Skip to main content

Sono oltre un milione le richieste d’asilo di migranti pendenti in Europa, secondo dati Eurostat della fine di marzo diffusi oggi. Una cifra doppia rispetto al marzo 2015, quando erano 560.000, e in questa classifica l’Italia è al quarto posto con 60.000 richieste. L’agenzia europea Frontex ha invece comunicato che a maggio in Italia sono sbarcate circa 19 mila persone, più del doppio rispetto ad aprile, a fronte di un crollo del 60 per cento degli arrivi in Grecia. Ma in una sola settimana, dal 20 al 27 maggio, nel Mediterraneo centrale sono state salvate oltre 13 mila persone, un record, tanto che Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, ha annunciato uno spostamento di equipaggiamento tecnico e di guardie di frontiera dall’Egeo (dove la situazione è molto più tranquilla) e ha rivolto «un appello agli Stati affinché forniscano a Frontex più imbarcazioni per dare pieno supporto» all’Italia. La Commissione europea, però, teme che quest’anno il numero di morti sarà maggiore che nel 2015.

Chi ha diritto e chi no. Il 47 per cento delle richieste d’asilo nei Paesi europei spetta alla Germania, con 473 mila, seguita a grande distanza dalla Svezia (147.300 richieste, pari al 15 per cento), dall’Austria (85.500, 8 per cento), dall’Italia (60.000, 6 per cento) e dalla Francia (42.900 richieste, 4 per cento). Nell’ultimo rapporto Eurostat si registra un calo delle domande d’asilo nel primo trimestre di quest’anno, pari a 287.085, cioè il 33 per cento in meno dell’ultimo trimestre 2015, e il 60 per cento delle richieste arriva da cittadini siriani, iracheni e afgani. Nel primo trimestre 2016 il maggior numero di domande è stato presentato in Germania (175.000) seguita dall’Italia con 22.335 (in calo del 10 per cento rispetto all’ultimo trimestre 2015). Significativo il crollo delle domande presentate nei Paesi del Nord Europa, che spesso apparivano come meta privilegiata: si va dal 91 per cento in meno della Svezia all’85 della Finlandia, dal 70 per cento in meno del Belgio al 55 dell’Austria.

Una volta presentata la richiesta d’asilo comincia un iter che in Italia, a causa dei ricorsi e finché non sarà istituita una corsia preferenziale nei tribunali, dura anni. Nel nostro Paese, comunque, il tasso di richieste in rapporto alla popolazione è tra i più bassi: 367 richieste per milione di abitanti, mentre il più alto è in Germania con 2.155 candidature per milione e in Austria, con 1.619 per milione di abitanti.

Nuove rotte e problema hotspot. Secondo i dati Frontex, la gran parte dei migranti è arrivata dall’Africa Occidentale e dal Corno d’Africa e maggio è stato il secondo mese consecutivo nel quale le persone sbarcate da Libia ed Egitto hanno superato gli arrivi in Grecia, dove il numero è sceso a 1.500 (meno 60 per cento) grazie agli accordi tra Ue e Turchia. L’aumento degli arrivi dall’Egitto «ci preoccupa», ha detto Olivier Onidi, vice direttore generale della Commissione europea per l’Immigrazione e coordinatore delle politiche per la rotta del Mediterraneo centrale, nell’audizione alla commissione Libertà civili del Parlamento europeo, aggiungendo che «stiamo discutendo, anche con le autorità egiziane, per capire se ci sono punti deboli della catena di controllo dei flussi e di lotta al traffico di esseri umani».

Secondo Onidi, le strutture di registrazione e prima accoglienza dei migranti, chiamati anche hotspot, «hanno operatività limitata» e pur riconoscendo «il grande lavoro» compiuto dall’Italia per tradurre in pratica il piano Ue di gestione dei migranti, che prevede appunto l’apertura di centri di registrazione, gli hotspot «permettono l’identificazione, danno i primi aiuti e forniscono le informazioni sulle opzioni di scelta, ma non possono sostituirsi a centri abitativi o di istruzione». Si rende quindi necessario «creare delle case sicure per dare alloggio» ai richiedenti asilo, in particolare ai minori. Proposta che potrebbe alimentare ulteriori polemiche politiche.

germania

Ecco i numeri veri delle richieste d'asilo nei Paesi europei

Sono oltre un milione le richieste d’asilo di migranti pendenti in Europa, secondo dati Eurostat della fine di marzo diffusi oggi. Una cifra doppia rispetto al marzo 2015, quando erano 560.000, e in questa classifica l’Italia è al quarto posto con 60.000 richieste. L’agenzia europea Frontex ha invece comunicato che a maggio in Italia sono sbarcate circa 19 mila persone,…

Come reagirà la Nato agli attacchi hacker (anche della Russia)

Non c'è solo il cyber attacco rivelato al Washington Post dai funzionari del Dnc, il comitato politico dei Democratici americani: nel corso degli ultimi anni strutture altamente sensibili delle istituzioni occidentali sarebbero state colpite da hacker collegati al governo russo. La questione si complica, perché mercoledì, mentre sul WaPo usciva il pezzo che svelava come lo spionaggio informatico russo si…

giuseppe castagna, bpm

Chi punta su Banco Popolare e Banca Popolare di Milano

La prima fusione bancaria dopo gli anni della crisi sarà un test decisivo per la finanza italiana. Ecco perché in questi mesi gli investitori guardano a Banco Popolare - Bpm come alla cartina di tornasole per valutare il gradimento degli istituti tricolori a livello internazionale. Dall’annuncio del merger, il 23 marzo scorso, i titoli hanno perso terreno, soprattutto per effetto di un…

Tutti i numeri del gorgo politico-istituzionale su ballottaggi e dintorni

I ballottaggi di domenica prossima saranno l'ultimo atto di un ciclo elettorale che per convenzione possiamo far risalire al febbraio 2013. Come ha osservato Claudio Petruccioli (La Rivista Intelligente, 14 giugno), è allora che (credo per la prima volta nella nostra storia repubblicana) la partecipazione al voto per il rinnovo delle Camere scende sotto sotto l’80 per cento. Le due…

Dipendenti statali, ecco pregi e limiti della norma contro i furbetti del cartellino

"Il dipendente pubblico sorpreso a imbrogliare sull’ingresso in ufficio verrà sospeso dal servizio e dallo stipendio entro 48 ore, anche se avrà diritto a un assegno alimentare. Poi partirà un procedimento disciplinare che, se l’accusa sarà confermata, potrà arrivare al licenziamento. Rispetto alle regole oggi in vigore, la differenza sta nella sospensione immediata e nei tempi del procedimento: il giudizio…

famiglia, Anna Monia Alfieri

Ecco come lo Stato potrebbe risparmiare 17 miliardi nell'istruzione

"Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato", Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e Lingue Marcelline, ha iniziato con la citazione dell'articolo 33 il suo intervento durante la presentazione del saggio Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, che si è tenuta il…

Cosa c'è dietro il no di Mosca al Concilio delle chiese ortodosse

Gli ostacoli, forse insormontabili, sono sorti proprio alla fine, quando dopo più di mille anni sembrava che il Concilio delle chiese ortodosse (in programma per oggi) si sarebbe ufficialmente tenuto nonostante le tensioni. Invece, nelle ultime settimane, alcune chiese autocefale hanno posto diversi problemi annunciando di non voler più recarsi a Creta per il Concilio. "Eppure tutto sembrava muoversi nel…

"Dopo di noi", cosa prevede la nuova norma sulla disabilità grave

C’è un nuovo quadro normativo che tutela le persone con disabilità grave ma che non godono di sostegno familiare: è passato infatti alla Camera definitivamente, il testo di legge “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare»per l’assistenza sul “dopo di noi”. Era stato già approvato con modifiche, al Senato, nel maggio…

Guido Montanari, chi è il Signor No che Chiara Appendino vuole all’Urbanistica di Torino

In quest’ultimo scorcio di campagna elettorale anche Piero Fassino ha deciso di tirare fuori gli artigli. Il sindaco uscente di Torino ha capito che per assicurarsi la vittoria al ballottaggio contro la grillina Chiara Appendino deve agitare lo spauracchio di un’amministrazione comunale a 5 Stelle pronta a bloccare lo sviluppo città, puntando il dito contro quello che al confronto di…

Pensioni, la voglia matta di Renzi di rottamare il sindacalismo autonomo

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, fedelissimo del premier Matteo Renzi, ha convocato CGIL, CISL e UIL martedì 24 maggio e martedì 14 giugno per “parlare” di pensioni. Come da cattiva abitudine di questo governo, la convocazione è arrivata solo alle Confederazioni generali del lavoro, non anche alle Confederazioni sindacali autonome delle categorie dirigenti, CONFEDIR in particolare. L’omissione è ancor…

×

Iscriviti alla newsletter