Skip to main content

Che spirasse un’aria di autoritarismo in Italia l’abbiamo denunciato per tempo, assai prima che se ne avvedesse Silvio Berlusconi dopo l’abiura dello scellerato patto del Nazareno con cui lui stesso quell’aria aveva contribuito pesantemente ad alimentare.

La sequela di atti al limite della legalità costituzionale prodotti da Napolitano, prima e dopo l’elezione di un Parlamento di nominati illegittimi, è stata puntualmente denunciata, compresa  il modo della stessa elezione del pur da tutti noi apprezzato ottimo neo Presidente della Repubblica.

In nessun Paese al mondo, fondato sullo Stato di diritto, potrebbero avvenire fatti ed essere assunti atti giuridici come quelli che, dall’incarico a Mario Monti in poi, si sono succeduti in Italia, sino al paradosso di un’elezione del Presidente della Repubblica da parte di  quel tipo di elettori e alla quale non poterono partecipare né il capo del Governo, perché non eletto al Parlamento, né il capo dell’opposizione, perché all’arresto ai servizi sociali.

Come sosteniamo da sempre, continuare a ipotizzare che in tali condizioni si possa addirittura procedere a modifiche costituzionali è semplicemente assurdo.

Serve un parlamento eletto con legge costituzionalmente irreprensibile e un’assemblea costituente dedicata specificatamente alle modifiche costituzionali non più rinviabili.

E, invece, non solo continua la tragicommedia del governo Renzi, partorito dalle forzature presidenziali “napolitane” e  votato dal Parlamento del porcellum, con la sistematica occupazione progressiva di tutte le leve del potere centrali e periferiche, ma si aggrava per ciò che sta accadendo nelle regioni interessate alla prova elettorale di primavera.

Se a Roma Renzi si intestardisce a far approvare l’Italicum che, con il combinato disposto della modifica del Senato,  rappresenta la realtà di una normativa peggiore della famigerata legge Acerbo, in Toscana si andrà a votare con una legge di dubbia costituzionalità, e nell’Umbria è stata recentemente approvata una legge elettorale anch’essa palesemente in contrasto con la Costituzione.

Quando si corre il rischio di perdere il potere si cambiano le regole nel corso del gioco, anzi alla vigilia delle votazioni, sapendo che nel nostro Paese oramai si può fare di tutto, con il Parlamento di Roma che detta il modello.

La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’incostituzionalità del “porcellum” dovrebbe essere assunta come punto di riferimento per ogni altro legislatore nazionale o regionale che sia;  invece, in Umbria l’eterna maggioranza degli ex PCI-PDS-DS-PD che guida senza soluzione di continuità quella Regione, ha approvato una legge elettorale liberticida che non potrà che essere appannaggio di una sola parte politica, quella del governo attuale.

Un’approfondita analisi di quella legge fatta dal dr Michele Gualatini (Radicali di Perugia) ha evidenziato due novità introdotte nel testo rispetto a quello originario:

1) hanno riscritto da zero tutto il meccanismo di assegnazione dei seggi (art. 14 della legge);

2) chi vince prende sempre e comunque 12 seggi su 20 (+ quello del presidente) e i perdenti si spartiscono gli altri 8. Vinci col 25%, col 35%, col 50%, col 60%, col 90%? Sempre 12 seggi sono.

Appaiono evidenti almeno i seguenti profili di incostituzionalità:

1) premio di maggioranza senza fissazione di una soglia minima. Quindi il principio di rappresentanza è eccessivamente sacrificato rispetto al principio di governabilità;

2) disuguaglianza del voto: liste che prendono il 2,5% apparentate al vincente hanno 1 seggio, mentre altre liste col 5%, 7% e in casi estremi col 9,5% non hanno seggi.

In attesa di vedere come andrà a finire il voto sull’Italicum che, se approvato, dovrà essere oggetto di un immediato referendum abrogativo per il quale, come popolari, siamo sin d’ora pronti a mobilitarci, analoga iniziativa andrebbe assunta contro queste leggi liberticide come quella dell’Umbria.

E, intanto, appare ancor più indispensabile per tutte le diverse formazioni civiche e minoritarie mettersi insieme, come assoluta condizione per garantirsi la partecipazione istituzionale e per tentare di battere quel sistema di potere che, con quest’ultima legge elettorale iniqua e di assai dubbia legittimità costituzionale, presenta il suo volto peggiore.

Ettore Bonalberti

www.alefpopolaritaliani.eu
www.insiemeweb.net
www.don-chisciotte.net

Elezioni regionali, che cosa stanno combinando a Roma, Firenze e Perugia?

Che spirasse un’aria di autoritarismo in Italia l’abbiamo denunciato per tempo, assai prima che se ne avvedesse Silvio Berlusconi dopo l’abiura dello scellerato patto del Nazareno con cui lui stesso quell’aria aveva contribuito pesantemente ad alimentare. La sequela di atti al limite della legalità costituzionale prodotti da Napolitano, prima e dopo l’elezione di un Parlamento di nominati illegittimi, è stata…

Yemen, che cosa sta succedendo

È di nuovo caos nello Yemen. Un gruppo di ribelli islamici ha voltato le spalle ad al-Qaeda e prestato giuramento allo Stato islamico. La notizia è stata diffusa da un sito di monitoraggio del mondo jihadista, Site. DA AL QAEDA ALL’ISIS “Abbiamo deciso di rompere l’alleanza con lo sceicco, guerriero santo e autorità Al Zawahiri (...) Diamo la nostra lealtà…

Lampedusa, la lezione di Triton

Questo commento è stato pubblicato oggi da L'Arena di Verona, il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi Quanti morti ancora, se neanche gli ultimi trecento e trenta bastano per muovere e commuovere l’Europa? Quanti bambini dovranno di nuovo soccombere al freddo, e madri restare vittime della violenza e della fame, e uomini essere travolti dalle onde perché Bruxelles giri la testa…

L'Intelligence italiana e le nuove minacce del terzo millennio

Martedì 24 febbraio alle ore 18.30 presso la sala Auditorium dell'Ara Pacis a Roma, Agol, l'Associazione giovani opinion leader presieduta da Pierangelo Fabiano organizza l'incontro dal titolo "L'Intelligence italiana e le nuove minacce del terzo millennio". Ospite il senatore Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega ai servizi segreti.

Il Foglio, Giuliano Ferrara: i soldi pubblici ai giornali sono cosa buona e giusta

Rimuovere i contributi statali ai giornali e l’obbligo di pubblicare sulle testate cartacee avvisi, bandi, concorsi promossi dalle amministrazioni locali. Perché è giusto abrogare i fondi pubblici È il valore e l’obiettivo della proposta di legge promossa dal Movimento Cinque Stelle con la prima firma del parlamentare Giuseppe Brescia. Progetto che a giudizio dei rappresentanti penta-stellati consentirebbe il risparmio di 80…

La cornucopia della Fed arricchisce il Tesoro Usa

Chi dovesse aver dimenticato il senso e l’utilità pratica del Grande Accordo Monetario fra stato e banchieri che ha dato origine più di 300 anni fa alla prima banca centrale, in Inghilterra, dovrebbe leggere l’ultima comunicazione della Fed dove si dà conto del notevole profitto che la banca centrale americana ha trasferito al Tesoro Usa alla fine dell’anno appena trascorso.…

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Perché con idee alla Salvini non si governa. Parola di Cazzola

Pubblichiamo un estratto dell'intervista del quotidiano il Tempo a Giuliano Cazzola, che approfondisce il programma che Matteo Salvini ha esposto sul quotidiano Il Foglio Il primo punto che emerge è: meno Europa. Quasi a significare che il presupposto per riportare l'Italia verso lo sviluppo sia superare l'attuale assetto europeo di Ue a trazione tedesca. Il mio disaccordo con Matteo Salvini…

Vaticano, la bozza (che non c'è) della riforma della Curia

Non esiste nessuna bozza sulla curia che verrà, ma solo una immensa mole d’appunti. Alla vigilia del concistoro che si apre oggi nell’Aula Nuova del Sinodo, Padre Federico Lombardi fa chiarezza su ciò che è già disponibile sul tavolo del gruppo dei C9, i nove porporati che Francesco scelse un mese dopo l’elezione e ai quali ha dato il mandato…

Come cambia la cyber security negli Stati Uniti

Maggiore interazione tra pubblico e privato, information sharing, accentramento delle competenze cyber rispetto all’attuale organizzazione delle numerose agenzie di sicurezza nazionale, potenziamento della cooperazione con i Paesi alleati: sono queste le basi su cui è stato pensato ed entrerà in funzione il Cyber Threat Intelligence Integration Center, nuova unità dedicata ad affrontare la minaccia cyber negli Stati Uniti, nata sotto…

Ecco le tentazioni elettorali di Renzi (nella tonnara)

Magari avesse ragione Michele Arnese a immaginare o proporre d’immaginare la manina o soltanto una foto di Vladimir Putin sul comodino dietro l’incontro fra Silvio Berlusconi e il segretario leghista Matteo Salvini, dopo lo strappo intervenuto fra il leader di Forza Italia e l’altro Matteo. Cioè Renzi, il segretario del Pd e presidente del Consiglio che ha preferito lacerare il…

×

Iscriviti alla newsletter