Skip to main content

L’onda repubblicana alle elezioni di midterm ha travolto il democratico Barack Obama, che inizierà gli ultimi due anni della sua presidenza da lame duck (anatra zoppa).

Dopo 8 anni, il Grand Old Party torna ad essere maggioranza anche al Senato, aprendo scenari imprevedibili fino a qualche mese fa e rimestando le acque, finora piuttosto ferme, della corsa alle presidenziali del 2016.

I DUE SCENARI

Gli scenari che si aprono, riassunti dal britannico Economist, sono sostanzialmente due.

20141018_USC953

clicca sull’immagine per ingrandire (fonte: The Economist)

Nel primo, definito ottimistico, la maggioranza repubblicana proverà a dialogare, cercando punti di convergenza con i democratici su temi come budget (riforma fiscale), energia (l’oleodotto Keystone XL tra Canada e Usa, frenato da remore ambientaliste), il commercio (rafforzando la posizione di Obama su dossier come il Ttip, il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti), immigrazione (con una riforma modesta).

Nel secondo, invece, considerato sfavorevole, la condotta dei repubblicani sarebbe tesa a bloccare qualsiasi iniziativa, riportando di nuovo al government shutdown, sabotando il lavoro dell’Epa (l’agenzia statunitense per la protezione ambientale), bloccando qualsiasi progresso nelle misure commerciali e impedendo a Obama di realizzare la riforma dell’immigrazione che ha in mente e che i suoi oppositori hanno paragonato a una vera e propria “amnistia” nei confronti degli immigrati irregolari. Allo stesso modo il presidente avrà il potere di porre il veto, anche per infinite volte, ai provvedimenti proposti dai repubblicani e a lui sgraditi.

LE DIVISIONI REPUBBLICANE

A dirigere il Gop verso l’uno o l’altro approccio sarà quasi certamente lo sbroglio della matassa delle prossime presidenziali. Al momento è buio pesto su quale sarà il prossimo candidato repubblicano a correre per la Casa Bianca. Se a prevalere negli equilibri interni dovessero essere conservatori “moderati” come Jeb Bush (dato per sfavorito dal Washington Post)Mitt Romney (se decidesse di correre di nuovo per la presidenza) o Chris Christie (dopo gli scandali dei mesi passati le sue ambizioni sono in aumento, secondo il Wall Street Journal), gli analisti considerano molto probabile una opposizione dura, ma al tempo stesso moderata e collaborativa. Se a tenere banco sarà invece l’ala più radicale vicina al movimento Tea Party, allora la strada per un dialogo tra repubblicani e democratici sarebbe in salita.

LA CORSA DI HILLARY CLINTON

Molto più limpido sembra invece il cielo democratico, sotto il quale (quasi) nessuno sembra per ora in grado di affievolire la stella di Hillary Clinton. È ancora presto per sapere chi e se si opporrà a un candidato forte come lei, già segretario di Stato e moglie del carismatico ex presidente Bill. Quel che è certo è che la Clinton ha iniziato da tempo la sua campagna scegliendo una strategia ben precisa, confermata durante le elezioni di midterm. Si è smarcata per tempo da Obama, in calo di popolarità e in difficoltà con i più stretti collaboratori, ed è stata la vera star sui palchi dei comizi democratici in giro per l’America. Per il Financial Times, ma non solo, è lei la vera vincitrice di questa tornata elettorale. E forse, anche della prossima, ben più importante.

Tutti gli scenari dopo le elezioni di midterm

L'onda repubblicana alle elezioni di midterm ha travolto il democratico Barack Obama, che inizierà gli ultimi due anni della sua presidenza da lame duck (anatra zoppa). Dopo 8 anni, il Grand Old Party torna ad essere maggioranza anche al Senato, aprendo scenari imprevedibili fino a qualche mese fa e rimestando le acque, finora piuttosto ferme, della corsa alle presidenziali del…

Dopo gli stress test sul ponte sventola bandiera b(i)anca

C’è sempre del metodo nella follia, e dovremmo ricordarlo tutti. E basta osservare quanto sia scrupolosa la metodica dei matti per comprendere quanto ciò che a noi pare insensato, a loro appaia assolutamente coerente. Perciò se l’avvio della supervisione unificata della Bce, che inizia oggi, vi è sembrata avventata, è bene sappiate che la volontà dei banchieri ha una coerenza…

Come sarà il dopo Obama

Quando Horace Walpole scrisse per la prima volta l'espressione anatra zoppa, in una lettera all'amico Horatio Mann, intendeva qualcuno che non riesce a pagare i propri debiti e la battuta, infatti, era in voga alla borsa di Londra nella seconda metà del Settecento. Quel che capita adesso a Barack Obama ha molte somiglianze con il significato originario di lame duck,…

Effetto Midterm anche sulla Fed di Yellen?

Negli Usa tassi sostanzialmente stabili alla vigilia delle elezioni di metà mandato che si sono concluse con una netta vittoria dei repubblicani che hanno così conquistato anche il Senato. La presenza dello stesso colore politico nei due rami del Congresso rende potenzialmente più celere il processo di approvazione delle leggi, ma allo stesso tempo potrebbe avere risvolti anche in tema…

Così a Parma si studiano i Brics

La città ducale e i BRICS, un binomio solo all’apparenza inusuale. Per due giorni a Parma si terrà una conferenza internazionale dedicata ai cinque Paesi emergenti che dominano la scena economica mondiale. Il 6 e 7 novembre, su iniziativa della professoressa Lucia Scaffardi, coordinatrice del “BRICS Parma”, l’osservatorio giuridico dedicato proprio allo studio del network tra Brasile, Russia, India, Cina…

Renzi, Juncker e i tafazzismi strabici

Che cosa resta della scaramuccia fra Jean-Claude Juncker e Matteo Renzi? Resta una Legge di stabilità che farà passare la pressione fiscale dal 43,3 per cento di quest'anno al 46,6 per cento del 2016. Magari anche per colpa dei solerti burocrati di Bruxelles parzialmente frenati dai politici alla Juncker, ha fatto quasi capire il nuovo presidente della Commissione europea. I…

Le elezioni dei Comites? Un piatto di lenticchie

Le prossime elezioni Comites? “Un piatto di lenticchie” che costano ai contribuenti italiani, in un momento di gravissima difficoltà economica, ben sette milioni di euro. La tornata elettorale che sta facendo discutere per modus e tempi sarà un flop annunciato, per via dell'inversione dell'opzione, con gli aventi diritto - i cittadini italiani all'estero - che devono farne richiesta apposita agli…

Silicon Valley al servizio dei terroristi?

Secondo Robert Hannigan, nuovo direttore del GCHQ, l’agenzia di SigInt del servizio segreto britannico, i provider di internet statunitensi sono diventati delle vere e proprie "reti di comando e controllo" per i terroristi. La dichiarazione pubblicata in prima pagina dal Financial Times è una vera e propria “bordata” contro le aziende della Silicon Valley che, come ammette Hannigan, sono riottose…

Ecco perché Obama ha perso il voto latino

Gli ispanici, o meglio, i latinos sono stati finora uno dei punti forti di Barack Obama. Hanno contribuito fortemente alle sue vittorie nelle elezioni presidenziali del 2008 e del 2012. Oggi, invece, si dichiarano delusi dalla gestione del presidente americano e hanno pesato nella conquista repubblicana del Senato che fa del presidente "un'anatra zoppa". Obama non ha presentato nessuna proposta concreta…

MARIO DRAGHI BCE

Perché i mercati temono un Draghi azzoppato

La cornucopia della Bank of Japan è passata temporaneamente in secondo piano, con il meeting ECB che guadagna il centro della scena, con il suo contorno di tensioni, timori e circolare di indiscrezioni. Il sentiment, gia fiacco, si è definitivamente inabissato al comparire di indiscrezioni targate Reuters secondo cui ci sarebbe maretta nel Governing Council ECB: a Draghi verrebbe rimproverata…

×

Iscriviti alla newsletter