Skip to main content

Dal vanto per le forze nucleari russe, al test di un nuovo missile, alla visita ad un centro di comando strategico, alle istruzioni per garantire la resa dei soldati di Kyiv, all’accusa all’Ucraina di usare i civili come scudi umani: già da alcuni giorni, e in particolare domenica mattina sulle agenzie si susseguono dichiarazioni su dichiarazioni di Vladimir Putin.

Una frequenza davvero insolita, per un leader taciturno e guardingo, che sta destando l’attenzione dell’intelligence occidentale e degli esperti di strategie politico militari. Quasi che il presidente russo – è una delle principali ipotesi – volesse coprire dialetticamente le difficoltà in cui si sta dibattendo il suo Paese, tanto sul fronte ucraino, quanto in ambito internazionale ed economico per la “rottura” con Trump e la progressiva paralisi delle vitali esportazioni di petrolio determinata dalle ultime sanzioni americane.

Oppure si tratta di un cambio di passo mediatico per bilanciare la quotidiana onnipresenza di Trump sui Tg e le news on line e i social di tutto il mondo. Una saturazione mediatica, quella del tycoon che negli ultimi giorni è stata fortemente critica nei confronti di Putin. In attesa di valutare l’atmosfera che si respira al Cremlino, un’analisi del Wall Street Journal traccia un’analisi obiettiva del particolare momento che sta vivendo la Russia.

Putin è in trincea e il conflitto con l’Ucraina si profila ancora lungo. A gennaio, evidenzia il quotidiano internazionale, la guerra sarà durata più a lungo di quella combattuta dall’Unione Sovietica contro la Germania nazista il che aggiungerà altri risvolti storico psicologici ai crescenti rischi cui va incontro l’armata di Mosca, ora esposta agli attacchi in profondità . “Al tempo degli zar e di Stalin, la grande forza della Russia era la sua grandezza che le consentiva di assorbire gli eserciti invasori. Ma ora che l’Ucraina ha la capacità di penetrare così in profondità e colpire le sue infrastrutture, questa vastità é diventata una vulnerabilità” osserva sul Waal Street Journal Ben Hodges, ex comandante dell’esercito americano in Europa.

La rivoluzione dei droni e la disponibilità di missili occidentali a lunga gittata ha ridefinito tattica e strategia difensiva e offensiva dell’Ucraina. Nelle ultime settimane sono state colpite decine di raffinerie fino a 1300 chilometri all’interno del territorio russo e lontane fabbriche militari. “Complessivamente vi sono circa 25-30 target altamente sensibili e se vengono colpiti la Russia è finita”, ha affermato Tamás Pletser, analista petrolifero e del gas presso l’Erste Group, fra i maggiori fornitori di servizi finanziari nell’Europa centrale.

L’analisi del Wall Street Journal si conclude con una significativa valutazione dell’economista Konstantin Sonin, professore alla Harris School of Public Policy dell’Università di Chicago: “Aspettiamo che si verifichi un collasso politico della Russia, proprio come accadde con la Germania nel 1918, quando perse la guerra nonostante non ci fosse un solo soldato nemico sul suolo tedesco. Questo collasso non sta avvenendo ora. Ma prima o poi queste cose accadono sempre”.

Uno scenario moscovita che si inserisce nel più ampio contesto della guerra contro il petrolio russo scatenata da Trump e dall’isolamento internazionale di Putin, che non parteciperà al vertice dell’Asia-Pacific Economic Cooperation di Gyeongju in Corea del Sud, dove il presidente americano incontrerà Xi Jinping e metterà sul piatto della bilancia di un accordo commerciale complessivo con la Cina la rottura dell’asse fra Pechino e Mosca.

Gli interrogativi sul protagonismo mediatico di Putin

Il presidente russo al centro delle valutazioni degli osservatori internazionali e del Wall Street Journal che traccia una analisi obiettiva delle criticità russe. Le osservazioni di Gianfranco D’Anna

La pace di Kuala Lumpur. Trump sigla l’intesa tra Cambogia e Thailandia

La firma dell’accordo tra Cambogia e Thailandia chiude formalmente un capitolo di tensioni lungo decenni, ma non è chiaro ancora quanto possa riuscire a risolverne le cause profonde. L’evento di Kuala Lumpur, voluto e dominato da Donald Trump, è stato un momento di politica internazionale comunicativa, ma riuscirà a innescare un vero breakthrough diplomatico?

Dacian Fall 2025, la Nato scalda i muscoli in Romania. Così si rafforza la cintura orientale

Gli sconfinamenti dei caccia russi nei cieli del Baltico sono la spia del tentativo di Mosca di testare le difesa tanto dell’alleanza quanto dell’Ue. Per questa ragione l’esercitazione Dacian Fall 2025 si tiene i questi giorni in Romania e Bulgaria

Il Pkk lascia la Turchia, svolta storica per il gruppo (e vittoria per Erdogan?)

Il Pkk ha annunciato il ritiro totale delle proprie forze dalla Turchia, trasferendole nel Kurdistan iracheno, in linea con l’appello di Abdullah Öcalan alla smobilitazione. La mossa segna una nuova fase nel processo di pace con Ankara e punta alla transizione del movimento verso la lotta politica democratica

Dal sovranismo all'autorevolezza, come Meloni ha smentito l'isolamento e rafforzato l'Italia. Parla Checchia

“Meloni ha spiazzato tutti i detrattori con una posizione pragmatica nei fronti di crisi e fortemente improntata a un occidentalismo non ricurvo su se stesso, ma autorevole e identitario”. Conversazione con l’esperto diplomatico Gabriele Checchia, a tre anni dalla nascita del governo Meloni. Un bilancio sulla sua politica estera e la postura internazionale di Roma

Newman e l'Università "ideale". L'esperimento di Dublino ora è Magistero della Chiesa

La proclamazione di San Newman a Dottore della Chiesa eleva a dottrina il suo progetto educativo a Dublino. Promosse un ideale di “educazione dell’intelletto” per formare il gentleman capace di conciliare fede e ragione, un faro necessario per orientare il mondo moderno

Trump verso la Cina. Ecco perché l’incontro con Xi è il cuore del viaggio asiatico

Il viaggio asiatico di Trump, dalla Malesia al Giappone fino alla Corea del Sud, segna il ritorno di Washington come attore centrale nell’Indo-Pacifico. Tra accordi commerciali, diplomazia muscolare e l’atteso incontro con Xi, il presidente punta a ridefinire gli equilibri economici e strategici globali

Dallo “Sputnik moment” cinese al Piano Trump. La nuova corsa globale all’IA guidata dai governi

Dalla sfida di AlphaGo alla strategia cinese sull’IA, fino al piano americano di Trump: l’intelligenza artificiale è il nuovo campo su cui si gioca la leadership globale. Pubblichiamo un estratto del libro “Intelligenza artificiale e competitività – Guida operativa per le imprese” di Stefano da Empoli e Luca Gatto (Egea, 2025)

Argentina al voto. Perché le elezioni sono un test per Milei

Le elezioni di metà mandato in Argentina sono un test per il futuro politico di Javier Milei. Il presidente libertario, eletto nel 2023 affronta il momento più delicato del suo mandato: una crisi valutaria, un governo indebolito da scandali ma conta sul sostegno americano

Suolo, una risorsa da preservare. I risultati del Rapporto Ispra 2024 e la risposta dell’Europa

l Rapporto Ispra conferma la crescita del consumo di suolo, con Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna ai primi posti. Bruxelles vara la direttiva sul monitoraggio per garantire terreni più sani e politiche di rigenerazione urbana e rurale più efficaci

×

Iscriviti alla newsletter