Skip to main content

Allarme in Europa, e anche in Italia, tra le banche. Soprattutto per gli istituti di credito più attivi nel settore dei mutui-casa. Il motivo? Le banche rischiano di dover applicare requisiti di capitale più stringenti sui mutui-casa.

OFFENSIVA BASILEA

Da dove nascono i timori? Dalle nuove regole contenute all’interno di un documento messo in consultazione a dicembre dal Comitato di Basilea (relativo alle revisioni al modello «standardizzato»). “Le novità, se saranno definitivamente applicate – scrive oggi il quotidiano Mf/Milano Finanza – potranno penalizzare i mutui, proprio in un momento di ripresa delle erogazioni”. In particolare – secondo il quotidiano del gruppo Class Editori  sarebbero colpiti i finanziamenti per l’acquisto della casa con un rapporto tra prestito e valore dell’immobile (il cosiddetto loan to value o Ltv) superiore al 50-60% e con un rapporto tra rata e reddito disponibile (debt service coverage o Dsc) inferiore al 35%.

LA CHIOSA DI MILANO FINANZA

“I regolatori – ricorda Mf – vogliono cambiare l’attuale sistema di ponderazione del rischio dei mutui, in base al quale è definito l’assorbimento patrimoniale per le banche. Oggi c’è un’unica ponderazione per i prestiti sulle abitazioni, pari al 35%, un livello inferiore ad altre tipologie di prestito perché il mutuo è garantito dall’immobile sottostante. In futuro si potrebbe passare invece a una ponderazione variabile, secondo una griglia predefinita che va dal 25% al 100% (si veda tabella in pagina)”.

I DETTAMI DEL COMITATO

Secondo il Comitato di Basilea, «la recente crisi finanziaria ha dimostrato che l’attuale trattamento non è sufficientemente sensibile al rischio». Di conseguenza «la ponderazione del 35% potrebbe essere troppo alta per alcune esposizioni e troppo bassa per altre».

EFFETTI DELETERI

Così i regolatori internazionali – spiega un articolo del quotidiano finanziario – hanno individuato due criteri di valutazione del rischio di un mutuo: il Ltv e il Dsc. Rispetto al passato saranno quindi favoriti, da un punto di vista dell’assorbimento di capitale delle banche, i mutui con Ltv inferiore al 60% (verso individui) e al 50% (altri prestiti), che avranno ponderazioni inferiori al 35%. Ma nello stesso tempo saranno penalizzati i prestiti con Ltv superiore al 50-60%, che avranno ponderazioni ben superiori ai livelli oggi in vigore.

CHE COSA DICONO GLI ISTITUTI

Inoltre le proposte di Basilea – secondo gli addetti ai lavori, scrive Mf – appaiono calibrate in modo arbitrario e non sembrano basate dall’esperienza statistica sui default, dalla quale emerge che il rischio di credito aumenta in modo significativo soltanto quando i Ltv superano l’80%. Inoltre, si osserva, le ponderazioni dovrebbero essere modificate nel caso ci siano garanzie aggiuntive: un fattore rilevante perché spesso le banche richiedono collaterali aggiuntivi a fronte di elevati Ltv. Un altro punto critico è il calcolo del Dsc, sia per i problemi di privacy in alcuni Paesi sia perché il reddito a inizio mutuo non riflette il rischio dell’esposizione a lungo termine.

Unicredit, Intesa, Mps. Tutte le ultime follie di Basilea

Allarme in Europa, e anche in Italia, tra le banche. Soprattutto per gli istituti di credito più attivi nel settore dei mutui-casa. Il motivo? Le banche rischiano di dover applicare requisiti di capitale più stringenti sui mutui-casa. OFFENSIVA BASILEA Da dove nascono i timori? Dalle nuove regole contenute all'interno di un documento messo in consultazione a dicembre dal Comitato di…

E' davvero buona la Buona Scuola renziana?

Dopo aver vissuto sul web per molti mesi (con slide costellate di clamorosi errori di ortografia) la ‘’Buona scuola’’ è arrivata in Consiglio dei ministri. Gli occhi di tutti i gruppi sono puntati sulla cosiddetta  ‘’soluzione finale’’ della questione dei precari, la cui assunzione nei tempi promessi - in mancanza di un decreto legge – è affidata agli itinerari del…

Fincantieri, a che punto è la Legge Navale?

Viene impropriamente chiamata “legge navale”come quella di quarant’anni fa. In effetti la legge navale del 1975 era una vera e propria legge composta da 4 articoli che finanziava la realizzazione di un programma di costruzione e di ammodernamento di mezzi navali della Marina Militare per un importo di mille miliardi di lire. Il Programma Navale del 2015 invece nasce dalla…

Le nozze gay sono un diritto umano? L'Europa distrugge se stessa

Una volta ancora, dopo il Rapporto Lunacek dello scorso anno, il Parlamento Ue ha deciso apertamente di violare il principio cardine della competenza e della sussidiarietà dei singoli Paesi in materia di famiglia. L'ideologia dominante, oltre a “inventare nuovi diritti umani”, distrugge a poco a poco i pilastri su cui poggia il patto fondativo che tiene unita la stessa Unione…

Così l'uscita di Tosi fa barcollare un pochetto il Carroccio di Salvini. Report Lorien Consulting

Dopo qualche settimana di risalita del giudizio, si registra una leggera battuta d’arresto (da 46 a 45%), al momento appaiono più oscillazioni che un vero e proprio cambio di tendenza. Come sempre le dichiarazioni dell’orientamento al voto mostrano delle variazioni minime e più o meno si mantengono ai livelli della scorsa settimana, tranne un fenomeno che non può essere trascurato:…

Tutti gli errori di Draghi e Juncker

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class Editori e dell'autore, pubblichiamo l'analisi di Paolo Savona uscita sui quotidiani Italia Oggi e Mf/Milano Finanza diretti da Pierluigi Magnaschi Carissimi Juncker e Draghi, ancora una volta vi siete fatti sfuggire l’occasione per condurre un ragionevole policy mix orientato alla crescita, agganciando la creazione monetaria agli investimenti del Feis (il Fondo europeo investimenti strategici). Il…

×

Iscriviti alla newsletter