Skip to main content

L’iter della Foreign agents law si è ufficialmente concluso. Con l’esito positivo della votazione di oggi (ben ottantaquattro voti favorevoli, solo quattro contrari) il Parlamento Georgiano ha annullato il potere di veto esercitato dalla presidente del Paese Salome Zourabichvili, che aveva definito il progetto di legge come una “legge russa” che “contraddice la nostra costituzione e tutti gli standard europei”. L’ultimo, formale step rimasto è la firma da parte dello speaker del Parlamento Shalva Papuashvili.

“Sogno Georgiano”, il partito di maggioranza del Paese caucasico, ha scelto di proseguire con l’adozione della legge (la quale prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero devono dichiarare di “perseguire gli interessi di una potenza straniera”) nonostante la forte opposizione ad essa dimostrata sia dalla popolazione, che per settimane è scesa in piazza a dimostrare contro i promotori della legge (esattamente come un anno fa, quando le dimostrazioni spinsero al ritiro della proposta di legge), che dall’estero.

Washington, Bruxelles e le altre capitali dell’Occidente si sono in più occasioni schierate contro l’adozione della Foreign agents law da parte di Tbilisi. Commenti di peso, soprattutto se si considera come la Georgia sta (almeno in teoria) portando avanti un processo di integrazione nelle strutture euroatlantiche; lo scorso dicembre Bruxelles ha conferito alla Georgia lo status di candidato all’Ue, nonostante le preoccupazioni per i ritardi in materia di diritti umani e la mancata attuazione di riforme fondamentali. Nelle settimane precedenti, in più occasioni era stato rimarcato tanto da funzionari europei quanto da esponenti degli Stati-membri come l’adozione di questa legge avrebbe potuto inficiare gli sforzi di adesione europea della Georgia.

Parlando prima del voto, il massimo diplomatico europeo Josep Borrell ha nuovamente avvertito come il disegno di legge “non fosse in linea con i valori dell’Ue” e la sua adozione “impatterebbe sul percorso della Georgia nell’Ue”. Una risposta specifica da parte di Bruxelles, ha detto, sarà discussa in una riunione dei ministri degli Esteri a giugno.

In una dichiarazione a Politico Tina Bokuchava, leader del più grande partito di opposizione in parlamento, il Movimento Nazionale Unito, ha accusato il governo di cercare di privare il popolo georgiano del suo futuro europeo. “Le aspirazioni europee della Georgia possono essere salvaguardate solo attraverso un cambio di regime. In vista delle elezioni di ottobre, è essenziale che i leader dell’opposizione si uniscano per annullare questa legge ispirata dal Cremlino e riportare la Georgia sulla strada dell’Europa”, ha dichiarato Bokuchava. Mentre Kornely Kakachia, direttore dell’Istituto di politica georgiano, afferma che l’approvazione della legge “segna il consolidamento dell’autoritarismo” che ha sempre più caratterizzato gli ultimi anni di mandato di “Sogno georgiano”.

Nonché di avvicinamento al Cremlino: nonostante avesse sempre negato di avere posizioni filorusse, e anzi sfruttando una retorica orientata all’Occidente e all’integrazione euroatlantica per guadagnare i consensi, una volta arrivato al governo “Sogno Georgiano” ha avviato una serie di politiche volte ad avvicinarsi alla Russia. E l’approvazione della Foreign agents law potrebbe rappresentare il giro di boa in questo senso.

Il Parlamento georgiano scavalca il veto presidenziale. La Foreign agents law è ufficialmente legge

Il voto del Parlamento ha annullato il veto presidenziale sul progetto di legge, rendendo definitiva la sua adozione. Mettendo a rischio l’integrazione euroatlantica di Tbilisi, e riavvicinandola a Mosca

Quando il futuro è incerto l’amore può generare speranza

Il recente Rapporto Eurispes, di fronte ai processi di trasformazione per impatto dei cambiamenti climatici, riorganizzazione del sistema di welfare, cambiamenti demografici, flussi migratori e inclusione sociale, evoca valori e responsabilità per una nuova umanità. Come poter intervenire?

Minacce ibride, risposte nordiche. Cosa dice il report del centro di Helsinki

Secondo l’hub Hybrid CoE nell’Europa settentrionale ci sono esempi che potrebbero essere adottati anche altrove: l’agenzia sulla difesa psicologica in Svezia, il centro nazionale di intelligence congiunto in Norvegia e la coscrizione per la difesa cibernetica in Danimarca

Pechino usa un nuovo drone nel Mar Cinese. L'allerta di Tokyo

I vertici militari giapponesi annunciano di aver individuato nei pressi dell’arcipelago delle Senkaku un drone cinese mai utilizzato fino ad ora in questo genere di attività. Che raggiungono una durata record

A Taiwan la delegazione di deputati Usa promette protezione

Per Taipei, la diplomazia parlamentare è un fattore determinante. La visita dei legislatori Usa rafforza i contatti con l’isola, come spiega Eleonora Pennino (UniGe/UniStraSi). L’Italia è parte di queste dinamiche

Mega costellazioni e partnership. La Cina continua a muoversi nello Spazio

Novità per lo spazio cinese: nuovo annuncio di una super costellazione da diecimila satelliti, il rilascio di un nuovo oggetto orbitante potenzialmente ostile, un’intesa sempre più vantaggiosa con Mosca nel settore dello Spazio e l’ingresso della Serbia nella missione lunare

Mano tesa a Vivendi e società più snella. La nuova Tim secondo Figari

La presidente del gruppo telefonico, nominata al fianco di Pietro Labriola lo scorso aprile, traccia una rotta per l’ex Telecom, una volta perfezionata la cessione di Netco alla cordata guidata da Kkr, su cui è al lavoro l’Antitrust europea. E chiarendo che l’obiettivo è ricucire con il socio francese

Orban sarà sempre un problema per i meccanismi Ue. Parla Bonomi (Iai)

Conversazione con l’analista dello Iai, Matteo Bonomi: “Credo che una personalità come Orban sarà sempre problematica, indipendentemente dai meccanismi decisionali presenti o futuri, perché il premier ungherese sarebbe comunque un player sui generis. Abbiamo visto quali sono i suoi rapporti con la Cina e con la Russia, senza dimenticare la sua posizione sul supporto all’Ucraina”

Ecco come gli Usa possono colmare lo svantaggio navale nell'Indo-Pacifico

La minore capacità produttiva americana rispetto a quella cinese nel settore della cantieristica navale potrebbe pesare nella competizione indo-pacifica. Ma ci sono forme di moderazione di questo squilibrio

Cinque idee per rafforzare la sicurezza digitale nazionale. I suggerimenti di Galtieri

Di Emanuele Galtieri

Nel contesto attuale di crescenti minacce cibernetiche, è fondamentale promuovere la collaborazione pubblico-privata, oltre alla formazione del cittadino digitale. Per rafforzare la sicurezza nazionale, inoltre, c’è la necessità di investire risorse finanziarie da destinare alla tutela delle Pmi, molto esposte e vulnerabili agli attacchi, nonché di sviluppare un quadro normativo che supporti e favorisca un’autonomia digitale nazionale e europea. I suggerimenti di Emanuele Galtieri, amministratore delegato di Cy4Gate

×

Iscriviti alla newsletter