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Prendono quota le indiscrezioni che già da qualche mese vorrebbero Raytheon, colosso americano del settore difesa, come prime contractor al fianco di Finmeccanica nella maxi gara per realizzare i nuovi addestratori di cui si doterà la Usaf, l’aviazione militare americana.

LE PAROLE DI RAYTHEON

L’impresa Usa ha fatto sapere che il 22 febbraio, “insieme ai suoi partner”, renderà note alcune novità riguardanti “la US Air Force Advanced Pilot Training competition”, ovvero il programma Trainer-X program (T-X) cui intende partecipare anche il gruppo guidato da Mauro Moretti. Non vi sono ancora certezze che Raytheon alluda a Piazza Monte Grappa, ma Defense News sostiene di aver contattato fonti vicine al dossier pronte a giurare che lunedì prossimo la quarta impresa al mondo nel settore della difesa renderà pubblico il suo accordo con Finmeccanica.

IL PERCORSO DI FINMECCANICA

Il gruppo italiano punta da tempo a quella che si preannuncia come una maxi commessa: si parla di 350 velivoli iniziali e relativi addestratori, che potrebbero salire a mille, chiamati a prendere il posto degli attuali Northrop T-38 Talon, vicini al pensionamento dopo 40 anni di utilizzo, e ad addestrare anche i futuri piloti dei caccia di V generazione F-35. Finmeccanica, però, è stata costretto nel tempo a rivedere la sua strategia. A fine marzo, raccontò Formiche.net, General Dynamics si è ritirata da prime contractor nella gara per il T-X statunitense nella quale si presentava assieme all’allora Alenia Aermacchi (ora sorpassata dalla nascita della one company). Il nuovo addestratore – e relativi sistemi – sarà uno dei maggiori programmi di acquisizione del prossimo decennio e rappresenta un investimento notevole sia per il Pentagono, sia per le aziende intenzionate a svilupparlo. A questa commessa avevano pensato di partecipare le due società, che avevano formalizzato l’intesa con una lettera d’intenti firmata nel 2013. General Dynamics e Alenia – si spiegò su questa testata – avevano offerto un sistema integrato di addestramento basato sulla piattaforma T-100 di Alenia Aermacchi, variante per il mercato Usa dell’M-346. Il target per la capacità operativa iniziale del futuro addestratore americano è oggi fissato attorno al 2023. Ora la notizia della possibile identificazione di un nuovo prime partner americano, eventualità che scongiura il ritiro dalla gara del colosso tricolore e ne aumenta le chance di successo.

I COMPETITOR E I TEMPI

Se le indiscrezioni si rivelassero vere, il quadro sarebbe questo: oltre a Finmeccanica, Cae e Raytheon, sarebbero in corsa per la commessa Boeing (con la svedese Saab), Lockheed Martin, che nei giorni scorsi ha annunciato che proporrà all’Usaf il T-50A, sviluppato con KAI e Scorpion di Textron AirLand. Le due proposte basate su aerei già in servizio, quindi già noti, resterebbero dunque – ricorda Fly Orbit News – il T-100 di Piazza Monte Grappa, basato sull’M-346 Master, e lo Scorpion di Textron AirLand. Secondo i bilanci della Usaf, precisa il sito specializzato, “la decisione finale sul programma potrebbe arrivare tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 e con i primi aerei attesi in servizio nel 2023-2024, un anno dopo rispetto a quanto programmato”.

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