Skip to main content

7 uomini 7 contro una donna: le primarie e poi la corsa alla presidenza degli Stati Uniti echeggiano il titolo di un musical western, Sette spose per sette fratelli.

I repubblicani hanno già calato il tris, di senatori, più che di assi, Ted Cruz, Texas, Rand Paul, Kentucky, Marco Rubio, Florida; ma hanno altre carte in mano, Jeb Bush, figlio e fratello rispettivamente del 41° e 43° presidente, ex governatore della Florida, Chris Christie, governatore del New Jersey, magari Mike Huckabee, ex governatore dell’Arkansas, magari Rick Santorum, ex senatore della Pennsylvania, magari altri ancora. Scartine o briscole? I cavalli di razza lì sono pochi, uno in meno dopo il ritiro preventivo di Mitt Romney.

Invece, i democratici hanno calato la loro donna, che non sarà di cuori, ma certamente è di denari, perché le casse della campagna di Hillary non faticheranno a riempirsi del sostegno concreto di chi pensa di fare la puntata vincente.

Una corsa a mani basse verso la Casa Bianca, per l’ex first lady, ex senatore dello Stato di New York, ex segretario di Stato. E’ presto per dirlo: le trappole, le insidie sono spesso invisibili, ma ci sono sempre su questo percorso. E i repubblicani non hanno troppo interesse a tirarle fuori ora: se hanno di che impallinare la battistrada democratica, lo faranno dopo le convention dell’estate 2016, quando loro avranno scelto il loro campione e Hillary sarà la loro avversaria.

Però, dubbi e sospetti cominciano a insinuarli nell’opinione pubblica: un loro video a commento dell’annuncio della candidatura di Hillary la addita come personaggio opaco, dal passato zeppo di zone d’ombra. E la più virulenta contro di lei è stata proprio l’unica possibile alternativa femminile al Settebello maschile repubblicano: Carly Fiorina, manager di successo, ma politica esordiente, che di Hillary condivide le spigolosità del carattere.

Intendiamoci, qualcosa di vero c’è, nelle critiche a Hillary: mica è una santa laica, ha fatto errori, probabilmente più di quanti già non ne conosciamo. Ma dietro le critiche c’è pure una dose robusta di stereotipi e qualche goccia della malevola gelosia per cui siamo soliti dare spiegazioni negative delle fortune altrui.

Di Bill Clinton dicevano che era il primo presidente nero d’America, per la sua popolarità presso l’elettorato afro-americano e per l’empatia che sviluppava con il pubblico, di qualsiasi estrazione fosse. Di Barack Obama, che è il primo nero alla Casa Bianca, dicono che non è un nero, perché approccia l’interlocutore con freddezza e distacco, quasi un ritrarsi fisico, e per la razionalità un po’ concettuale dei suoi sogni.

Hillary sarà, forse, la prima donna alla Casa Bianca, ma se ci arriverà lo farà – il ritornello è già partito – rinunciando a qualcosa del proprio femminile, nonostante sia moglie, madre, nonna e lo ostenti. E ci sono anche illazioni non inedite sugli orientamenti sessuali.

Malignità gratuite quasi a prescindere che le donne di potere hanno sempre subito, Golda Meyr, Margaret Thatcher, Angela Merkel: “E’ un uomo”, si dice di loro, magari a mo’ di complimento, non come lo si diceva un tempo delle atlete bulgare. E se, invece, le donne in carriera politica sono ‘troppo’ femminili, scatta allora la malignità opposta, di dovere alla loro avvenenza (e, magari, alla loro disponibilità) il loro successo.

L’idea che siano semplicemente brave, o comunque migliori dei loro colleghi concorrenti maschi, è difficile da trangugiare. Brave lo sono, ma… 7 uomini 7 contro una donna, mica possono perdere senza inventarsi una scusa.

(post tratto dal blog di Giampiero Gramaglia)

Ecco gli uomini che sfidano Hillary Clinton

7 uomini 7 contro una donna: le primarie e poi la corsa alla presidenza degli Stati Uniti echeggiano il titolo di un musical western, Sette spose per sette fratelli. I repubblicani hanno già calato il tris, di senatori, più che di assi, Ted Cruz, Texas, Rand Paul, Kentucky, Marco Rubio, Florida; ma hanno altre carte in mano, Jeb Bush, figlio e fratello rispettivamente del 41° e 43°…

Tutti i meriti dell'eclettismo un po' pasticcione di Matteo Renzi

Non voglio mancare di rispetto per nessuno, ma la vera fortuna del moschettiere guascone d'Artagnan-Renzi è anche quella di non avere, tra i suoi oppositori interni, un cardinale Richelieu. La verità è che il minimo comun denominatore della minoranza del Pd è costituito dal risentimento personale nutrito nei confronti del suo segretario, visto come un alieno calato sul pianeta per soggiogare i terrestri postcomunisti.…

Perché tra Vaticano e Ankara succedono cose turche

L’affare si ingrossa: Ankara ha deciso di ingaggiare una guerra diplomatica contro la Roma d’oltretevere riguardo le frasi del Pontefice sul genocidio armeno, e l’artiglieria pesante sta già facendo il suo dovere sul campo di battaglia. Di fronte al silenzio vaticano, la Turchia continua con le bordate all’indirizzo del Papa. Dopo il sottosegretario agli Esteri, l’ambasciatore presso la Santa Sede,…

I bilanci delle banche centrali arrivano a 22 trilioni

Quest’epoca verrà ricordata, quando scriveranno la storia, come quella in cui le banche centrali hanno di fatto scritto l’agenda della politica. Ma sarebbe poca cosa notarlo se a fronte di questa inusitata deriva finanziaria, non si mettesse in evidenza il costo che tali politiche ha accompagnato, che rimane sospeso sulle nostre teste insieme alle sue conseguenze sociali. Vale la pena…

Un consiglio (non richiesto) a Giorgia Meloni

Se è vero che "a Berlusconi non interessa più vincere", che il renzismo all'ex Cavaliere addirittura "gli piace", come ha detto Giorgia Meloni al Corriere della sera, e se la giovane leder considera strumentale in Puglia la candidatura di Adriana Poli Bortone esponente di FdI, ma tentata dalla scalata alla Regione offertale da Forza Italia, che cosa ci sta a fare, altrove, nelle altre coalizioni…

Pensioni Inps, che cosa penso dei piani di Boeri e delle favolette sulla Fornero

Palazzo Chigi ha replicato all’intervista del presidente dell’Inps Tito Boeri e alle sortite quotidiane del ministro Giuliano Poletti: non ci sono risorse per modificare in modo sostanziale la riforma delle pensioni Monti-Fornero sul tema cruciale dell’età pensionabile. Eppure, in Commissione Lavoro della Camera inizia, in questi giorni, l’esame di un progetto di legge di iniziativa parlamentare che vorrebbe introdurre criteri…

Il Corriere della Sera, tutte le randellate fra Bazoli e Della Valle

E’ un vero peccato che si dedichino paginate, con tanto di notizie, ricostruzioni, interviste e approfondimenti, alle tensioni interne al Pd sull’Italicum e non si prestino altrettante attenzioni ai furibondi scontri tra i maggiori protagonisti del capitalismo italiano. Gli stessi che magari invocano concordia, senso delle istituzioni, concertazioni, toni tenui e poi si menano (eufemisticamente) con comunicati stampa che la…

Il primo e-commerce Chanel va su Net-a-Porter

Mercoledì prossimo, il sito e-commerce Net-A-Porter metterà in vendita una capsule collection di gioielli Chanel, "Coco Crush", all’interno di una sezione speciale che resterà aperta per tre settimane. È la prima volta che Chanel sperimenta la vendita online, sebbene recentemente abbia annunciato il lancio del proprio e-store nel 2016. Lo storico brand francese ha realizzato appositamente per il portale cinque anelli e un bracciale…

Reportage #GenderSensivity: intervista con Yuri Guaiana

La seconda parte del Reportage #GenderSensivity si apre con un’intervista a Yuri Guaiana, esponente dei Radicali, storico e attivista per i diritti degli omosessuali con l’associazione “Certi Diritti” di cui è il Segretario. Questo ddl potrà incidere positivamente sulla vita degli omosessuali se approvato? Credo di sì, in questo momento siamo in una situazione in cui le coppie omosessuali non hanno alcun diritto riconosciuto, mentre, se questo ddl venisse approvato…

Le gesta delle banche europee secondo la Bce

La Bank Lending Survey della BCE mostra un ulteriore allentamento degli standard creditizi applicati alle imprese (da -5 a -9), un miglioramento della domanda di credito da parte delle imprese e, di contro, una restrizione delle condizioni creditizie sui mutui ipotecari (da -4 a +2), in un contesto di domanda in questo caso robusta (+6 da +18). COSA FANNO LE BANCHE Nonostante l’allentamento prevalente, nell’Eurozona il 50%…

×

Iscriviti alla newsletter