Skip to main content

Questa sera, alle 20 ora italiana, in una saletta dell’aeroporto internazionale José Martí dell’Avana, il Papa incontrerà il Patriarca ortodosso di Mosca, Kirill. Il colloquio, aveva annunciato una settimana fa padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, durerà due ore. Al termine, sarà firmata una dichiarazione congiunta corposa, che successivamente sarà divulgata. E’ la prima volta, dallo scisma di mille anni fa, che il capo della chiesa di Roma e di Mosca si incontrano. Il tema dominante del colloquio sarà la situazione dei cristiani nel vicino e medio oriente, come sottolineato nella conferenza stampa tenuta dal metropolita Hilarion, venerdì scorso.

I TERRENI PER UN’INTESA

Eppure i terreni su cui sarà possibile cercare un’intesa non mancano, soprattutto in relazione alla difesa e promozione della famiglia tradizionale (tema assai caro alla chiesa russa). In un’intervista all’agenzia Sir (il Servizio Informazione Religiosa), il nunzio apostolico in Russia, mons. Ivan Jurkovic, ha detto che “l’incontro ha di per sé un grande valore che poi avrà conseguenze anche pratiche, che ora non sappiamo e che verranno annunciate ufficialmente. Già il fatto stesso dell’incontro – ha aggiunto il presule – supera qualunque contenuto. Ha un valore simbolico enorme. Sarà portatore di consolazione e nuova serenità per la gente”.

LA POSSIBILE SOSTITUZIONE DEL NUNZIO A MOSCA

Nunzio che, stando a quanto riporta Luigi Accattoli sul Corriere della Sera di oggi, potrebbe presto essere sostituito: “Non c’è conferma, ma non è inverosimile che l’arcivescovo sloveno Ivan Jurkovic, che è a Mosca da cinque anni, venga destinato ad altra sede”, rileva il vaticanista, che aggiunge: “Non che abbia fatto male il suo lavoro, anzi, ma si dice che al Patriarcato di Mosca non amino gli ecclesiastici cattolici di origine slava”.

LE RAGIONI “MORALI” DELL’INCONTRO

Su AsiaNews, il portale del Pontificio istituto missioni estere, Ieromonaco Ioann ha osservato come l’incontro in programma abbia “molte ragioni politiche e di fede”. In particolare, se la prima ragione ha a che fare con la necessaria unità dei cristiani nel difendersi dall’islam aggressivo, la seconda poggia le basi sul terreno della moralità. “Negli ultimi decenni – si legge – per gli ortodossi si è fatta sempre più problematica una ‘maggiore interazione tra le Chiese cristiane’ a causa del modo diverso di intendere la vita morale da parte delle Chiese della Riforma. Le posizioni etiche della maggior parte di queste Chiese, rispetto a questioni come l’omosessualità, la manipolazione genetica, il sacerdozio femminile, l’eutanasia, l’aborto rende estremamente difficile la collaborazione degli ortodossi”.

IL PARTNER NATURALE DI MOSCA

E, aggiunge Ioann, “nonostante le offese della storia, passata e presente, la Chiesa cattolica per quella ortodossa è senza dubbio un partner naturaliter molto più fidabile che i protestanti. Lo era già prima da un punto di vista canonico e dogmatico, oggi anche dal punto di vista etico. Dunque, la difficoltà comune col mondo protestante riavvicina ortodossia e cattolicesimo”.

“LA FINE DELLA DIFFIDENZA”

“Quello che conta soprattutto è trovarsi”, scrive Stefania Falasca su Avvenire: “Parlarsi vis-a-vis. E andare avanti. Amicizia trasparente e servizio comune. E’ la scommessa della nuova pagina nei rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica che si apre oggi nella sala d’ attesa di un aeroporto sotto il sole dei tropici. E’ la fine della diffidenza e il colpo d’ ala a ciò che da qui in futuro potrà scaturire nel segno della fraternità e dell’ecumenismo del sangue, dove ‘l’ unità è superiore al conflitto’ e la questione delle sofferenze dei cristiani, della pace e della riconciliazione appaiono in primo piano in questo storico incontro tra il patriarca russo Kirill e papa Francesco a Cuba”.

Cosa si diranno Papa Francesco e Kirill

Questa sera, alle 20 ora italiana, in una saletta dell'aeroporto internazionale José Martí dell'Avana, il Papa incontrerà il Patriarca ortodosso di Mosca, Kirill. Il colloquio, aveva annunciato una settimana fa padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, durerà due ore. Al termine, sarà firmata una dichiarazione congiunta corposa, che successivamente sarà divulgata. E' la prima volta, dallo scisma di mille anni fa,…

Ecco a cosa servono bombe e missili della Corea del Nord

Una grande manifestazione a Pyongyang, seguita da uno spettacolo di fuochi artificiali, ha celebrato il successo missilistico della Corea del Nord. L’annunciatrice della tv di Stato si è augurata che “il futuro della tecnologia spaziale della Corea del Nord continui a progredire ed a risplendere come questi fuochi artificiali”. Per la quarta volta, dopo il 2006, il 2009 ed il 2013,…

Tutti i dettagli del cessate il fuoco temporaneo in Siria

Russia e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo di massima per un cessate il fuoco temporaneo in Siria, che permetterà l'arrivo dei convogli umanitari diretti soprattutto verso Aleppo, dove la campagna del regime sostenuta da russi, milizie sciite, Hezbollah e iraniani, ha prodotto un situazione critica sia per chi fugge sia per chi è restato in città. Dal fronte, intanto,…

La lezione della Bis ai mercati impazziti

Poiché è una volatilità estrema la grande protagonista dei mercati, dovremmo smetterla di dar retta a chi vuole convincerci che sia questa o quella ragione a terremotare le borse. Addossare alla riforma delle pensioni greche piuttosto che all’ultima esternazione di chissà chi la colpa dei crolli dei mercati di quest’inizio d’anno ha la stessa plausibilità che se diceste che in…

PIER CARLO PADOANCLAUDIO COSTAMAGNA CDPFABIO GALLIA CDP

Saipem, chi ha vinto e chi ha perso con l'aumento di capitale

Di Fernando Pineda e Francesco Fornaro

Crollo senza fine per Saipem a Piazza Affari mentre l'11 febbraio si è concluso l'aumento di capitale da 3,5 miliardi che consentirà alla società di rendersi indipendente dall'Eni. PROFONDO ROSSO A PIAZZA AFFARI Ancora l'11 febbraio le azioni in Borsa sono affondate del 12% a 0,3185 euro, mentre nella mattinata del 12 i titoli sono nuovamente bersagliati dalle vendite e…

Perché la Russia apprezza l'Italia. Parla Suslov

Di Michele Pierri e Stefano Pioppi

In un sistema internazionale sempre più interdipendente, un nuovo scontro tra grandi potenze appare ancora possibile. Dmitry Suslov, vice direttore del Center for Comprehensive European and International Studies, National Research University - Higher School of Economics di Mosca, spiega in una conversazione con Formiche.net i nodi da sciogliere nel sistema internazionale e la visione russa delle sfide contemporanee. UN MONDO…

Vi racconto la semiotica elettorale di Bernie Sanders

Mentre negli Stati Uniti sono alle porte nuovi appuntamenti delle elezioni primarie per selezionare i candidati alla Casa Bianca, lo diciamo subito: qui non si fanno previsioni, niente sentenze anticipate, niente divinazioni esperte su quel che sarà. Qui ci fermiamo a cercare di definire quel che Bernie Sanders ha fatto, fino a oggi, in questa corsa presidenziale. Quel che sarà,…

Cosa si dice in Germania degli scricchiolii di Deutsche Bank

Dopo la tempesta, così dice un adagio, viene sempre il sereno. A volte però dopo il sereno segue immediatamente una nuova tempesta. Ed è quello che ha dovuto provare dolorosamente la Deutsche Bank ieri. Mercoledì sui media tedeschi (come riportato anche da Formiche.net) gli analisti e i commentatori politici si mostravano fiduciosi. Dopo la caduta verticale del titolo, due giorni…

×

Iscriviti alla newsletter