Skip to main content

Due colossi dell’industria spaziale emiratina, Yahsat, operatore satellitare, e Bayanat, fornitore di intelligenza artificiale geospaziale, hanno ufficializzato la loro fusione, dando vita a una nuova entità denominata Space42. La società, che ha debuttato sulla Borsa di Abu Dhabi con una valutazione di circa 3 miliardi di dollari, rappresenta un’aggiunta strategica per il settore spaziale del paese.

Alla guida di Space42 c’è Karim Sabbagh, ex ceo dell’operatore satellitare Ses, che ha delineato l’obiettivo principale di Space42 ovvero lo sviluppo di servizi di connettività ibrida e geospaziale, con particolare attenzione ai settori emergenti, come i veicoli autonomi e altre tecnologie avanzate.

Con una forza lavoro di circa 700 dipendenti distribuiti in oltre 150 paesi, Space42 sfrutterà l’esperienza accumulata da Yahsat, che ora opera come una divisione della nuova società, denominata Space Services. Questa divisione, guidata da Ali Al Hashemi, ex ceo di Yahsat, si occuperà delle operazioni satellitari a monte, con focus sulle attività di comunicazione satellitare fissa e mobile. Attualmente, Space42 gestisce cinque satelliti geostazionari, con piani di espansione che prevedono il lancio di altri tre satelliti costruiti da Airbus, di cui il primo, Thuraya 4, è previsto per novembre, destinato alla connettività mobile a banda L.

L’importanza strategica di Space42 è sottolineata anche dal sostegno del governo degli Emirati Arabi Uniti, che ha già stipulato contratti per l’acquisto di servizi broadband del valore di 5,1 miliardi di dollari, validi fino al 2043. Questo impegno è particolarmente rivolto ai futuri satelliti Al Yah 4 e Al Yah 5, il cui lancio è previsto rispettivamente nel 2027 e 2028.

Oltre ai satelliti geostazionari, Space42 ha avviato una strategia multi-orbita con due satelliti a bassa orbita terrestre, commissionati ad Airbus. Questa strategia, attualmente ancora riservata, punta a rafforzare la posizione dell’azienda nel settore delle comunicazioni satellitari e dei servizi geospaziali.

Un aspetto chiave dell’espansione di Space42 è l’integrazione delle capacità di intelligenza artificiale (IA) nel settore spaziale. L’unità di business Smart Solutions, guidata dall’ex managing director di Bayanat, Hasan Al Hosani, si concentrerà sulla generazione e l’elaborazione dei dati attraverso la piattaforma di intelligenza artificiale gIQ. L’uso di IA è destinato a diventare sempre più cruciale non solo per l’analisi dei dati geospaziali, ma anche per l’ottimizzazione delle reti, la manutenzione predittiva e la gestione delle interferenze nei sistemi di comunicazione satellitare.

Nonostante l’intelligenza artificiale stia iniziando a guadagnare terreno nel settore geospaziale, Sabbagh sottolinea che l’integrazione con le comunicazioni satellitari è ancora in fase iniziale. “È ancora un settore emergente”, ha affermato, “ma sta crescendo rapidamente, spinto dai nuovi casi d’uso che stiamo scoprendo”.

L’operazione è stata sostenuta dal fondo sovrano emiratino Mubadala. Questa fusione rappresenta un punto di svolta nella capacità del gruppo di sviluppare e commercializzare servizi satellitari integrati e soluzioni geospaziali.

Uno degli obiettivi a lungo termine di Space42 è sviluppare dati georeferenziati e servizi di comunicazione satellitare ibrida per rispondere alle esigenze dei mercati commerciali e governativi, in particolare per l’industria dei veicoli autonomi. Sabbagh ha evidenziato come ci siano “molti elementi comuni” nel design dei satelliti per le comunicazioni e quelli geospaziali, facilitando l’integrazione delle due tecnologie.

 

Come Space42 rivoluziona il settore spaziale per il futuro della connettività ibrida

Con il lancio ufficiale della nuova società, Space42 si pone come uno degli attori principali nel panorama spaziale globale, con ambiziosi piani di espansione che abbracciano sia la connettività satellitare che l’analisi geospaziale avanzata, segnando l’inizio di una nuova era per l’industria spaziale degli Emirati Arabi e aprendo la strada a innovazioni nel settore della connettività globale

Ecco come gli Usa possono fermare l'avanzata cinese in Africa

Un errore ingaggiare un corpo a corpo con Pechino sul terreno dei prestiti ai governi africani, le banche del Dragone hanno una potenza di fuoco superiore. Tanto vale lavorare sugli accordi tra Stati Uniti e Africa già esistenti, che possono essere la vera deterrenza occidentale. Ecco cosa pensa Henry Tugendhat, della Johns Hopkins University

Vi spiego come cambia il confronto Iran-Israele. Parla Pedde

Per Nicola Pedde, esperto di Iran e direttore dell’Institute for Global Studies, si potrebbe innescare un meccanismo di colpi e controcolpi che è l’inizio della deriva verso un conflitto regionale: “Di sicuro entriamo in una nuova fase, con una nuova postura anche iraniana, che dichiara infatti ‘ci sentiamo in guerra’, e questo fa presupporre un più ampio coinvolgimento di tutti gli attori che compongono l’Asse della Resistenza”

Sessant'anni fa "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini. Quasi un capolavoro

Il 2 ottobre 1964 usciva nelle sale “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini (Premio Speciale della Giuria alla XXV Mostra del Cinema di Venezia) con la dedica “Alla cara, lieta, familiare memoria di Giovanni XXIII”. Un film dalle sequenze indimenticabili, forse appesantito da alcune soluzioni d’avanguardia. La rilettura di Eusebio Ciccotti

Dalle parole ai fatti. È tempo di un'agenda europea nel nome di Draghi

​Quanto scritto dall’ex presidente della Bce nel suo rapporto non solo è condivisibile, ma anche urgente. Ma c’è un problema, quel debito comune che ai tedeschi proprio non va giù. Spunti e riflessioni dal dibattito organizzato dal Gruppo dei 20

Il programma Replicator entra nella fase 2. Così gli Usa sviluppano il killer di droni

Mentre i campi di battaglia si riempiono sempre di più del ronzio delle elichette dei piccoli droni commerciali, gli Usa preparano il progetto per dotare le proprie Forze armate di strumenti per neutralizzare questa piccola (ma grande) minaccia. Se Replicator 1 puntava a dotare i militari usa di migliaia di piccoli droni, Replicator 2 dovrà aiutarli a difendersene

Piano strutturale di bilancio. Un percorso obbligato verso la stabilità, non la crescita. L'analisi di Zecchini

Il Piano strutturale di bilancio del governo traccia un itinerario in buona parte obbligato dalle nuove regole del Patto di Stabilità. Dopo la grande dilatazione dei disavanzi pubblici diretta a contrastare gli effetti recessivi della pandemia era inevitabile far rientrare i conti pubblici verso posizioni sostenibili nel medio periodo. La sfida sta nel ridurre stabilmente i disavanzi con la gradualità e le modalità necessarie per non spegnere la ritrovata crescita. L’analisi di Salvatore Zecchini

Perché non possiamo non dirci israeliani. Il commento di Ippolito

La più nefanda deriva occidentale si è consumata nel ‘900 quando alcune ideologie deliranti hanno separato surrettiziamente il destino degli ebrei da quello delle nostre nazioni. È stata una folle mistificazione, i cui effetti sono stati l’antisemitismo e il nazi-comunismo. Lo Stato ebraico esiste per segnare questa inossidabile saldatura che è interna alla nostra identità occidentale. Il commento di Benedetto Ippolito

Italia e Vietnam, economie complementari. Intervista all’amb. Duong

“I rapporti tra i due Paesi si stanno sviluppando bene e fortemente in tutti i campi con nuova vitalità e risultati eccezionali e concreti”, dice il capo missione a Roma. Che apre a una triangolazione in materia di “food security”

Tutto il territorio di Israele sotto i missili dell’Iran

L’Iran sta colpendo il territorio di Israele con decine di missili lanciati su tutto lo stato ebraico, mentre anche Hezbollah contrattacca all’invasione di terra. Ci sono dei feriti e delle vittime, ora la domanda è quanti danni produrrà il raid iraniano? In funzione di questo si potrà valutare quando e come arriverà la risposta israeliana

×

Iscriviti alla newsletter