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Kyiv e Roma hanno avviato negoziati sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo ha riferito l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo sito web. “È iniziato il primo ciclo di consultazioni con la Repubblica italiana per la conclusione di un accordo bilaterale sulle garanzie di sicurezza, come previsto dalla Dichiarazione congiunta del G7 sul sostegno per l’Ucraina”, si legge nella nota. “Sarà l’Italia a presiedere il Gruppo dei Sette l’anno prossimo. Apprezziamo il contributo significativo dei nostri amici italiani alla difesa dell’Ucraina e l’avvicinarsi della vittoria congiunta”.

La riunione virtuale ha confermato il sostegno all’Ucraina da parte dell’Italia, già impegnata nell’invio di armi a Kyiv e nelle sedi diplomatiche al fianco del Paese aggredito. È bene precisare, però, che si tratta di garanzia di sicurezza di tipo politico. Si è trattato, cioè, di un incontro per individuare tra i due governi le forme di sostegno nel medio-lungo periodo, con un occhio al percorso di avvicinamento euro-atlantico dell’Ucraina. Nessuna lista della spesa degli armamenti, dunque.

La squadra negoziale ucraina era guidata da Ihor Zhovkva, vicecapo dell’ufficio del presidente Zelensky, secondo Kyiv. “L’Ucraina ha già avviato consultazioni bilaterali con tutti i Paesi del G7, compresa l’Italia. La fornitura da parte dell’Italia delle garanzie di sicurezza all’Ucraina sarà un passo importante verso l’adesione del nostro Paese all’Unione europea e alla Nato”, ha sottolineato Zhovkva. Dalle immagini diffuse da Kyiv si nota la presenza, per l’Italia, dei diplomatici Alessandro Cattaneo, consigliere diplomatico aggiunto di Palazzo Chigi, Pasquale Ferrara, direttore generale per gli Affari politici e di sicurezza della Farnesina, e Ludovico Serra, capo dell’Unità per la Federazione Russa, l’Europa orientale, il Caucaso e l’Asia centrale presso la direzione generale guidata da Ferrara.

Un passo indietro. L’Unione europea ha presentato agli Stati membri un piano per garantire all’Ucraina obblighi a lungo termine nel campo della sicurezza. Sarà discusso dai leader europei nel Consiglio europeo di metà dicembre e costituirà inoltre la base delle consultazioni con Kyiv e i Sette, che a luglio hanno firmato una dichiarazione sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, che aiuterà a prevenire il ripetersi di un’invasione della Federazione Russa prima che l’Ucraina diventi membro della Nato. Anche altri Paesi hanno aderito alla Dichiarazione di Vilnius sulle garanzie di sicurezza. Recentemente, Ucraina e Germania hanno avviato il primo ciclo di negoziati sulle garanzie di sicurezza bilaterali. Inoltre, l’Ucraina ha avviato negoziati bilaterali sulle garanzie di sicurezza con gli Stati Uniti e il Regno Unito.

Quali garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Il dialogo Roma-Kyiv

Oggi incontro tra funzionari per coordinare gli sforzi dei due governi. Obiettivo: individuare le forme di sostegno nel medio-lungo periodo, con un occhio al percorso di avvicinamento euro-atlantico. Dunque, nessuna lista della spesa degli armamenti

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