Skip to main content

Avete paura dello scienziato diabolico che lavorando la notte in laboratorio trova il modo per manipolare la vostra mente?

Ebbene sappiate che un piccolo parassita unicellulare, il Toxoplasma gondii, ci riesce senza dover ricorrere a nessun artifizio di laboratorio. Ed è così bravo da riuscire a convincere un topolino a farsi mangiare dal gatto. Di questo ha raccontato recentemente Carl Zimmer in un articolo pubblicato sul New York Times in cui ha commentato la scoperta del meccanismo alla base di questo comportamento. Un meccanismo che coinvolge l’epigenetica.

Toxoplasma gondii è un parassita unicellulare che infetta quasi tutte le specie animali a sangue caldo (mammiferi e uccelli). Nell’uomo è generalmente asintomatico a meno che l’infezione non interessi una donna gravida, nel qual caso può provocare aborto o morte del feto, o una persona immunocompromessa. L’ospite definitivo di questo parassita è il gatto dove si riproduce sessualmente dando origine a delle cisti che vengono espulse con le feci. Le cisti trasportate con la polvere possono contaminare il cibo di altri animali, in generale i topi, dove avviene la riproduzione asessuata.

Questo ciclo vitale è alla base di una strana alleanza tra il toxoplasma e il gatto. Il toxoplasma infetta il topo e lo convince a farsi mangiare dal gatto dove può crescere e riprodursi sessualmente. Il topo è il veicolo tramite il quale il parassita può rientrare nel suo ospite definitivo.

Questo comportamento è noto dagli anni 90. Di questi giorni è la scoperta del meccanismo tramite il quale il Toxoplasma riesce nel suo intento ferale. Un processo che prevede un sofisticato meccanismo di manipolazione dell’attività dei geni.

Il toxoplasma, infatti, è in grado di alterare la risposta del topolino all’odore dei gatti che normalmente induce una reazione di paura e fuga. Il toxoplasma elimina il senso di paura e in alcuni casi il topo sembra essere addirittura attirato dal gatto. Basta poco per manipolare la mente!

Percepire un odore e conseguentemente attivare una risposta comportamentale richiede una rete neuronale complessa che coinvolge migliaia di cellule nervose ognuna delle quali esprime geni, copia l’informazione genica dal DNA all’RNA e produce proteine e neuro-trasmettitori che veicolano le informazioni in tutto il corpo.

Il toxoplasma riesce a interferire con questo sistema complesso modulando l’espressione di specifici geni del topo.

Come sappiamo, tutte le cellule dell’organismo hanno gli stessi geni. Ma molti di questi sono espressi solo in certi tipi cellulari, ad esempio in cellule nervose ma non in quelle muscolari o della pelle.

L’epigenetica ha un ruolo importante nel determinare quando e dove un gene è attivo o spento. Uno dei meccanismi epigenetici è quello di mettere dei piccoli segnali sul DNA (metilazione delle citosine, una delle 4 lettere che compongono il DNA). In questo modo si può regolare lo stato ON/OFF dei geni in risposta a stimoli provenienti dall’esterno. Nel cervello la metilazione viene utilizzata per la memoria a lungo termine e per cambiare la reazione di un animale al suo ambiente.

Il Dott Vyas, un neurobiologo presso la Nanyang Technological University di Singapore, e autore dell’articolo pubblicato su Molecular Ecology si è chiesto se il Toxoplasma fosse in grado di cambiare il profilo di metilazione del DNA nelle cellule nervose dei ratti. Questo avrebbe potuto spiegare l’eccessiva produzione di un neuro-trasmettitore che si osserva in topi infettati e che potrebbe essere alla base dell’alterata risposta all’odore dei gatti. Quello che Vyas e i suoi collaboratori hanno trovato è che le regioni del gene che codificano per questo neuro-trasmettitore nel topo malato sono metilate meno che in quello sano. Ancora più interessante, se si ripristina il normale livello di metilazione il topo sviluppa nuovamente la paura per il gatto. Al contrario, eliminando la metilazione dal gene senza usare il toxoplasma i topolini cominciavamo a comportatesi come se fossero stati infettati dal parassita e non mostrano più timore per il loro predatore.

Insomma, l’epigenetica può controllare il comportamento animale.

La natura usa tutto il repertorio di manipolazioni del materiale genico che alcuni pensano essere il frutto della mente malata degli scienziati. E lo usa per esplorare il mondo delle possibilità, di ciò che potrebbe essere ma non è. In una continua e spietata lotta per la vita. Anche manipolando la mente.

Basta poco per manipolare la mente

Avete paura dello scienziato diabolico che lavorando la notte in laboratorio trova il modo per manipolare la vostra mente? Ebbene sappiate che un piccolo parassita unicellulare, il Toxoplasma gondii, ci riesce senza dover ricorrere a nessun artifizio di laboratorio. Ed è così bravo da riuscire a convincere un topolino a farsi mangiare dal gatto. Di questo ha raccontato recentemente Carl…

Perché i piani di Renzi e Merkel non mi convincono

Riceviamo e volentieri pubblichiamo  Com’era ampiamente prevedibile la nascita della Commissione Junker segna un doppio punto a favore del fronte dell’austerità e di Berlino. Le resistenze (prima) ed i paletti (dopo), imposti dalla Merkel sulla nomina del francese Moscovici all’ambito portafoglio degli affari economici e finanzi della Ue, fanno parlare non a torto di un Commissario già commissariato. Il piano…

La bella lezione di Kissinger

I contenuti dell’articolo dell’illustre politologo e statista americano Henry Kissinger pubblicato sul Corriere della Sera del 2 settembre si pongono sul solco delle più modeste riflessioni del 26 agosto su questo stesso quotidiano, poi rimbalzate sui media nazionali; essi meritino d’essere portati a conoscenza del grande pubblico per due motivi: il primo, tutto nazionale, è che una società ha bisogno…

Forza Mario Draghi

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'articolo di Massimo Tosti apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Le smentite (impacciate e contraddittorie) non hanno convinto nessuno. È chiaro che la telefonata fra Angela Merkel e Mario Draghi c'è stata, ed è altrettanto chiaro che non è stata esattamente amichevole. La cancelliera tedesca insiste sul rigore senza…

Perché Renzi fa bene a snobbare D'Alema, Della Valle e Scalfari. Parla Chicco Testa

Un clima assolutamente ingiustificato. Così vede Chicco Testa, imprenditore, manager e presidente di Assoelettrica, le nubi che improvvisamente si sono addensate su Palazzo Chigi. Stampa, imprenditoria e minoranza Pd sembrano aver cambiato verso sui finora decantati super poteri del presidente del Consiglio. La luna di miele tra Renzi e il Paese è finita? Che ci sia da parte del governo…

Forza Italia in FVG apre ai "liberali". Sarà la volta buona?

Dopo le elezioni europee, che non hanno fatto registrare il boom sperato per l’alleanza dei Liberaili sotto l’egida del marchio “Scelta Europea” (tra questi Scelta Civica, Centro Democratico, Fare per fermare il declino e una quarantina di movimenti di ispirazione liberale)  si torna a parlare di “svolta” o ancor di più di “nuova rivoluzione liberale” (come si è visto su…

Cosa si sono detti Mogherini e Zarif alla Farnesina

In una delle primissime uscite nella doppia veste di titolare della Farnesina e nuova repsonsabile della Pesc, Federica Mogherini ha incontrato oggi a Roma il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. Un incontro importante non solo per il negoziato nucleare in corso con Teheran, ma anche per il peso geopolitico che la Repubblica islamica sciita riveste in molte crisi…

Libia, il punto del ministro Pinotti. Il video

Intervenuta oggi in audizione davanti alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato, il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha commentato la situazione in Libia. Ecco il video. (fonte: Corriere TV)

Vertice Nato in Galles: insieme più forti. L'intervento dell'ambasciatore Prentice

A partire da domani, il Galles ospiterà il più grande incontro di leader internazionali mai avvenuto nel Regno Unito. Sono attesi i leader politici e militari di circa 60 Paesi, oltre a 1500 giornalisti. Il vertice cade in una fase in cui la missione NATO più lunga di sempre, quella in Afghanistan, si avvia a conclusione, e in un contesto…

Chi è l'uomo che cercano gli USA in Somalia

Lunedì primo settembre il brigadier general Wayne Grigsby, a capo della Combinated Joint Task Force Horn Africa di AFRICOM (il comando africano degli Stati Uniti), era in Somalia con il generale Dahir Adan Elmi, capo dell forze armate somale per ancora poco tempo - in giugno è stato sostituito da Abdullahi Anod. Un saluto dopo una duratura collaborazione, potrebbe essere…

×

Iscriviti alla newsletter