È circa una settimana che il processo di riunificazione in Libia è fermo: il generale Khalifa Haftar, che comanda la sfera militare e soprattutto quella politica nell'Est, ha detto apertamente (qualora ce ne fosse stato bisogno) che non riconosce il percorso politico veicolato dall'Onu e guidato dal futuro premier Fayez Serraj e ha liquidato un incontro con il delegato delle…
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Che cosa ha detto Obama a Hiroshima
Nella mattinata italiana di oggi, 27 maggio, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrivato a Hiroshima, in Giappone, città tragicamente nota perché il 6 agosto 1945 l’esercito statunitense vi sganciò, per la prima volta nella storia, una bomba atomica su un obiettivo civile. Si tratta di un passaggio storico: Obama è l'unico presidente americano ad essersi recato in quello che…
100 anni di Hijab: l'evoluzione del velo islamico tra moda e storia
"L'hijab è molto più che una moda, rappresenta l'eredità culturale e politica del mondo musulmano. L'industria della moda ha accolto con entusiasmo la modest fashion, mentre noi a causa del clima islamofobico attuale veniamo prese di mira perché indossiamo il velo e alcuni governi cercano di bandirlo". Loro sono le MuslimGirl, collettivo di ragazze a capo della prima piattaforma mediatica…
Poste Italiane, ecco perché il Tesoro ha ceduto il 35% a Cassa depositi e prestiti
La quota di maggioranza delle Poste Italiane viene trasferita dal ministero dell'Economia in capo alla Cassa depositi e prestiti (Cdp) tramite una complessa operazione che passa per un aumento di capitale dell'istituto di via Goito e che ha numerosi risvolti di non poco conto. Vediamo i dettagli. I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE Il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti ha convocato…
La Libia, Gheddafi, Serraj e Haftar. Cosa si è detto al convegno della Fondazione Craxi
Sono passati trent’anni ma il tema resta sempre lo stesso e anzi rischia di deflagrare con l’Isis ormai alle porte di casa nostra. E’ il tema del ruolo dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente chiamati a fare da mediatori di pace, fautori di accordi commerciali nel Mediterraneo, in cui la Libia e l’Africa rischiano di diventare sempre più un pericoloso avamposto terroristico…
In Italia spunta la Questione settentrionale
Poiché al peggio non c’è mai fine, scopro leggendo un articolato paper che la Commissione Ue ha dedicato al nostro Paese, che l’Italia, non paga di covare da più di un secolo la celeberrima questione meridionale, ne sta incubando un’altra, inedita e forse perciò più perniciosa: quella settentrionale. Per scoprirla mi sono dovuto infliggere un centinaio di pagine nelle quali…
Tutte le opportunità dell'agricoltura spaziale
Si è aperto ieri a Sperlonga il 7° Convegno internazionale AgroSpazio organizzato da FederLazio con la collaborazione di Aero Sekur, dell’agenzia spaziale tedesca DLR e dell’Università dell’Arizona. L’obiettivo del convegno è quello di riflettere sull’utilizzo delle conoscenze dei sistemi più avanzati per la produzione di cibo sulla Terra indirizzandole alla produzione di cibo nello spazio. A precedere l’evento una conferenza…
Ecco il programma in pillole di Roberto Giachetti per Roma
Durante la campagna per le primarie del centrosinistra Robero Giachetti lo aveva detto: "Presenterò il programma per il Campidoglio solo a ridosso del voto, dopo aver ascoltato dai romani, studiato e toccato con mano i problemi della città". Quel momento è arrivato ieri pomeriggio quando il vicepresidente della Camera ha annunciato e pubblicato online le sue idee su come amministrare…
Vi racconto l'ultima puntata del populismo televisivo
Dal momento che nella battaglia referendaria si usa ed abusa del (presunto) pensiero dei padri e delle madri naturali e/o nobili, non avendo mio padre detto o scritto nulla a proposito del bicameralismo, mi sto chiedendo se non sia il caso di interrogarlo dall’Aldilà sul tavolino zoppo. ++++ In uno dei talk show (a mio avviso, tra i più populisti)…
Turchia, ecco il nuovo governo (molto filo Erdogan)
Il nuovo governo turco, guidato da Binali Yıldırım, nasce sotto il segno dell’erdoganismo. Il nuovo premier – sostenuto alla Grande Assemblea dai 317 deputati dell’AKP – ha presentato un esecutivo con alcune conferme e qualche sorpresa. I quattro dicasteri più importanti sono rimasti nelle mani degli stessi ministri del governo di Davutoğlu: agli Esteri conferma per Mevlüt Çavuşoğlu; all’Interno ci…



circolazione delle nuove banconote dal valore di 20 e 50 dinari (foto a destra). Si tratta di un’iniziativa unilaterale, disconosciuta dall’autorità con sede e Tripoli e dall’unico governo internazionalmente legittimato, che è quello di Serraj, oltreché dall’ambasciata americana in Libia (che è chiusa ma ha presa dialettica sulla situazione), attraverso cui Washington si fa portavoce delle posizioni occidentali. L’Est libico ha così deciso di muoversi in modo indipendente su una delle piaghe del paese, la mancanza di denaro contante nelle banche, ed ha ingaggiato una ditta russa per stampare cartamoneta. Non è noto il nome della tipografica, ma pare abbia dei contatti con lo Stato, e non sarebbe stupefacente se Mosca intralciasse indirettamente il progetto unitario, su cui fondamentalmente non si è mai espressa con convinzione. Le banconote sono state firmate dallo pseudo governatore Ali Salim Al Hibri, rivale di quello basato a Tripoli Al Siddig Al Kabi, ed hanno un valore complessivo intorno ai 4 miliardi di dinari libici. Nei giorni passati la ditta inglese De La Rue, usata da anni per stampare i soldi libici, ha inviato circa 70 milioni di dinari nuovi a Tripoli ed è stato annunciato anche l’arrivo di un altro miliardo durante il Ramadan (che inizierà il 6 giugno). Il rischio adesso è che le due fazioni dell’istituzione bancaria decidano di inondare il mercato di cartamoneta che non è interscambiabile nelle banche; da qui seguirebbe l’aumento dell’inflazione (quella alimentare è già al 14 per cento). La divisione che ancora Serraj non è riuscito a ricucire è profonda: il Wall Street Journal 










