Non sempre una telefonata allunga la vita, a dispetto di una vecchia pubblicità che avrete visto e sentito tante volte in televisione. Quella, per esempio, che Matteo Renzi ha fatto al governatore pugliese Michele Emiliano, che se n’è inorgoglito senza tuttavia abbassare le pretese per evitare la scissione del Pd, ha fornito l’occasione o il pretesto, come preferite, a Massimo…
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Il mio ricordo di Michael Novak, teologo dell’economia libera
«Sai qual è la differenza tra un ottimista e un pessimista? Il pessimista dice: "che disgrazia, abbiamo toccato il fondo", l’ottimista gli risponde: "no, si può andare ancora più a fondo!”». È una delle tante battute che il professor Michael Novak era solito lanciare nel bel mezzo di una discussione. Michael ci ha appena lasciati e un senso di vuoto ha colto…
Opel alla Peugeot, ecco favorevoli e contrari in Germania
Wolfsburg ringrazia Rüsselsheim. Il governatore della Bassa Sassonia, il socialdemocratico Stephan Weil, ringrazia quello dell’Assia, il cristianodemocratico Volker Bouffier. Ma è soprattutto la casa automobilistica Volkswagen che ringrazia Opel. Da quando all'inizio di questa settimana, si è appreso dell’intenzione di General Motors di vendere il marchio Opel (in suo possesso dal 1929) l’attenzione sulla guerra e le vendette in atto…
Ecco quanto pesano gli immigrati nell'economia americana
Era il 2006 quando i primi movimenti di difesa dei diritti degli immigrati negli Stati Uniti convocarono uno sciopero per il 1° maggio. Volevano far sentire la loro voce contro la riforma della legge di immigrazione, che prevedeva un aumento delle condanne per gli immigrati illegali. All’epoca, secondo il centro Pew Research Center, negli Stati Uniti c’erano circa 11,5 milioni…
L’educazione di un banchiere sbalordito, il libro di Oliviero Pesce
È sempre difficile recensire il libro di un amico, specialmente se si tratta di una persona con cui si é lavorato, anche se in reparti differenti, all’inizio della propria carriera per la medesima instituzione (la Banca mondiale). Si sono prese successivamente strade separate, vivendo spesso in continenti differenti e incontrandosi di tanto in tanto. Gli incontri sono stati più frequenti…
Come si muovono Trump e Putin in Libia
(Seconda parte di un’analisi articolata. La prima parte si può leggere qui) La freddezza mostrata finora dagli americani verso il settantacinquenne Haftar ha varie ragioni. Prima di tutto, questo non governa l’intera area orientale della Libia ma – nonostante l’aiuto degli Emirati e dell’Egitto – mostra difficoltà a eliminare le ultime sacche di resistenza del Califfato da alcuni distretti di…
È fattibile un'Europa a più velocità?
La disuguaglianza dei sentieri di crescita dei Paesi membri, il diverso peso delle regioni meno sviluppate e del debito pubblico sembrano essere le cause di un modello di sviluppo dell’Europa, che ha accresciuto gli svantaggi dei Paesi più deboli e ne ha minato i motivi più profondi di lealtà e di adesione all’unione. Per paesi come l’Italia, un tempo in…
Il Pd è unito su questo programma: in palestra solo istruttori laureati
L'istruttore in palestra? Se non ha la laurea, in particolare in Scienze Motorie, non può esercitare la professione. Basta con personal trainer improvvisati, occorre regolamentare un settore dove ogni Regione può fare come vuole e dove non esiste un disegno organico nazionale. La proposta è del Partito Democratico che a Palazzo Madama ha presentato un disegno di legge, prima firmataria…
Ecco potenza e rischi delle fake news
Un nuovo fantasma chiamato post-verità pare aggirarsi per il mondo globalizzato. Questa la nuova minaccia dopo che lo scorso novembre l’Oxford dictionary ci ha sbattuto in faccia la definizione della parola dell’anno: “Relativo a, o che denota, circostanze nelle quali fatti obiettivi sono meno influenti nell’orientare la pubblica opinione che gli appelli all’emotività e le convinzioni personali”. La formazione dell’opinione…
Centro Studi Machiavelli, chi anima il think-tank vicino alle destre sovraniste
La svolta sovranista delle forze di destra deve andare oltre gli slogan e le dichiarazioni ad effetto. Serve una cultura strategica capace di innervare i partiti, un team di studiosi in grado di elaborare analisi e valutazioni da consegnare al decisore politico, una piattaforma che faccia da collettore di istanze dell’area conservatrice coinvolgendo gli intellettuali e facendoli ragionare in modo…