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La Trieste Summit Association ha inaugurato il suo primo incontro ufficiale il 2 marzo, celebrando la storica visita della nave scuola Amerigo Vespucci. L’evento ha evidenziato il ruolo strategico della città nel nuovo corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (Imec), rafforzando il suo posizionamento come snodo cruciale per il commercio internazionale.

Trieste: La Porta Europea dell’Imec

L’incontro, intitolato “Trieste: European Gateway to Imec”, ha sottolineato l’importanza della città nell’architettura logistica e commerciale dell’Imec, un’iniziativa che mira a potenziare le connessioni tra India, Medio Oriente ed Europa. Trieste si candida così a diventare la Nuova Via dell’Oro, un nuovo modello di connettività che segna una fase di rinnovata centralità della città nei traffici globali.

L’evento ha visto la partecipazione di leader politici, diplomatici, imprenditori ed esperti, tutti concordi nel riconoscere l’impegno di Trieste nel promuovere gli interessi italiani ed europei in questo nuovo scenario economico. Nel suo intervento, il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata ha evidenziato come la posizione geografica di Trieste la renda una porta d’accesso naturale all’Europa centrale, strategicamente integrata nei principali corridoi di trasporto europei e al tempo stesso indipendente da vincoli geopolitici. Un punto ribadito da Vas Shenoy, rappresentante della Indian Chamber of Commerce in Italia, che ha sottolineato il ruolo di Trieste come punto d’ingresso essenziale per il commercio tra India e le maggiori economie dell’Europa centrale.

La deputata Deborah Bergamini ha posto l’accento sulla leadership che Trieste sta dimostrando all’interno del framework dell’Imec, un vantaggio che deriva non solo dalla posizione geografica, ma anche dalla capacità proattiva della comunità imprenditoriale locale. Un’idea condivisa dal senatore Marco Dreosto, che ha insistito sulla necessità di integrare efficacemente l’hinterland europeo, attraverso una strategia portuale coordinata che massimizzi le opportunità dell’Imec. A tal proposito, ha avanzato la proposta di istituire un inviato speciale italiano per l’Imec, garantendo un’efficace esecuzione dell’iniziativa.

L’importanza di un ampio sostegno politico è stata ribadita dall’onorevole Debora Serracchiani, che ha sottolineato come la rappresentanza trasversale dell’evento dimostri un impegno bipartisan essenziale per consolidare Trieste come il principale porto mediterraneo nella rete di connettività europea dell’Imec Sul piano delle relazioni economiche, l’ambasciatore Vincenzo De Luca ha messo in evidenza il prossimo accordo di libero scambio tra Unione Europea e India, che offrirà un ulteriore slancio agli scambi Indo-Mediterranei e rafforzerà il ruolo di Trieste come principale hub europeo per il commercio con l’Indo-Mediterraneo.

A offrire una prospettiva più ampia è stato l’ambasciatore Francesco Talò, che ha delineato un nuovo quadro geopolitico basato sul concetto di Indo-Mediterraneo, un’area strategica che trova in Trieste il suo snodo chiave, fungendo da ponte tra i paesi dell’Iniziativa dei Tre Mari e il corridoio Indo-Mediterraneo. Il ministro estone Tiit Riisalo ha invece posto l’accento sulla necessità di investire in infrastrutture di alta qualità e nella cosiddetta trusted connectivity, una visione sostenuta dall’Iniziativa dei Tre Mari per garantire rotte commerciali sicure e affidabili che colleghino l’Indo-Mediterraneo all’Indo-Pacifico.

Dal punto di vista infrastrutturale, l’economista Andrea Giuricin ha evidenziato l’importanza della connettività ferroviaria e stradale come complemento al Canale di Suez, migliorando la resilienza e l’efficienza dell’Imec. Questa prospettiva è stata ulteriormente rafforzata dall’analisi di Kaush Arha, che ha elogiato Trieste per i suoi vantaggi unici, tra cui la posizione geografica, lo status di porto franco e la sua vivace leadership imprenditoriale. Secondo Arha, nessun altro porto mediterraneo è meglio posizionato per fungere da gateway europeo verso l’Indo-Mediterraneo e l’Indo-Pacifico. Ha quindi descritto Trieste come il punto di partenza di una Nuova Via dell’Oro, capace di inaugurare una nuova era di connettività, commercio e crescita economica per l’Europa e la regione Indo-Mediterranea.

A confermare il forte dinamismo della città è stato Francesco Parisi, presidente della Trieste Summit Association, che ha ribadito come Trieste sia stato il porto europeo a più rapida crescita nel periodo 2007-2023. Ha inoltre evidenziato il ruolo chiave della comunità imprenditoriale locale nel mantenere questo slancio, assicurando che il porto franco continui la sua storica missione di collegamento tra l’Europa centrale e la rete commerciale Indo-Mediterranea.

Un Futuro di Crescita per Trieste

Uno dei momenti più significativi dell’evento è stata la partecipazione del comandante dell’Amerigo Vespucci Giuseppe Lai, che ha preso parte a un panel pubblico insieme agli altri relatori. Prima dell’evento, Lai ha ospitato a bordo della leggendaria nave i membri del consiglio della Trieste Summit Association, guidandoli in un’esclusiva visita per illustrare il ruolo dell’Amerigo Vespucci nella diplomazia navale italiana e nelle relazioni internazionali.

Con questo primo incontro, la Trieste Summit Association ha posto le basi per un coinvolgimento strutturato e continuo nel rafforzare il ruolo della città come snodo commerciale e geopolitico chiave tra Europa e Indo-Mediterraneo. L’evento ha dimostrato un forte sostegno istituzionale e imprenditoriale, confermando Trieste come un punto di riferimento essenziale nella ridefinizione delle rotte globali del XXI secolo.

Un ponte strategico tra Europa e Indo-Mediterraneo. Nasce Trieste Summit

L’associazione presieduta da Francesco Parisi ha inaugurato le sue attività in occasione dell’arrivo di Nave Vespucci. Trieste Summit ha l’obiettivo di essere un riferimento per l’Indo-Mediterraneo

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