Skip to main content

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali

In Italia, Francia e Regno Unito si discutono efficacia ed efficienza dei programmi di acquisizione di sistemi d’arma, in una fase segnata da ristrettezze di bilancio e mutevoli minacce alla sicurezza nazionale ed europea.

FORZE ARMATE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

I programmi di procurement di piattaforme complesse e tecnologicamente avanzate durano normalmente diversi anni, se non alcuni decenni, tanto che, a titolo di esempio, 11 Paesi europei stanno tuttora acquisendo i velivoli Eurofighter il cui primo volo è avvenuto nel 1994 o gli elicotteri NH-90, sigla che sta per Nato Helicopters per gli anni ‘90.

Tuttavia, rispetto ai tempi della Guerra Fredda, negli ultimi due decenni l’innovazione tecnologica ha accelerato esponenzialmente il suo ritmo, anche a seguito della rivoluzione informatica e delle telecomunicazioni.

Si pone quindi per le Forze Armate europee il problema di tenere il passo con questo ritmo di innovazione tecnologica, per di più sviluppata spesso in ambito civile.

Passo che va mantenuto assicurando al tempo stesso elevanti standard di sicurezza relativi sia al sistema d’arma – che deve avere determinate prestazioni, anche a protezione dei militari che lo utilizzano – sia al processo con cui lo si acquisisce, in quanto va garantita la sicurezza degli approvvigionamenti, nonché della manutenzione e della logistica, anche in caso di gravi crisi internazionali.

Tutto ciò considerando che i bilanci della difesa dei principali paesi europei negli ultimi anni sono rimasti al palo a causa delle politiche di austerity, riducendo di conseguenza gli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico puramente militare.

L’IMPORTANZA DELLE TECNOLOGIE DUALI

Allo stesso tempo si aprono interessanti opportunità per le Forze Armate, a causa del medesimo cambiamento nel modo di generare e condividere innovazione tecnologica.
Si è passati infatti da una rigida separazione tra ambito civile e militare ad una maggiore interazione, con “spill-over” di tecnologie ed applicazioni da un settore all’altro, una base comune di conoscenze scientifico-tecnologiche, ed una crescita quantitativa e qualitativa del mercato civile in molti settori rilevanti per l’ambito militare – dall’aviazione allo spazio, dall’elicotteristica alla cantieristica navale, dalle comunicazioni alla protezione dei dati.

Inoltre, per le industrie europee attive sia nel campo della difesa che nel settore civile vi è la possibilità di giovarsi delle maggiori dimensioni di quest’ultimo per compensare le ristrettezze di bilancio delle Forze Armate dei paesi Ue.

In questo contesto si è ormai fatta strada a livello europeo, anche con direttive ed investimenti significativi da parte delle istituzioni Ue, la consapevolezza dell’importanza delle tecnologie duali – ovvero di quelle tecnologie utilizzabili per sviluppare sistemi sia civili che militari: dal campo satellitare a quello della sicurezza cibernetica, dai velivoli a pilotaggio remoto agli strumenti per il contrasto alla minaccia di armi chimiche, biologiche o radiologiche.

Un recente studio IAI analizza questa prospettiva nel campo elicotteristico, ragionando sull’opzione degli “elicotteri duali”, ovvero di aeromobili che già in fase di progettazione rispettano determinati standard, e vengono predisposti strutturalmente in modo da poter essere usati da soggetti civili, militari o di pubblica sicurezza, con limitate modifiche o integrazioni.

Leggi l’articolo completo

Alessandro Marrone è responsabile di ricerca del Programma Sicurezza e Difesa dello IAI (Twitter: @Alessandro__Ma).

Alessandro R. Ungaro è ricercatore del Programma Sicurezza e Difesa dello IAI (Twitter: @AlessandroRUnga).

Tutte le virtù degli elicotteri duali

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali In Italia, Francia e Regno Unito si discutono efficacia ed efficienza dei programmi di acquisizione di sistemi d’arma, in una fase segnata da ristrettezze di bilancio e mutevoli minacce alla sicurezza nazionale ed europea. FORZE ARMATE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA I programmi di procurement di piattaforme complesse e tecnologicamente avanzate durano normalmente diversi anni, se…

Elezioni in Brasile, tutte le differenze tra Rousseff e Neves

I risultati del ballottaggio alle elezioni presidenziali in Brasile sono un'incognita. A due giorni delle elezioni, Dilma Rousseff è riuscita a staccarsi dal rivale Aecio Neves e gode di un vantaggio tra i 6 e gli 8 punti. Ecco il dibattito televisivo tra Rousseff e Neves del 16 ottobre TRA LULA E NEYMAR Mentre i famosi calciatori Ronaldo e Neymar…

Vecchiato (ad Lumberjack): ecco come i turchi hanno dato linfa vitale al marchio, lasciando la testa in Italia

Anche la Turchia fa shopping in Italia. Nulla di paragonabile con le spese folli e strategiche dei cinesi, che mirano a reti di trasmissioni (vedi Metroweb) o gioielli dell’ingegneria domestica (come Ansaldo Energia), ma la piccola marcia dei saraceni avanza nel Belpaese. L’ultima preda è stata Pernigotti acquisita nel 2013 da Toksoz, ma un anno prima anche il produttore di…

Ecco come la Bundesbank intralcia Draghi

Pubblichiamo grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori e dell’autore, l’articolo di Tino Oldani uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi A differenza del vertice Francia-Germania sulla politica estera del 14 ottobre, che aveva registrato una sintonia totale tra i due Paesi, quello svoltosi lunedì a Berlino sulla politica economica franco-tedesca non ha avuto la stessa sorte. Lo si…

Perché l'Italia di oggi somiglia alla Francia del '76

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori pubblichiamo il commento di Alberto Pasolini Zanelli, apparso su quotidiano Italia Oggi. Anche immersa nella sua crisi più accesa e grave dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, l'Europa dà mostra, a chi ha abbastanza cura e malizia per guardarla nel profondo, di una paradossale unità. Nella protesta, nel vigore dei movimenti che chiamiamo…

Gli affari veneti (non solo in Borsa) raccontati nel libro di Simone Filippetti

Nel febbraio del 1991 il conte Pietro Marzotto, felice come un bambino, annunciò l’acquisto della casa di moda tedesca Hugo Boss da parte del suo gruppo. Una griffe, e anche tra le più note del settore, finiva non in pasto ai soliti colossi internazionali del lusso ma a un’azienda tessile di Valdagno dall’illustre storia. L’operazione fece scalpore, ma vista dal…

Come Papa Francesco ha chiuso il Sinodo

Nonostante il gran parlare, spesso a sproposito, prima, durante e dopo, il Messaggio della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi (5-19 ottobre 2014), intitolato Amore coniugale, miracolo più bello, riassume la posizione condivisa dalla larghissima maggioranza dei padri sinodali ed è in perfetta linea con la Tradizione della Chiesa. Approvato a larga maggioranza, il documento contempla l'amore coniugale…

Perché Deutsche Bank elogia le banche svedesi

Le venti maggiori banche europee hanno un Common Equity Tier 1 superiore al 12%, contro la richiesta minima dell’8% fissata da Bce ed Eba. Parola di Deutsche Bank che, in una presentazione a Stoccolma, tenuta qualche giorno fa dall’analista Jan Schildbach, ha redatto le proprie personali pagelle degli istituti di credito europei. E in particolare di quelli svedesi, concludendo che…

IPhone, lo sapete che Apple non teme la cannibalizzazione dell'iPad?

Il rallentamento delle vendite degli iPad, ormai marcato da mesi, potrebbe essere il segno della fine per il tablet della Mela ma Apple può continuare a sorridere perché è l'iPhone a trainare le sue vendite e a garantirle i margini di guadagno più alti. Questa settimana la casa di Cupertino ha reso noti i suoi risultati trimestrali: mentre le vendite…

La zona industriale di Bari non è un cimitero. Viaggio nel sud sviluppista/6

La zona industriale di Bari - il cui agglomerato esteso su 1.500 ettari, si colloca fra il capoluogo e il contiguo comune di Modugno - non è l’unica area della città in cui si localizzino piccole e medie industrie. Ve ne sono altre di dimensioni molto minori, che ospitano imprese piccole e medie, in prevalenza nel comparto agroalimentare, fra le…

×

Iscriviti alla newsletter