Skip to main content

Il referendum sulla Brexit si terrà il 23 giugno, ma la campagna elettorale è già intensissima. I sostenitori della permanenza del Regno Unito nell’Ue hanno fatto circolare una lettera di sostegno fra le società quotate del Ftse 100 e l’hanno sottoscritta in 36, tra cui Bt, Marks & Spencer e Vodafone.

Ma tutte le altre non hanno firmato, compresi colossi come Tesco, Rbs e Barclays, Quest’ultima a fine gennaio aveva diffuso un report in cui si sostiene che in caso di Brexit il Regno Unito potrebbe diventare un porto sicuro a fronte della disintegrazione dell’Ue. Intanto il governatore della Banca d’Inghilterra (BoE), Mark Carney, è intervenuto in Parlamento dicendo di non avere intenzione di «fare previsioni sui potenziali esiti del referendum, né valutazioni sulle potenziali conseguenze di un voto sull’uscita dall’Ue», aggiungendo di non vedere segnali concreti che l’imminente referendum stia indebolendo la fiducia dei privati e delle imprese.

Ieri la sterlina ha perso lo 0,9% sul dollaro, a 1,4024. E Martin Weale, membro del Comitato di politica monetaria della BoE, ha osservato come «il calo del tasso di cambio indebolisca uno dei fattori che mantengono basso il livello dei prezzi e, in questo senso, potrebbe essere una buona notizia». Mentre per Gertjan Vlieghe, anche lui del Comitato di politica monetaria, «non è scontato» che la svalutazione della sterlina «costituisca uno stimolo per l’economia». Vlieghe ha inoltre affermato che, qualora dovessero esserci ulteriori sorprese negative, potrebbe votare a favore di un taglio dei tassi.

Per ora la Brexit è riuscita a spaccare il partito Conservatore e i cinque ministri schierati a favore dell’uscita dall’Ue non potranno più ricevere i consigli degli alti funzionari statali, ha ordinato il premier David Cameron, nonostante il rischio di trovarsi così un esecutivo semiparalizzato. Sul fronte Ue si fa sfoggio di sicurezza ma il primo ministro della Repubblica Ceca, Bohuslav Sobotka, ha dichiarato che in caso di Brexit si potrebbe aprire un dibattito sulla possibile uscita di Praga dall’Ue, la Czexit. Probabile poi che l’effetto contagio si diffonda a governi euroscettici come quello ungherese e polacco.

(Questo articolo è stato pubblicato su MF/Milano Finanza, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

Ecco come Vodafone, BT e Rbs si dividono sulla Brexit

Il referendum sulla Brexit si terrà il 23 giugno, ma la campagna elettorale è già intensissima. I sostenitori della permanenza del Regno Unito nell'Ue hanno fatto circolare una lettera di sostegno fra le società quotate del Ftse 100 e l'hanno sottoscritta in 36, tra cui Bt, Marks & Spencer e Vodafone. Ma tutte le altre non hanno firmato, compresi colossi…

La Francia sta già facendo la guerra in Libia. Parola di Le Monde

Il Monde scrive che “special forces” e “intelligence commandos” francesi si troverebbero già in fase operativa in Libia, affiancandosi con analoghi reparti americani e inglesi. L'articolo è chiaro ed eloquente fin dal titolo: "La guerra segreta della Francia in Libia". L'OPERAZIONE CLADENSTINA  Secondo il giornale parigino, il presidente François Hollande avrebbe autorizzato una “azione militare non ufficiale” coperta dai servizi…

Gulp, tutti a fare Spending Review

Ei, ei, ei: non si vede ancora una ripresa dei consumi nonostante un leggero miglioramento rispetto all'anno precedente. Nel 2015, la spesa media mensile delle famiglie resta ancora notevolmente inferiore ai livelli del 2008 (-6,3%) e a quelli di dieci anni prima (-2,9%). Non finisce qui. Oltre al valore medio della spesa negli ultimi 10 anni sono notevolmente cambiati anche…

Silvio Berlusconi, Forza Italia

Wikileaks, Cirinnà, Brexit. Cosa si dice sui giornali

Di Spin

Ecco “7su7″, la rassegna stampa ragionata del team di comunicazione strategica SPIN (Strategy Politics Image Newsmaking)‎ Wikileaks Italia - Usa La National Security Agency (NSA), l’agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa tra le altre cose di sorveglianza delle telecomunicazioni, ha raccolto materiale su Silvio Berlusconi quando era a capo del suo quarto governo, poco prima delle sue dimissioni nel…

Petrolio, ecco tutti i diversi obiettivi di Arabia Saudita, Russia, Iran e Usa

Il ministro del Petrolio saudita Ali al Naimi ha incontrato martedì in Texas i membri delle aziende che si occupano di shale oil. È un meeting molto importante perché mette di fronte il più grosso paese produttore di petrolio al mondo e le ditte che rappresentano una parte di futuro delle produzioni: gli shale oil, che sono reservoir geologici intrappolati all'interno…

off-shore

Tutti gli ultimi schizzi di petrolio tra Arabia Saudita e Iran

Nel pomeriggio di ieri è emersa tutta l’impotenza dell’OPEC nel governare il prezzo del greggio in questa fase: Il Ministro del petrolio iraniano ha definito “ridicola” la proposta portata avanti dalla Russia, l’Arabia, il Venezuela e il Qatar di freezare la produzione sui livelli di Gennaio, lamentando il fatto che questa giunge proprio quando l’Iran è  in procinto di aumentare la…

Ecco le città migliori (e peggiori) in cui vivere

Vienna è la città dove si vive meglio in assoluto. Bagdad la peggiore. E, dato particolarmente sorprendente, Londra, Parigi e New York non entrano neppure nella top 35 delle capitali occidentali con il migliore tenore di vita. IL PRIMATO DELLE CITTÀ DI LINGUA TEDESCA Parla tedesco la classifica stilata dall’istituto internazionale di ricerca Mercer, e presentata all’interno della suo dossier…

Ecco come Donald Trump vola pure in Nevada

Sulla ruota di Las Vegas, esce il terno di Donald Trump, che, dopo le primarie di New Hampshire e South Carolina, si aggiudica pure le assemblee del Nevada, col 45% dei suffragi circa. Dietro di lui, il senatore della Florida Marco Rubio è ancora secondo, battendo quello del Texas Ted Cruz, 24 a 20%. Ben Carson è al 6%, John…

Come gongola Alfano per il ddl Cirinnà limato

Bastava vedere le facce e sentire le parole, o i borbottii, dei senatori di quel che resta della minoranza di sinistra del Partito Democratico, dopo l'assemblea del gruppo svoltasi a Palazzo Madama con la partecipazione di Matteo Renzi, per capire chi stia davvero vincendo la rovente partita della legge Cirinnà sulle unioni civili e sulle aspirazioni genitoriali delle coppie omosessuali.…

L'accordo Ue-Cameron rinuncia agli Stati Uniti d'Europa

Se c’è qualcosa di degno di nota nel Consiglio europeo terminato nella notte (come al solito) del 19 febbraio, è la prevedibilità del suo svolgimento, del risultato e delle dichiarazioni degli intervenuti. Che altro poteva dire David Cameron di diverso dalla dichiarazione trionfalistica diligentemente trascritta dai giornali e ripetuta da tv e radio? Che altro potevano dire gli esponenti della…

×

Iscriviti alla newsletter