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Londra decide per il pugno di ferro con Israele, mentre Roma sceglie di perseguire sempre e comunque la strada del sostegno umanitario all’interno di una postura diplomatica e volta alla ricerca del dialogo. Sono le due facce della crisi a Gaza, in un momento caratterizzato da una serie di azioni interconnesse. Il Regno Unito annuncia una pausa nei colloqui di libero scambio con Israele e convocherà l’ambasciatore per la guerra a Gaza, la Francia sostiene la revisione dei legami tra Ue e Israele in risposta all’offensiva di Gaza, e Roma conferma il sostegno italiano anche al lavoro dei negoziatori sul dossier iraniano, ribadendo l’importanza del ruolo dell’Aiea.

Qui Striscia

Partiamo dalla Striscia, dove l’aeronautica israeliana ha colpito oltre 100 “obiettivi terroristici” così come confermato dalle Forze di difesa israeliane (Idf), che hanno colpito un deposito di armi, miliziani, edifici utilizzati da gruppi terroristici, e uno in cui la Jihad islamica palestinese nascondeva le armi. In precedenza era stato eliminato Moataz Dib, il comandante delle forze aeree di Hamas nel nord di Gaza. Pochi minuti dopo l’annuncio ecco la risposta di Londra, che ha deciso di sospendere i negoziati libero scambio con Israele.

Secondo il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, è pronto un nuovo pacchetto di sanzioni contro individui e organizzazioni israeliane coinvolte nella violenza contro i palestinesi in Cisgiordania, tra loro Daniella Weiss, nome noto nella striscia, destinataria di misure come restrizioni finanziarie, divieti di viaggio e squalifiche da incarichi direttivi. Londra inoltre ha giudicato “inaccettabile” continuare il dialogo con un governo che porta avanti “politiche gravi in Cisgiordania e Gaza”.

Qui Roma

Nelle stesse ore Antonio Tajani ha avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar a proposito del blocco degli aiuti alimentari e sanitari a Gaza. Israele ha deciso di riaprire gli accessi a Gaza che erano chiusi da più di due mesi, per questa ragione il numero uno della Farnesina a sottolineato che l’Italia conta sulla collaborazione del governo di Gerusalemme per rilanciare immediatamente il progetto umanitario “Food for Gaza”.

Nella telefonata Tajani ha confermato la vicinanza dell’Italia ad Israele, ma ha ripetuto quello che da settimane ha chiesto a Israele, ovvero di proteggere e salvaguardare la popolazione palestinese. Secondo Tajani “la risposta di Israele al massacro terroristico del 7 Ottobre è stata legittima, ma le operazioni militari vanno ridotte”. Infine il processo di liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas va disteso in primis con il negoziato, che viene sostenuto dagli alleati di Israele, Stati Uniti in testa.

Qui Iran

Ma non è tutto, perché il tema iraniano si intreccia fisiologicamente con Gaza e Tajani ne ha parlato al telefono con il Direttore Generale della Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi. In evidenza l’andamento dei colloqui tra Washington e Teheran sul programma nucleare iraniano. Roma sostiene il lavoro dei negoziatori e delle parti, ribadendo inoltre l’importanza del ruolo dell’Aiea nella trattativa in corso, “essenziale per garantire l’imparzialità dei meccanismi di verifica di un eventuale accordo”. Tajani e Grossi hanno anche riflettuto sull’Ucraina, su cui Tajani ha precisato che l’Agenzia deve mantenere la sua presenza nel Paese, anche al fine del raggiungimento di un possibile accordo sulla centrale di Zaporizhzhya.

Tra l’altro Grossi sarà a Milano il 21 e il 22 maggio in occasione dell’evento “Tecnologie e applicazioni nucleari per un futuro sostenibile”, promosso dalla Regione Lombardia in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, incentrato sul tema della transizione energetica.

Come si muovono Londra e Roma nella crisi in Medio Oriente

Mentre Londra decide di sospendere i negoziati di libero scambio e sanzionare coloni violenti, il titolare della Farnesina conferma a Gideon Sa’arl’ che Italia conta sulla collaborazione del governo di Gerusalemme per rilanciare immediatamente il progetto umanitario “Food for Gaza”. Grossi (Aiea) a Milano

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