La Germania si trova in una fase cruciale: l’economia ristagna, ma si prepara un massiccio piano di investimenti pubblici, con al centro difesa e infrastrutture, reso possibile dalla nuova flessibilità Ue e dal superamento del freno al debito. Berlino punta così a riacquisire centralità in Europa, superando la tradizionale prudenza fiscale e cogliendo l’occasione di un contesto strategico in rapido mutamento
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Dpcm anti Cina. Stop agli scanner a rischio nei bandi pubblici
Il provvedimento attua l’articolo 14 della legge sulla cybersicurezza, vincolando beni e servizi ICT nei contratti pubblici e premiando fornitori italiani, Ue, Nato e partner per ragioni di sicurezza nazionale. Riguarda in particolare videosorveglianza e scanner. L’adozione risponde al bisogno di evitare nuovi episodi come quello di Nuctech (società cinese nella black list Usa e sotto inchiesta Ue per sussidi) che aveva già vinto appalti per le Dogane
Iris2 e filiere critiche. Roma e Oslo rafforzano la partnership nello Spazio
Italia e Norvegia rafforzano il loro asse industriale e strategico con una nuova intesa sulla space economy e sulle materie prime critiche. Al centro del bilaterale tra Urso e Myrseth a Tromsø: cooperazione tecnologica, filiere europee resilienti, investimenti del fondo sovrano norvegese e integrazione nel programma spaziale europeo IRIS2. Un passo rilevante verso una maggiore autonomia strategica dell’Europa
Vi spiego come il “fattore Donald” ha orientato il voto in Canada, Australia e Romania. Parla Diamanti
Australia, Canada e Romania. Tre contesti differenti, accomunati però dall’incidenza, a gradazioni diverse, di un unico fattore: Donald Trump. Il caso canadese è emblematico perché nelle consultazioni ha inciso maggiormente la politica estera di quella interna. In Romania l’estrema destra primeggia e l’Europa esce indebolita. Per pronunciarsi definitivamente, bisognerà aspettare il 18 maggio. Colloquio con Giovanni Diamanti, sondaggista e fondatore di YouTrend
L'ombra della Cina sull'energia verde tedesca è un monito all'Europa
Dietro le quinte di Huawei. Il progetto top secret dei chip a 7 nanometri
Il colosso ha avviato la costruzione di tre siti produttivi di semiconduttori nel distretto di Guanlan a Shenzhen, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza cinese da tecnologie straniere. L’iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio, accelerato dalle sanzioni statunitensi del 2019, volto a creare una filiera nazionale completa dai wafer all’intelligenza artificiale. Ma gli esperti del settore restano cauti per la mancanza di esperienza diretta in produzione su larga scala
Giorgetti-Sitharanam, l'incontro a Milano rafforza l'asse Italia-India
Tra chip, sviluppo e difesa, l’asse Roma–Nuova Delhi si rafforza nel segno della convergenza strategica. Gli incontri durante la riunione dell’Asian Development Bank a Milano e la ratifica dell’accordo bilaterale sulla difesa confermano una relazione in piena espansione
Ecco come l'Europa ha dato un assist agli Usa sui dazi
Dal documento da cui ha preso vita l’inizio delle tariffe commerciali americane emergono tutte le contraddizioni del mercato unico più grande al mondo. E che, di fatto, hanno legittimato almeno in parte il nuovo corso statunitense
L'epica mediatica del Conclave. Il racconto di D'Anna
Folgorati dall’enigmatico fascino dell’elezione del nuovo pontefice e dalla molteplice simbologia della scomparsa di papa Francesco in pieno Giubileo, in concomitanza col Natale di Roma e proprio il lunedì dell’Angelo che secondo i Vangeli segna l’annuncio della resurrezione di Gesù, network e stampa di tutto il mondo stanno letteralmente prendendo d’assalto il Conclave. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Armi termochimiche cinesi. La nuova frontiera della guerra convenzionale secondo Preziosa
La Cina ha testato armi termochimiche direzionali basate su idruro di magnesio, capaci di rilasciare idrogeno e generare effetti termici intensi e mirati senza impiegare materiali nucleari. Questi ordigni sfidano le tradizionali classificazioni militari, combinando potenza distruttiva, scalabilità e bassa visibilità politica e rappresentando una nuova frontiera tecnologica destinata a ridefinire la deterrenza. L’analisi del generale Pasquale Preziosa, docente di Geostrategia