L’eliminazione di un leader dell’Is ha trovato poco spazio nei media mainstream, ma la sua storia ci ricorda che dieci anni dopo la proclamazione del Califfato, il terrorismo baghdadista è ancora vivo
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Stallo o nuova crisi? Su Serbia e Kosovo l'Ue non può aspettare
Tra i due Paesi in eterno conflitto non potrà che esserci un lavoro diplomatico che si basi sugli accordi di Ocrida, finora l’unico protocollo concreto e tarato su esigenze e aspettative, ma il successore di Borrell dovrebbe avere chiaro in mente cosa fare già da oggi. L’alternativa è foraggiare lo status quo, che porta vantaggi a soggetti esterni come Russia e Cina
La Cina si insinua in Ue con la collaborazione universitaria. Ecco come
Enti universitari cinesi molto vicini agli apparati della difesa parteciperebbero a progetti di ricerca finanziati dall’Unione europea, traendone un certo vantaggio. E se da una parte Bruxelles vuole evitarlo, dall’altra c’è un certo margine di tolleranza
Mosca-Pyongyang. L'asse dei satrapi preoccupa Nato e Cina
Russia e Corea del Nord preoccupano sia l’Occidente (e i like-minded come Seul e Tokyo) sia la Cina. L’allineamento è un problema per l’Ucraina e per la stabilità dell’Indo Pacifico
Iran, sarà il ballottaggio a decidere tra il conservatore Jalili e Pezeshkian
Sarà il ballottaggio a decidere il prossimo presidente iraniano. Nonostante la bassa affluenza, il moderato Pezeshkian è in vantaggio sul conservatore Jalili, erede designato del defunto presidente Raisi
Gli effetti su Kyiv delle svolte a Parigi, Washington e alla Nato. L'analisi di D'Anna
In pochi mesi lo scenario del conflitto in Ucraina potrebbe subire notevoli cambiamenti. E per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, gli stravolgimenti della situazione non dipenderebbero da Putin ma paradossalmente dal sistema democratico occidentale. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Le elezioni francesi scuoteranno anche l'Europa. Pirozzi (Iai) spiega perché
L’opinione della responsabile delle relazioni istituzionali dello Iai: “Dobbiamo rassegnarci ad una fase di navigazione a vista per l’Europa? Il fenomeno Macron è stato di rapidissima ascesa, ma poi di anche graduale deterioramento della sua presa sull’elettorato. Sulla politica europea ci sono delle zone grigie: tutto questo potrebbe creare veramente un cortocircuito che farebbe venir meno il ruolo dirimente della Francia come spinta per la politica europea e per l’integrazione”
La leadership sgangherata di Trump e Biden davanti all'America. Il commento di Malgieri
Sembra che l’America con la sua risibile leadership sia inconsapevole del destino euro-atlantico e si gingilli con siparietti come quello andato in onda sugli schermi televisivi americani tra un risentito ex-presidente e un perdente consapevole del suo destino. Il commento di Gennaro Malgieri
Ripartire dai giovani. Cosa insegna all'oggi il rapporto tra De Gasperi e Paronetto
Il libro di Baietti sul rapporto tra il padre della Democrazia cristina e l’ex vicepresidente dell’Iri traccia una linea di congiunzione ideale tra lo scenario post bellico e il tempo in cui viviamo oggi. L’assenza della politica, ai giorni nostri, è il frutto anche dell’incapacità di costruire oligarchie a cui si prediligono le gerarchie e la logica del comando. Il convegno alla Camera dei deputati
Phisikk du role - La retorica di Borgo Egnazia e la sindrome da esclusione a Bruxelles
Un atteggiamento più diplomatico da parte della premier aiuterebbe. La polemica, il digrignamento dei denti, la risposta stizzita, che fanno parte dell’armamentario di una vita politica di opposizione, di esclusione, di trincea, non si addicono al linguaggio delle relazioni internazionali e soprattutto non aiutano a fare il capo del governo. La rubrica di Pino Pisicchio