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Si continua a sparare sulla Croce Rossa. Gli obiettivi preferiti dai talk show sono diventati gli istituti di credito a proposito dei quali ogni occasione è buona per demolirne la credibilità. A nulla valgono gli sforzi di qualche dirigente dell’Abi per descrivere il contesto di un sistema che non è alla canna del gas e che si misura con problemi purtroppo simili in tutti i Paesi europei. Per fortuna gli italiani sono più saggi di quanti pretenderebbero di fare informazione (non a caso è aumentato il risparmio, nonostante che il Governo spinga, con misure in deficit, per stimolare la domanda interna). Ne vedremmo delle belle se la gente prendesse sul serio le “grida di dolore’’ degli imbonitori, saltimbanchi, erinni, ‘’maitres à penser de noantri’’ che popolano i talk show e si precipitassero a svuotare i conti correnti per nascondere il loro gruzzolo sotto una mattonella nel ripostiglio.

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Certo non ha compiuto una mossa opportuna il governatore Ignazio Visco quando, nell’autorevole sede del Forex, ha suggerito un’applicazione più graduale (sostanzialmente un rinvio) del “Bail in’’. E’ stato come ammettere pubblicamente sotto gli occhi dei mercati internazionali che, attenendosi alle nuove regole, il sistema bancario italiano correrebbe dei rischi.

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Un altro errore è stato quello di aver avallato l’idea, nell’opinione pubblica, che lo Stato abbia il dovere di tutelare i risparmiatori incauti o truffati. Anche se per ora si sono fatte più chiacchiere e promesse che azioni concrete desta una comprensibile preoccupazione, sui mercati, la decisione del Governo di risarcire una parte dei clienti della quattro banche dell’Apocalisse sulla base di criteri assistenziali molto discutibili.

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La convinzione diffusa a bella posta che lo Stato sia tenuto a fare di più, come garante di ultima istanza dei risparmiatori, ha contribuito a determinare l’affossamento dell’accordo sulla Bad bank raggiunto da Pier Carlo Padoan (Schioppan) a Bruxelles: un’intesa border line, in grado però di aprire un percorso importante.

Vi racconto le corbellerie su banche e banchieri sentite in tv

Si continua a sparare sulla Croce Rossa. Gli obiettivi preferiti dai talk show sono diventati gli istituti di credito a proposito dei quali ogni occasione è buona per demolirne la credibilità. A nulla valgono gli sforzi di qualche dirigente dell’Abi per descrivere il contesto di un sistema che non è alla canna del gas e che si misura con problemi…

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basilea

Monte Paschi, Banco Popolare, Ubi. Ecco la pessima trovata di Bruxelles per punire le pmi

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Stefano Bisi

Cosa succede tra i massoni di Bisi (Goi) e Venzi (Glri)

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