Skip to main content

Mal o mai pagati, sottoposti ad affitti proibitivi e illusi da promesse non ancora realizzate. Sono i giovani raccontati da padre Francesco Occhetta in un saggio in uscita nel prossimo numero de La Civiltà Cattolica dal titolo “Una società di adultescenti e di precari?“.

GLI INTERVENTI DEL GOVERNO

Occhetta ricorda gli interventi di Governo e Unione Europea per favorire l’occupazione dei giovani e contrastare il fenomeno della inoccupazione giovanile, ma riconosce ancora l’esistenza di alcuni ostacoli:
“Gli strumenti giuridici ci sono, esistono anche i fondi europei, spesso mal spesi. Il 1° maggio 2014 ha preso il via la Garanzia Giovani, mediante la quale è stata data attuazione alla Youth Guarantee, il programma quadro varato dall’Unione Europea al fine di contrastare la disoccupazione giovanile e il dilagante fenomeno della cosiddetta Neet generation”, si legge nel saggio in via di pubblicazione.

DOSSIER JOBS ACT

“Molta attenzione – scrive Occhetta – meritano secondo la Chiesa italiana le proposte del Governo sul cosiddetto Jobs Act”. Ma sul mondo del lavoro rimangono grosse nubi: “Potrebbero diradarsi oppure scatenare una tempesta: il destino del Pd, che per tradizione è attento ai (giovani) lavoratori, è segnato da una spaccatura sui temi del lavoro da promuovere e da difendere. In pochi mesi il sindacato, che dalla maggioranza degli italiani viene avvertito come un freno ai cambiamenti, non è più considerato dal Governo un soggetto della politica economica ed è stato estromesso dalla concertazione pensata da Ciampi e Cofferati”, si legge sulla rivista dei Gesuiti che passa il vaglio della Segreteria di Stato del Vaticano.

COME RIFORMARE LO STATUTO DEI LAVORATORI

Cosa fare? “Il mondo del lavoro avrebbe bisogno di riscrivere lo «Statuto dei lavoratori» del 1970, includere i nuovi lavori, introdurre l’idea di flessibilità e di nuove garanzie, ma questa ulteriore spaccatura rischia di penalizzare i giovani precari a cui il presidente Renzi, nel discorso pronunciato al Senato il 24 febbraio 2014 per ottenere la fiducia, aveva promesso una riforma del lavoro entro il mese del marzo scorso”, sono alcuni dei consigli di Occhetta al governo.

GLI INTERROGATIVI DI PADRE OCCHETTA

“Ma quella italiana è davvero una società di ‘adultescenti’ e di precari?”, si chiede Occhetta che si è interrogato sui principali cambiamenti in corso, sia a livello sociale e politico, sia a livello antropologico, a causa dei quali tanti giovani sono lasciati senza lavoro: “Che cosa può accadere a una società democratica quando diventa imbarazzante augurare ai giovani ‘buon lavoro’? Perché i giovani stanno soffrendo uno sfruttamento quotidiano negli stages, nei lavori mal o mai pagati, negli affitti proibitivi, nelle promesse ancora non realizzate del Governo Renzi?”, sono alcune domande a cui rimanda Occhetta sul quindicinale dei gesuiti.

LE RIFLESSIONI DELLA CHIESA

Anche la Chiesa italiana si è fermata a riflettere sui temi del lavoro presenti nel dibattito pubblico. “Gli interventi della Chiesa nel mondo del lavoro sono legati tra loro da un filo rosso: difendere la parte più debole nella tensione che attraversa l’economia moderna divisa tra capitale e lavoro, finanza ed economia umana, sfruttamento e dignità”, ha spiegato Occhetta ricordando un’enciclica del 1981 sul tema del lavoro con cui la Chiesa afferma l’esistenza di una componente spirituale e umana:
“Nella Caritas in veritate – spiega il gesuita – la Chiesa non chiede di superare l’idea né dell’economia di mercato né dell’azienda, ma quella di un mercato esclusivamente ripiegato sull’obiettivo del profitto a tutti i costi”.
Concetto che si evince da alcuni passaggi dell’enciclica: “Il lavoro è un bene dell’uomo – è un bene della sua umanità, perché mediante il lavoro l’uomo non solo trasforma la natura adattandola alle proprie necessità, ma anche realizza se stesso come uomo ed anzi, in un certo senso, diventa più uomo”.

E ALCUNI PASSI CONCRETI…

Sul tema del lavoro la Chiesa italiana sta assumendo una nuova consapevolezza: “Stanno nascendo i primi esperimenti di thick labor market tra i giovani e i principali attori delle relazioni industriali, per consentire ai giovani di sperimentare praticamente brevi esperienze lavorative durante i periodi di pausa scolastica o in combinazione con l’impegno scolastico”, commenta il gesuita.
E per Occhetta non è un caso che molte delle realtà del terzo settore nascano, ispirino o sviluppino esperienze vicine al mondo cattolico e ai suoi valori.
La portata della missione della Chiesa in questo settore potrebbe essere molto vasta se si considerano i numeri riportati da Occhetta sul saggio pubblicato su la Civiltà Cattolica: “Il terzo settore in Italia rappresenta una parte integrante del Sistema Produttivo del Paese, con le sue 301.191 istituzioni non profit (+28% rispetto al 2001), i suoi 4,7 milioni di volontari (+43,5% rispetto al 2001), i suoi 681.000 lavoratori dipendenti (+39,4% rispetto al 2001), i suoi 271.000 lavoratori esterni (+169,4% rispetto al 2001), i suoi 64 miliardi di entrate e 57 miliardi di spesa”.

Jobs Act, vai avanti Renzi. I consigli di Civiltà Cattolica

Mal o mai pagati, sottoposti ad affitti proibitivi e illusi da promesse non ancora realizzate. Sono i giovani raccontati da padre Francesco Occhetta in un saggio in uscita nel prossimo numero de La Civiltà Cattolica dal titolo “Una società di adultescenti e di precari?". GLI INTERVENTI DEL GOVERNO Occhetta ricorda gli interventi di Governo e Unione Europea per favorire l’occupazione…

Euro alla frutta e Ttip alle porte

Premessa- Questa analisi nasce dal cercare di comprendere il timing (perché “ora”)  e la eventuale “novità” della critica, proveniente da Jack Lew, attuale segretario del treasury USA, circa l'irresolutezza dell'area euro nell'intraprendere politiche che la conducano al di fuori della stagnazione (per noi italiani, recessione, quale confermata dall'Istat al -03% per il 2014). 1- Da un articolo di Maurizio Sgroi…

Sul Corriere della Sera lo scoop di De Benedetti e il suicidio istituzionale in diretta

Per quanto ignorato, o censurato, prudentemente in prima pagina, Carlo De Benedetti ha affidato al Corriere della Sera uno scoop in qualche modo riparatore di quello mancato di recente, quando sulle colonne della sua Repubblica furono annunciate, o preannunciate, per mano di Stefano Folli le dimissioni del presidente della Repubblica – quella vera, non di carta - a cavallo fra…

Navi da guerra russe verso l'Australia

L'Australia sta tenendo sotto stretto monitoraggio quattro navi da guerra russe che si stanno dirigendo verso il paese da nord: due fregate sono state spedite per osservazioni dirette, mentre dal cielo gli "occhi" degli aerei da ricognizione non si staccano dal piccolo gruppo da battaglia russo. Non ci sono guerre in vista, non ci sono invasioni: molto probabilmente si tratta…

Ecco come Londra risponderà al terrore jihadista

Prende forma il piano anti-terrorismo annunciato a settembre alla Camera dei Comuni da David Cameron. LONDON CALLING Dal Parlamento di Canberra, in Australia, dove si trova, per partecipare al vertice del G-20, il premier britannico ha detto che il governo è "pronto a introdurre nuove leggi" per scongiurare il ritorno nel suo territorio dei jihadisti con passaporto del Paese, i…

Tra il Califfato e il post umano: Il futuro dell’Occidente

Sabato 22 e domenica 23 novembre si terranno gli incontri “Tra il Califfato e il post umano: Il futuro dell’Occidente” nella Sala del Consiglio Comunale del Comune di Norcia. Hanno confermato la propria presenza Gianfranco Amato, presidente nazionale Giuristi Per la Vita; Pia Luisa Bianco, Fondatrice Centro Studi Longitude; Mario Binasco, professore Studi su Matrimonio e Famiglia, Pontificia Università Lateranense;…

Il ritorno dei mutui subprime. In Olanda

Razza in via di evoluzione, il debitore subprime, che sul disastro dei mutui americani ha costruito la sua fortunata notorietà giornalistica, riemerge come un relitto malamente affondato dal vasto mare delle cronache finanziarie, additato ogni volta come l’untore – in quanto subprime – di un sistema altrimenti sano. Che poi si potrebbe discutere a lungo su quanto sia sano un…

Attenti alla sinistra sinistra

Le prime due conseguenze reali del (ri)accordo Renzi-Berlusconi si sono registrate sul versante sinistro della politica: la dichiarazione di diserzione della minoranza (ufficiale, ufficiosa e di tutti i rottamati dagli antichi splendori) del Pd dai lavori della direzione del partito principale del governo presieduto da Renzi, che è anche il capo piddino; e la proclamazione dello sciopero generale della Cgil…

Jobs Act e articolo 18, perché mi stupisco dello stupore di Alfano e Sacconi

Susanna Camusso risponde alle critiche che sono state rivolte alla Cgil per  la proclamazione dello sciopero generale il 5 dicembre: ‘’Ma come? Papa Francesco ha invitato a costruire dei ponti. Noi abbiamo edificato, a nostre spese, il ponte… dell’Immacolata’’. +++++ Voltafaccia di Matteo Fregoli Renzi sul Jobs act Poletti 2.0. Il Ncd resta con un palmo di naso. Ma avrebbe dovuto aspettarselo.…

In diretta dal Festival del giornalismo online Glocalnews

Da giovedì 13 novembre è tornata a Varese la terza edizione del festival del giornalismo online Glocalnews. Oltre 60 eventi e 140 speaker per indagare sui temi caldi e sulle nuove frontiere del giornalismo digitale, e non solo. ​​​​Tra gli speaker:​​ ​​il filosofo Franco Bolelli, Giacomo Biraghi (Tavoli tematici Expo2015), Dario Di Vico (Il Corriere della Sera)​,​ Luca De Biase…

×

Iscriviti alla newsletter