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Dopo le tensioni passate (e non del tutto sopite), ieri è arrivato un atteso accordo tra Cina e India. Si tratta di una prima intesa, pensata con l’intento di garantire pace e stabilità nella regione.

Durante diciotto colloqui ufficiali tra rappresentanti dei due Paesi, il consigliere di Stato cinese Yang Jiechi e l’assessore per la Sicurezza nazionale dell’India, Ajit Doval, hanno scambiato punti di vista su alcune dispute territoriali ed elaborato piani per gestire dossier di interesse comune.

PROGRAMMA DI LAVORO

Dopo la visita del presidente cinese Xi Jinping (nella foto con il premier indiano Narendra Modiin India a settembre del 2014, i due governi hanno concordato le tappe per lo sviluppo di una cooperazione strategica nei prossimi cinque anni.

Secondo il blog del corrispondente del Washington Post in India, Niharika Mandhana, “funzionari indiani e cinesi s’incontrano a New Delhi per cercare una soluzione al conflitto che da decenni ha creato tensioni tra i vicini”.

VECCHIA DISPUTA

Il giornale americano ricorda che India e Cina sono separati da un confine di quasi 4.057 chilometri, la cui esatta collocazione è oggetto di disputa e nel 1962 fu causa di una breve guerra: “La Cina rivendica lo Stato nord-orientale indiano di Arunachal Pradesh. L’India, invece, rivendica una regione cinese che si chiama Aksai Chin”.

TRASGRESSIONI SULLA “LINEA DI CONTROLLO”

L’India accusa periodicamente le truppe cinesi di “invadere” i suoi confini. A settembre del 2014 è stata definita una frontiera provvisoria, dopo due settimane di scontri tra i rispettivi rappresentanti diplomatici. Ma tali incidenti, sottolineano alcuni osservatori, sono destinati a ripetersi se non si traccerà a breve un confine condiviso e definitivo.

L’IMPEGNO DI MODI

Il risultato di questi ultimi negoziati dimostra, per alcuni analisti, la disponibilità di Modi a migliorare il rapporto con la Cina. Il tema faceva parte della campagna elettorale che lo ha portato a vincere le elezioni l’estate scorsa. E così, il premier indiano ricambierà la visita del presidente cinese a maggio, quando volerà a Pechino.

INTERESSI ECONOMICI

Ad unire Cina e India non è solo la prossimità geografica. Secondo un rapporto di PricewaterhouseCoopers, “The World in 2050”il potere economico globale continuerà a spostarsi verso i Paesi emergenti, tra i quali Nuova Delhi e Pechino, che sarà l’economia più importante al mondo nel 2030, nonostante un rallentamento della crescita.

Cina-India, è scoppiata la pace?

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npl

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