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Nuova grande attenzione alla musica contemporanea “colta”. A Roma, dopo Parigi e Berlino – una delle capitali europee della musica contemporanea -, sta per iniziare un festival di teatro in musica contemporanea (ben 10 lavori per la scena tra opera e balletto); a Bologna, all’Angelica Festival, un festival internazionale di contemporanea, viene annunciata una vera e propria chicca: un omaggio a Marc Monnet, compositore atipico che sfugge ad ogni possibile etichetta.

Angelica Festival è una manifestazione di musica contemporanea non convenzionale e tra gli eventi più interessanti del panorama italiano. È giunto alla 26° edizione. Il prossimo 20 maggio al Teatro San Leonardo verranno eseguite per la prima volta in Italia alcune delle più significative opere del compositore francese: “Imaginary travel” del 1996 per pianoforte e live electronics e “Bibilolo” (1997/2000), pensata per sei percussioni elettroniche e proposta per il concerto bolognese nella versione per 6 tastiere midi. Si esibiranno Laetitia Grisi e Julien Martineau (tastiere), Stéphanos Thomopoulos (pianoforte e tastiere), con la collaborazione di Thierry Coduys (live electronics, regia del suono).

Marc Monnet (classe 1947, Parigi), ha studiato  al Conservatoire national de Paris ed è uno dei pochi allievi di Mauricio Kagel alla Musikhochschule di Colonia, senza esserne l’epigono. Vincitore del Prix de Rome, soggiorna a Villa Medici (1976-1978), nel 1986 fonda una sua compagnia teatrale “Caput mortuum” e, dal 2003, è direttore artistico del Festival Printemps des Arts, di Monte Carlo che trasforma nella programmazione, aprendola alla produzione contemporanea, e nelle forme di fruizione musicali, fantasiose e innovative.

Monnet occupa uno spazio a sé nell’ambito della musica contemporanea, è un artista libero ed esigente, il cui stile musicale, imprevedibile e ricco di inventiva (mai insapore o banale), visionario o esuberante (che spazia da stridori e cluster a intimi mormorii), tragico o ironico, è pregno di un forte senso di teatralità ed è caratterizzato da registri estremi e da titoli autoderisori (talvolta infantili). Il suo catalogo comprende 60 opere, molte delle quali eseguite in importanti festival e teatri francesi (Festival Musica di Strasbourg, La Filature di Mulhouse, L’Hippodrome di Douai, la Cité de la Musique a Parigi). “La musica di Marc Monnet dà ampio spazio all’humour, corrosivo o giubilatorio. Ma le opere di questo artista indipendente brillano non solo per il loro estro: si ascoltano meravigliosamente. Inclassificabile e paradossale, Marc Monnet è un esploratore che getta scompiglio” (Pierre Gervasoni, “Le Monde”, 25 aprile 2010).

Angelica Festival, un omaggio dedicato a Marc Monnet e alla musica contemporanea

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