Skip to main content

“Ehi, la miglior cosa che potrei fare è sparare a quella nave. Tutti direbbero: oh, è fantastico! Non sarebbe fantastico. Non sarebbe fantastico. Io vorrei andare d’accordo con la Russia [invece]”. Con queste parole il presidente americano Donald Trump ha parlato giovedì durante una conferenza stampa della presenza davanti alle coste americane di una nave spia russa, la “Viktor Leonov”. L’imbarcazione ha solcato le acque internazionali davanti a Norfolk, in Virginia, e a New London, in Connecticut, dove si trovano due importanti basi navali americane (la seconda è l’hub dei sottomarini d’attacco classe “Virginia” e “Los Angeles”).

Qual è il ruolo dell’unità inviata da Mosca? “Il Viktor Leonov è un’unità appartenente alla classe “Vishnya” in servizio presso la Flotta del Nord” risponde l’analista specializzato in questioni militari Giuliano Ranieri contattato da Formiche.net. “Le navi di questa classe, realizzate in Polonia ed entrate in servizio nella seconda metà degli anni ’80, sono state progettate per svolgere missioni di Signal Intelligence (SIGINT)”. Di che cosa si tratta? “Stiamo parlando di raccolta informativa mediante l’intercettazione delle comunicazioni radio e delle emissioni elettromagnetiche provenienti dagli apparati avversari (i radar ad esempio). Durante la guerra fredda unità simili sono state ampiamente utilizzate da entrambi gli schieramenti per attività di intelligence in giro per il mondo”. Dunque i russi stanno cercando di intercettare le comunicazioni della marina americana? “La presenza del Viktor Leonov a largo delle coste statunitensi non è una novità, già in passato la nave incrociò in prossimità della Florida e della Georgia, sedi di importanti basi navali della Marina degli Stati Uniti. Ciò nonostante le navi di questa classe non rappresentano una reale minaccia alla sicurezza delle operazioni dell’US Navy. Gli equipaggiamenti di cui sono dotate risentono dei molti anni di servizio e sono tecnologicamente superati, per questo motivo la Marina Russa ha in progetto di sostituirle con le nuove unità polivalenti della classe Yury Ivanov”.

La Leonov anche due anni fa era nell’area, poi nel gennaio 2015 ha inaspettatamente attraccato a L’Avana, proprio alla vigilia degli storici colloqui tra americani e cubani. La presenza in questi giorni ha più che altro un valore simbolico. Operazioni che fondono l’interesse militare con il gioco politico provocatorio. Il 10 febbraio jet d’attacco russi Su-24 sono passati in volo radente a pochi metri dal cacciatorpediniere “USS Porter” sul Mar Nero. Inizialmente Mosca aveva negato il gesto, ma le foto fatte scattate dal ponte della nave americana lasciano pochi dubbi.

Il 14 febbraio gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di schierare segretamente missili da crociera in grado di trasportare una testata nucleare in violazione di un importante trattato di controllo sugli armamenti firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev (l’Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty, INF).

Queste vicende sono tasselli sul rapporto Mosca-Washington che si sta costruendo nell’era Trump. Le distanze rimangono, le attività muscolari russe non diminuiscono (nemmeno tre i cieli degli alleati americani in Europa), anche se il presidente statunitense ha intenzione di cercare un avvicinamento alla Russia. Quando il capo dei corrispondenti dalla Casa Bianca della CBS, Major Garrett, durante l’incontro con la stampa di giovedì ha chiesto a Trump chiarimenti sulla questione della Leonov, il presidente ha anche detto: “Credo probabilmente che Putin capisce di non riuscire a fare un accordo con me più che altro perché politicamente sarebbe impopolare per un politico fare un accordo” poi ha fatto una digressione “non riesco a credere che sto dicendo che io sono un politico, ma credo che questo è ciò che ora sono” e ha continuato: “Guarda, sarebbe molto più facile per me essere duro con la Russia, ma poi non andremmo a fare un accordo”. Trump non ha detto niente a proposito di una reazione alla presenza della nave spia, che secondo gli ultimi dati naviga a meno di 30 miglia dalle coste.

mediterraneo daghestan, Russia, Putin

Che cosa sta facendo una nave spia russa davanti alle coste americane?

"Ehi, la miglior cosa che potrei fare è sparare a quella nave. Tutti direbbero: oh, è fantastico! Non sarebbe fantastico. Non sarebbe fantastico. Io vorrei andare d’accordo con la Russia [invece]". Con queste parole il presidente americano Donald Trump ha parlato giovedì durante una conferenza stampa della presenza davanti alle coste americane di una nave spia russa, la "Viktor Leonov". L'imbarcazione…

Storace

Ecco come Alemanno e Storace trumpeggiano (senza Meloni e Salvini)

C'erano molti esponenti di spicco di Forza Italia (in primis, Renato Brunetta) e di Direzione Italia, il nuovo partito capeggiato da Raffaele Fitto, ma non i leader di Lega e Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, non c'era al lancio del nuovo partito destrorso "Movimento nazionale per la sovranità" voluto da Gianni Alemanno e Francesco Storace. I due ex dirigenti di spicco…

pence

Come si muove Mike Pence per rassicurare gli alleati americani in Europa

Mentre il presidente Donald Trump è impegnato nell'attaccare aspramente chiunque gli si metta di traverso, al momento concentrato contro l'opposizione dei media, il compito di rassicurare gli alleati che gli Stati Uniti rimangono l'imprescindibile partner su cui poter contare spetta al binario diplomatico dell'amministrazione, incarnato in questo momento dal segretario di Stato Rex Tillerson e soprattutto dal vicepresidente Mike Pence. IL…

Perché protestiamo contro la direttiva Bolkestein

Di Gregory Massa

Nel 2010 – in un contesto politico europeo  fortemente negativo per l’Italia  - il governo recepisce la direttiva “Servizi”, alias direttiva Bolkestein, con il decreto legislativo n. 59. Nel procedimento, l’esecutivo italiano decide di non lasciare nulla al caso così, mentre altri paesi danno il via ad una trasposizione “generica”, il Belpaese provvede a inserire delle definizioni puntuali e specifiche…

antonio di pietro

25 anni da Mani Pulite, che cosa non è stato scandagliato

La rivoluzione giudiziaria scoppiata a Milano nel febbraio di venticinque anni fa si incaricò di spazzare via partiti, governi nazionale e locali del famoso pentapartito ( DC, PSI, PSDI, PRI, PLI), la politica, la democrazia tutto sommato. I magistrati protagonisti di quella stagione: Di Pietro, D’Ambrosio, Bertoni, Paciotti furono tutti premiati dai DS già PCI, dopo il brillante lavoro svolto,…

propaganda, diele, di maio, salò, morbillo, alatri, radio, insegnanti

Cosa funziona (e cosa non funziona) nelle corse di Uber

Perché i tassisti protestano contro Uber? Come operano i free lance per Uber? E dove paga le imposte l'app del trasporto privato che fa sempre più concorrenza ai taxi? A queste e ad altre domande risponde Riccardo Staglianò, giornalista di Repubblica, autore di saggi sulle nuove tecnologie (come il recente "Al posto tuo" edito da Einaudi) [audio mp3="http://formiche.net/files/2017/02/23-Il-Senno-di-Po-del-18-febbraio-2017-su-Uber.mp3"][/audio]   ECCO…

Ciriaco De Mita e Michele Emiliano

Perché Emiliano, Rossi e Speranza cantano Malarazza di Modugno a Renzi

Non sempre una telefonata allunga la vita, a dispetto di una vecchia pubblicità che avrete visto e sentito tante volte in televisione. Quella, per esempio, che Matteo Renzi ha fatto al governatore pugliese Michele Emiliano, che se n’è inorgoglito senza tuttavia abbassare le pretese per evitare la scissione del Pd, ha fornito l’occasione o il pretesto, come preferite, a Massimo…

Il mio ricordo di Michael Novak, teologo dell’economia libera

«Sai qual è la differenza tra un ottimista e un pessimista? Il pessimista dice: "che disgrazia, abbiamo toccato il fondo", l’ottimista gli risponde: "no, si può andare ancora più a fondo!”». È una delle tante battute che il professor Michael Novak era solito lanciare nel bel mezzo di una discussione. Michael ci ha appena lasciati e un senso di vuoto ha colto…

OPEL

Opel alla Peugeot, ecco favorevoli e contrari in Germania

Wolfsburg ringrazia Rüsselsheim. Il governatore della Bassa Sassonia, il socialdemocratico Stephan Weil, ringrazia quello dell’Assia, il cristianodemocratico Volker Bouffier. Ma è soprattutto la casa automobilistica Volkswagen che ringrazia Opel. Da quando all'inizio di questa settimana, si è appreso dell’intenzione di General Motors di vendere il marchio Opel (in suo possesso dal 1929) l’attenzione sulla guerra e le vendette in atto…

Ecco quanto pesano gli immigrati nell'economia americana

Era il 2006 quando i primi movimenti di difesa dei diritti degli immigrati negli Stati Uniti convocarono uno sciopero per il 1° maggio. Volevano far sentire la loro voce contro la riforma della legge di immigrazione, che prevedeva un aumento delle condanne per gli immigrati illegali. All’epoca, secondo il centro Pew Research Center, negli Stati Uniti c’erano circa 11,5 milioni…

×

Iscriviti alla newsletter