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L’attore francese Gerard Depardieu, grande alleato del presidente russo Vladimir Putin, è diventato amico anche del presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Dopo la visita informale a luglio, Depardieu ha rilasciato una polemica intervista alla rivista Le Figaro TV Magazine nella quale confronta Bielorussia alla Svezia: “Bielorussia mi ha provocato un’impressione straordinaria. Mi ricorda la Svezia, ma è un Paese più pulito e interessante… Sono sorpreso dalla qualità di vita dei bielorussi. Ho visto le persone, le case. È gente molto felice, che si sente orgogliosa del suo governo”. Forse Depardieu, Legion d’honneur in Francia, non ha ancora letto i libri di Svetlana Aleksievic, premio Nobel per la letteratura 2015, scrittrice e giornalista dissidente, nota per avere raccontato i drammi e le censure in Bielorussa.

“L’ULTIMO DITTATORE”

Depardieu, francese di nascita ma naturalizzato russo, confessa di avere sentito che in Bielorussia è molto difficile vivere, anche le voci sul dittatore al governo (come è stato definito dal Dipartimento di Stato americano), ma quando l’ha visto personalmente si è “reso conto del contrario”. Lukashenko ha vinto le elezioni di domenica con il 83,49% dei voti. Si è riaffermato per la quinta volta come presidente. È al potere dal 1994. Il leader dell’opposizione, la psicologa Tatiana Korotkevich, ha detto che non ha intenzioni di convocare manifestazioni in piazza perché ha imparato dalle elezioni precedenti e delle proteste di Maidan in Ucraina.

PAESI AMICI

Durante la campagna elettorale, Lukashenko ha sottolineato le affinità con la Russia di Putin; “il Paese più vicino e amichevole”. “Non solo siano ancora un Paese amico della Russia – ha spiegato il presidente rieletto -. Siamo il Paese amico più vicino. Lukashenko ha criticato i media occidentali e alcune voci russe dissidenti che accusano Bielorussia di avvicinarsi all’Occidente: Vi piacerebbe ostacolare questi rapporti, ma non ci siete riuscite e non ci riuscirete”, ha detto all’agenzia di notizie russa Tass.

Lukashenko ha sfruttat la posizione geografica della Bielorussia per ottenere vantaggi dalla Russia e dall’Unione europea. Continua a essere alleato di Mosca e membro dell’Accordo del Trattato di sicurezza collettiva e dell’Unione euroasiatica e spingere verso la creazione di un unico Stato con la Russia. Forse per questo le dichiarazioni di Depardieu non sembrano del tutto estemporanee.

BASE AEREA RUSSA

A rafforzare i legami tra Lukashenko e Putin c’è l’accordo di aprire una base aerea russa in Bielorussia. Lukashenko ha detto più volte che Minsk ha bisogno di aerei russi per garantire la difesa dello spazio aereo. Il capo della Forza aerea della Russia, Victor Bondarev, ha detto che nella base ci saranno 24 caccia Su-27SM3 con capacità di attaccare obiettivi terrestri.

EFFETTI DELL’ALLEANZA MILITARE

Per l’esperto militare bielorusso Alexandr Alesin, questi aerei in Bielorussia rappresentano un segnale per la Polonia e i Paesi baltici. In un’intervista pubblicata dal sito Sputnik, Alesin spiega che si tratta di una risposta agli anti-missili americani in Europa. Per la difesa della sicurezza nazionale basterebbe il sistema antiaerei locale.

AZIONE ANTI-COSTITUZIONALE

Il leader del movimento di opposizione Fronte Popolare di Bielorussia, Alexei Yanukovich, considera che l’accordo sulla base aerea russa coinvolge il Paese in un’alleanza militare anti-Costituzionale: “Non è semplicemente una base aerea, ma una struttura che, una volta fatta, sarà difficile e (costoso) rimuovere. Abbiamo visto cosa ha comportato per l’Ucraina la base navale russa in Crimea, adesso potrebbe succedere lo stesso in Bielorussia”, ha detto.

Il politologo Evgueni Preiguerman considera che la vicenda della base aerea russa mette in gioco “il posizionamento di Minsk come un elemento neutrale per i negoziati sull’Ucraina, così come le questioni che riguardano i rapporti internazionali nello spazio euroasiatico”.

Secondo il quotidiano Nezavisimaya Gazeta, l’esperienza di cooperazione tra Mosca e Minsk, così come il riconoscimento di Abkhazia e Ossezia del Sud e i progetti di privatizzazione, fanno diventare ancora più complessi i legami tra Bielorussia e Russia.

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