la deontologia giornalistica sul tema della disabilità per evitare che vengano usate perifrasi denigratorie…

Carlo Messina intesa sanpaolo

Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ecco le vere condizioni di Intesa Sanpaolo

Il futuro di Bpvi e Veneto Banca potrebbe dipendere dalle scelte che nei prossimi giorni faranno i vertici di Intesa Sanpaolo. Dopo i ripetuti rifiuti degli istituti medio-grandi e il silenzioso passo indietro di Unicredit, la Ca’ de Sass è rimasta uno dei pochi soggetti che potrebbero farsi carico delle due ex popolari del Nord Est. LA TEMPISTICA A cavallo…

Penati

Mps, ecco come Atlante di Penati non vuole soffrire troppo con le sofferenze di Siena

Atlante 2 concentra a Siena tutta la propria potenza di fuoco per condurre in porto entro i tempi prestabiliti il progetto di cartolarizzazione da 26 miliardi di sofferenze del Montepaschi. GLI INCONTRI Ieri è stata una giornata di incontri a Milano per aggiustare l’operazione finanziaria dopo il brusco passo indietro di Fortress ed Elliott. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza,…

paritarie disuguaglianze Rousseau Movimento 5 Stelle

Ecco come il Movimento 5 Stelle di Grillo invoca lo Stato in Telecom-Tim

Saranno anche passati 20 lunghi anni, ma la domanda rimane sempre la stessa. Ma alla fine, Telecom era meglio tenersela o metterla in mano ai privati? Dal 1997, anno dell'avvio della privatizzazione del gruppo telefonico ex Sip, di acqua sotto i ponti ne è passata. Eppure oggi buona parte dell'opinione pubblica è convinta che nell'era del cyberterrorismo è meglio avere una…

Cosa divide davvero Arabia Saudita e Qatar. Parla Maurizio Molinari

"La differenza fra Arabia Saudita e Qatar è sui Fratelli Musulmani: la prima li considera dei nemici, il secondo degli alleati. Sono due modelli diversi di fede sunnita, in Arabia Saudita prevale l’aspetto religioso, nei Fratelli Musulmani quello politico. Lo scontro non è soltanto fra sauditi e qatarioti, ma fra due versioni opposte della fede sunnita, per questo è uno…

Angelino Alfano

Chi e come dichiara guerra agli establishment in tutto il mondo

Cosa hanno a che vedere le guerre in Medio Oriente, il caos politico dilagante nell’Africa del Nord, Donald Trump che vince negli Usa, Grillo e Salvini che si scoprono in sintonia sullo ius soli? Apparentemente nulla. Maurizio Molinari invece, direttore de La Stampa, giornale per cui per tanti anni è stato inviato negli Stati Uniti, nel suo nuovo libro “Il…

Chi è Marc Kasowitz, l’avvocato (da 1500 dollari l'ora) che difende Donald Trump

Secondo la CNBC è “l’avvocato più duro di Wall Street”. Bloomberg lo definisce l’uberlitigator. Marc E. Kasowitz è considerato uno degli avvocati civili più esperti degli Stati Uniti e ora è davanti alla sfida più importante: difendere il presidente americano Donald Trump dalle indagini del Russiangate. "IL PIÙ DURO DEI DURI" Kasowitz è un avvocato di New York che parla molto velocemente…

corbin, theresa may, Brexit

Cosa succederà dopo l'apertura dei negoziati per la Brexit

Con una stretta di mano si sono aperti lunedì i negoziati Brexit. Michel Barnier, con una lunghissima esperienza nelle istituzioni europee e la chance di una candidatura con il suo PPE per succedere a Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione Europea, dovrà rappresentare le istanze dell’Unione. David Davis, conservatore di spicco, già noto per il suo euroscetticismo dopo aver fatto…

GIOVANNI FALCONE

Vi svelo come Giovanni Falcone intuì (per primo) la struttura unitaria della Mafia

Secondo di una serie di articoli a firma dell'ex componente del Pool Antimafia Giusto Sciacchitano. Il primo è consultabile qui. Giovanni Falcone applicò subito il suo metodo il cui primo pilastro era appunto il principio da lui sempre creduto della unicità della mafia. Egli fu certamente il primo a intuire che la mafia era un organismo unitario e che le…

×

Iscriviti alla newsletter