Skip to main content

Sulla Grecia è sempre buio pesto: i dati sulla situazione economica sono pochi e incerti, mentre gli obiettivi non sono credibili. L’Eurogruppo di ieri ha insistito sul 3,5% nel rapporto saldo primario/pil, lamentando la mancanza di adeguate assicurazioni. Le recentissime misure fiscali sarebbero pari al 3% del pil: farebbero tracollare anche l’economia più solida, ma a Bruxelles si festeggia. Della prossima rata di aiuti, pari a 10,3 miliardi di euro, saranno pagati soli 7,5 miliardi, a giugno. Il resto serve per il servizio del debito pregresso verso creditori: il Fmi, la Bce e gli Stati europei attraverso EFSM ed ESM.

Infine, viene indicato il fabbisogno necessario al servizio del debito per interessi e rimborsi (GFN): secondo lo scenario di base, dovrebbe rimanere sotto al 15% del pil in una prima fase e successivamente al 20%. Sono numeri da capogiro, soprattutto l’obiettivo del saldo primario al 3,5% del pil: senza, salta tutto. E’ un azzardo: solo il Belgio, per abbattere il debito pubblico del 138% nel 1993 è riuscito a centrare un saldo primario superiore al 3,5% in dodici anni su quattordici, fra il 1994 ed il 2007. Ma c’erano espansione economica internazionale e forti relazioni commerciali con Germania e Francia.

In quegli anni, il pil del Belgio crebbe del 35%, con un saldo attivo corrente pari al 65,2% del pil. L’Italia ha avuto un rapporto saldo primario/pil superiore al 3,5% solo negli anni 1996-2000. Anche il governo Monti non è riuscito ad arrivarci, pur avendo previsto nel Def 2013 che il saldo primario sarebbe stato del 3,8% nel 2014, del 4,3% nel 2015, e del 5,1% nel 2016, per giungere al 5,7% nel 2017: le manovre, invece di abbattere il deficit, hanno abbattuto il pil. Anche nel Def 2016, si prevede per l’Italia una percentuale assai più bassa rispetto a quella richiesta alla Grecia: 1,7% quest’anno, 2,4% nel 2017. Solo nel 2018 si dovrebbe arrivare al 3,3%. Il Fmi non pubblica previsioni sul saldo primario della Grecia: dopo il -0,6% sul pil relativo al 2015, c’è solo una sfilza di “not available”. Anche per il debito pubblico futuro non ci sono dati.

Per quanto riguarda la crescita del Pil, si passa dal -0,2% del 2015 al -0,6% di quest’anno. Per il 2017 si prevede un entusiastico +2,7%, ed uno spumeggiante +3,1% per il 2018. Previsioni più che doppie rispetto al +1,2% previsto per l’Italia negli gli stessi anni. Il saldo  estero della Grecia, infine, rimane inchiodato all’interno di un intervallo che va dal -0,2% al +0,2% del pil: non cresce, né crepa. Le riunioni dell’Eurogruppo si succedono una dopo l’altra, come i Comunicati e le manovre fiscali. Il pudore con cui vengono taciuti i dati economici e finanziari di Atene denuncia che gli obiettivi di risanamento continuano ad essere irraggiungibili. Si riduce tutto al silenzio, nell’assuefazione alla perdita della sovranità e della democrazia: i debiti sono debiti. La solidarietà europea strangola lentamente la Grecia più di qualsiasi strozzino, ogni giorno di più.

 

Alexis Tsipras, Grecia, debito

Ecco come l'Europa strangola la Grecia

Sulla Grecia è sempre buio pesto: i dati sulla situazione economica sono pochi e incerti, mentre gli obiettivi non sono credibili. L’Eurogruppo di ieri ha insistito sul 3,5% nel rapporto saldo primario/pil, lamentando la mancanza di adeguate assicurazioni. Le recentissime misure fiscali sarebbero pari al 3% del pil: farebbero tracollare anche l’economia più solida, ma a Bruxelles si festeggia. Della…

La Brexit decimerà le squadre di calcio inglesi?

Il prossimo 23 giugno la Gran Bretagna deciderà se uscire dal terreno di gioco dell'Unione Europea oppure rimanere in campo alle condizioni stabilite il 19 febbraio scorso con l'accordo Cameron-Ue. La Brexit, nei sondaggi, pare essere svantaggiata ma non si può escludere una vittoria in contropiede con un rush finale. E che cosa accadrebbe ai - molti - calciatori stranieri…

Cosa penso delle parole di Obama a Hiroshima

Un omaggio postumo, non un'ammissione di colpa. Settantuno anni non sono stati sufficienti a rimarginare ferite profonde che fanno ancora male ad una nazione che celebra la sconfitta ormai rassegnata, senza nutrire più nessuna illusione di rivalsa neppure morale, figuriamoci militare. Certo, la visita e le parole di Barack Obama a Hiroshima, con annesso abbraccio agli ottuagenari superstiti della immane…

Perché difendo la riforma Renzi-Boschi della Costituzione

Giorgio Napolitano, ospite domenica scorsa della trasmissione di Rai3 Che tempo che fa, è tornato a ribadire la sua posizione: "Ci vuole libertà per tutti, ma nessuno però può dire: io difendo la Costituzione votando no e gli altri non lo fanno. Dire questo offende anche me. Mi reca un'offesa profonda". L'antifascismo e la guerra partigiana non hanno nulla a…

Lingotto, 5 stelle, molestie

Vi racconto cosa si dice a Mosca di Benedetto Croce

Fa davvero impressione trovarsi a Mosca, e per di più in una università di scienze sociali (la dinamica e prestigiosa Alta Scuola di Economia), e scoprire che c'è tutta una schiera di intellettuali russi, di diverse età, che studia e conosce a menadito le opere di Benedetto Croce. E così può succedere che, grazie all'iniziativa della direttrice del nostro Istituto…

def, Rocco Palombella

Metalmeccanici, ecco come superare lo stallo nel rinnovo del contratto

Sarò in piazza il 9 giugno a Torino, il giorno seguente a Napoli, il 15 giugno a Reggio Calabria, per spiegare le ragioni del nuovo sciopero dei metalmeccanici a sostegno del rinnovo del Ccnl di settore. Sono più di sei mesi che trattiamo con la controparte, ma nulla s’è mosso rispetto alle posizioni iniziali. Anzi, abbiamo registrato dei passi indietro…

Come fare la spending review?

“Una spesa pubblica fatta bene, e per evitare una condanna a vent’anni, si può fare”. Stavolta, però, le patrie galere e la legislazione anticorruzione a tamburo battente – anche se si tratta di denaro pubblico – c’entrano poco. “La condanna a vent’anni” di cui parla Giorgio La Malfa è la sentenza emessa nei giorni scorsi dal Fondo monetario internazionale sullo…

Chi sono e cosa faranno i social-comunicatori del governo Renzi

Tra Palazzo Chigi e le varie strutture ministeriali c'è un team di comunicatori che lavora per rendere le istituzioni sempre più presenti sui social network. Si chiama #PAsocial e si è costituito negli ultimi mesi con un obiettivo fondamentale: rendere queste piattaforme uno strumento in più attraverso il quale offrire servizi ai cittadini e comunicare con loro. I MEMBRI DEL…

Chiesa ed Economia Sociale di Mercato: per un’Economia Equa e Inclusiva

"Avvenire", 25 maggio 2016 Flavio Felice - Fabio G. Angelini   “Ti rivolgo, o vecchia Europa, un grido pieno d’amore: Torna a te medesima, sii te stessa! Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici. Rivivi quei valori autentici che hanno fatto gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza tra gli altri continenti”. Queste le parole pronunciate da…

Le sarte di Valentino per La Traviata di Sofia Coppola all'Opera di Roma. Il video

Si chiamano Maria Antonietta, Irene, Elide e Paola, le quattro sarte dell'Atelier di Haute Couture di Valentino che partecipano a La Traviata di Sofia Coppola all’Opera di Roma. Mezzo secolo speso nella creazione di abiti che in fondo sono quasi opere d'arte di Simone Marchetti. L'intervista a Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli.

×

Iscriviti alla newsletter