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Lo scorso 24 marzo, appena avvenuto l’incidente al volo Germanwings e prima ancora di conoscere l’entità delle vittime, Lufthansa in un tweet ha riportato le parole dell’amministratore delegato Carsten Spohr che dichiarava: “this is a dark day for Lufthansa”, questo è un giorno davvero buio per Lufthansa.

E’ evidente che nell’affermazione l’unico riferimento fosse alle vittime, ma è innegabile il timore che eventi di questo tipo possano avere ripercussioni sull’andamento delle compagnie.
Non dovrebbe essere questo il caso, come riporta il Wall Street Journal citando Peter Morris, economista alla Ascend Worldwide, che sostiene che questo incidente non dovrebbe avere un grande impatto sul gruppo. Molte altre compagnie, secondo Morris, hanno subito incidenti e questo non ha avuto ripercussioni sul loro traffico passeggeri. Intanto, il giorno del disastro, il titolo Lufthansa ha toccato -4%.

Si tratta ora di attendere gli esiti dell’inchiesta che stabilirà le dinamiche e le cause dell’incidente. Finora sono state formulate solo ipotesi, ma il vero nodo riguarda principalmente il tema della sicurezza se, come è emerso dalla conferenza stampa del Procuratore di Marsiglia Brice Robin, si è trattato di un “gesto volontario” del copilota che ha “permesso la perdita di quota, totalmente anomala, che non aveva alcun motivo per fare”. Il Procuratore, escludendo l’ipotesi terroristica e confermando che il copilota è rimasto in vita fino allo schianto – rifiutandosi deliberatamente di aprire la porta della cabina di pilotaggio al comandante – lascia intravedere come sola possibile spiegazione quella di un gesto suicida.

LA SICUREZZA DEL GRUPPO LUFTHANSA

Questo incidente ha sorpreso tutti, non solo per la sua tragicità e l’alto numero di vittime, ma anche perché finora Lufthansa – che controlla al 100% Germanwings – è sempre stata considerata una compagnia con alti livelli di qualità, affidabilità e sicurezza.

“Gli standard di manutenzione all’interno del gruppo Lufthansa sono conosciuti in tutto il mondo come molto alti”, ha dichiarato Thomas Winkelmann, amministratore delegato della Germanwings.

Infatti il gruppo Lufthansa ha al suo interno Lufthansa Technik, una delle società più importanti al mondo per la manutenzione aerea, a cui vengono affidati gli aerei non solo del gruppo – e quindi anche quelli della Germanwings -, ma anche di numerose altre compagnie.

La stessa attenzione è sembrata, almeno finora, essere stata posta all’addestramento e alla verifica del profilo psicologico dei piloti, perché – come ha dichiarato ieri un incredulo Spohr – “Noi della Lufthansa scegliamo il personale di cabina con attenzione, è parte del nostro Dna. Non guardiamo solo capacità alle tecniche e cognitive ma anche ai profili psicologici”.

La Lufthansa occupa il dodicesimo posto nell’ultima classifica, basata su valori 2014, delle compagnie più sicure al mondo stilata dalla Jet Airliner Crash Data Evaluation Centre (Jacdec).

LE REAZIONI DEGLI EQUIPAGGI

Intanto il giorno dell’incidente, come riportato dall’Ansa, il portavoce della Lufthansa Florian Graenzdoerffer ha dichiarato che la Germanwings “ “ha cancellato 30 voli in Europa” perché “gli equipaggi non sono completi”. A chi gli chiede se siano i piloti a rifiutarsi di volare, risponde che “non fa differenza tra piloti o assistenti di volo, se gli equipaggi non sono completi, gli aerei non partono”. E specifica che no, non tutti gli aerei dei voli cancellati sono degli Airbus A320 come quello caduto oggi. “Sono di vari tipi”. Ma la scelta degli equipaggi basta ad alimentare il sospetto che qualcosa non torni. ” 

GLI INCIDENTI DEL GRUPPO LUFTHANSA

L’ultimo incidente di un aereo del gruppo Lufthansa risale al 15 settembre 1993, quando durante la fase di atterraggio un Airbus 320 uscì fuori pista provocando la morte di due persone.

Il 26 luglio 1979 un altro aereo Lufthansa dopo il decollo da Rio de Janeiro si schiantò su una montagna causando 3 vittime.

E ancora: il 20 novembre 1974 poco dopo il decollo da Nairobi un Boeing 747 della compagnia tedesca si schiantò provocando 59 morti.

Il 28 gennaio 1966 un aereo Lufthansa si schiantò a Brema , uccidendo 46 persone. A bordo c’erano anche una selezione della nazionale italiana nuoto e il giornalista Nico Sapio.

LE TENDENZE IN ATTO SULLA SICUREZZA DEI VOLI

Come già riportato da Formiche.net, analizzando i dati sugli incidenti aerei emerge un calo significativo negli ultimi anni, sia in termini di velivoli coinvolti sia in termini di vittime, anche se il 2014 ha fatto registrare un’impennata del numero delle vittime, sfiorando quota mille.

Questo a causa soprattutto di tre grandi disastri: due classificabili come incidenti – il volo Malaysian Airlines scomparso nell’Oceano Indiano e quello dell’AirAsia caduto mentre viaggiava dall’Indonesia a Singapore – e l’altro causato da un atto di guerra – l’aereo della Malaysia Airlines abbattuto sui cieli dell’Ucraina.

Se il numero degli incidenti e delle vittime nell’ultimo decennio è in diminuzione, è anche vero che sono in aumento gli incidenti che avvengono durante la fase di crociera – fase relativamente più sicura del volo rispetto al decollo o all’atterraggio -, come denunciano i piloti spagnoli, che ne attribuiscono la causa alle non sempre ottimali reazioni dei piloti, chiedendo più formazione per gli equipaggi.

LA SITUAZIONE ATTUALE DI LUFTHANSA

Per far fronte alla crisi del settore aereo, combattere il costante avanzare delle grandi compagnie low cost (come EasyJet e Ryanair) che stanno erodendo quote di mercato per quanto riguarda le tratte a corto e medio raggio, e affrontare il forte sviluppo delle compagnie del Golfo (Etihad, Emirates e Qatar) nelle tratte a lungo raggio, il gruppo Lufthansa ha avviato alcuni anni fa un piano di ristrutturazione, nell’ambito del quale ha deciso di affidare tutte le rotte che non fossero dirette negli hub tedeschi di Francoforte e Monaco alla Germanwings, che ha costi minori di gestione. Entro la fine del 2015, ha annunciato Lufthansa, il marchio Germanwings scomparirà per far posto alla Eurowings, altra compagnia del gruppo con un target leisure.

Come dichiarato dall’amministratore delegato Lufthansa Spohr, facendo un paragone automobilistico, a fine anno la Lufthansa sarà come la BMW, e la nuova Eurowings come una Mini.

A causa della ristrutturazione, piloti e assistenti di volo del gruppo stanno da tempo effettuando numerosi scioperi – l’ultimo pochi giorni prima dell’incidente all’aereo Germanwings -, causando perdite che per il solo 2014 ammontano a 232 milioni di euro.

Il gruppo Lufthansa ha chiuso il bilancio 2014 – nonostante la contrazione registrata nel trasporto passeggeri – con un utile di 954 milioni di euro, con un incremento di 255 milioni di euro pari a un + 37% rispetto al 2013. I ricavi totali del gruppo, invariati rispetto all’anno precedente si attestano intorno ai 30 miliardi di euro, anche se, occorre dire che alla formazione dell’utile ha contribuito anche il calo dei costi del carburante,che la stessa Lufthansa ha stimato in 364 milioni di euro.

Il piano di ristrutturazione negli ultimi tre anni ha prodotto risparmi per 2,5 miliardi di euro, e si prevedono tagli per ulteriori 1,7 miliardi di euro nel 2015 e nel 2016.

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