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Non si tratta di una questione puramente organizzativa e non è imputabile a Matteo Renzi. Il costituzionalista Francesco D’Onofrio prova ad allargare lo sguardo rispetto alla polemica spiccia in corso tra minoranza e segretario Pd sul calo dei tesseramenti nel partito (meno 400mila iscritti rispetto al 2013 secondo Repubblica).

I CORPI INTERMEDI

“E’ un tema di fondo che riguarda il rapporto tra democrazia, popolo ed elezioni. Negli ultimi decenni si stanno riducendo le società intermedie. Partiti, sindacati, organizzazione di categoria che in passato in Europa sono stati molto forti perché contribuivano a definire l’identità territoriale, politica, lavorativa, culturale e religiosa dei cittadini oggi hanno sempre meno importanza”, spiega il professore emerito della Sapienza a Formiche.net.

VERSO IL MODELLO USA

Oggi conta sempre di più il momento delle elezioni, in un modello molto diverso, simile a quello americano: “Il cittadino percepisce di avere una voce quando va a votare, non certo iscrivendosi ai partiti. Ecco allora che essi tendono a diventare sempre più comitati elettorali in cui al centro c’è un leader. Anche il finanziamento di conseguenza non è più di partito ma finalizzato alla fase del voto”.

NUOVI SCHEMI

E’ una stagione politica nuova, rileva D’Onofrio e “non ha senso incolpare Renzi, Berlusconi o Grillo. Ha senso piuttosto provare a capirla e ad affrontarla con nuovi schemi”.

Perché non è preoccupante il calo dei tesserati nel Pd di Renzi

Non si tratta di una questione puramente organizzativa e non è imputabile a Matteo Renzi. Il costituzionalista Francesco D’Onofrio prova ad allargare lo sguardo rispetto alla polemica spiccia in corso tra minoranza e segretario Pd sul calo dei tesseramenti nel partito (meno 400mila iscritti rispetto al 2013 secondo Repubblica). I CORPI INTERMEDI “E’ un tema di fondo che riguarda il…

Ebola, ecco la campagna di prevenzione di Big Tex

Big Tex è la mascotte della Fiera dello Stato del Texas. Si tratta di una statua gigante che ricorda l'attore John Wayne, costruita nel 1952. Nel 2012 un incendio l'ha distrutta. Questo mese Big Tex è riapparso, perché le autorità hanno deciso di utilizzarlo come strumento per la campagna di prevenzione dell’ebola. “Ricorda di lavare sempre le mani prima di mangiare”,…

Il casinò globale alle porte di Pechino (e a est del Portogallo)

Mentre i disordini di Hong Kong affollano la nostra attenzione, le cronache continuano a ignorare la piccola Macao, perfetta metafora dello spirito del tempo. Prima colonia portoghese e ora regione speciale del nascente impero cinese, Macao sperimenta su di sé croci e delizie dell’economia globale, che se ancora le garantisce rendimenti e crescite stellari, nell’ordine dell’8-10% di Pil annui, vede…

Promemoria per Raffaele Fitto

L’arbitraggio nella partita Juve-Roma ha suscitato reazioni e proteste anche in Parlamento, dove sono state presentate interrogazioni con la richiesta di introdurre, anche nel calcio, l’uso di tecnologie in grado di evitare quegli errori che alterano il risultato delle partite. La vicenda, nello zapping televisivo della serata, ha fatto storcere il naso a qualche "anima bella". "Ma come? Nel giorno…

Ecco come il Financial Times si allarma per l'avanzata cinese in Europa

C'è un supermercato sempre aperto per accogliere la grande liquidità di Pechino: l'Europa. Approfittando della perdurante crisi economica che attanaglia il Vecchio Continente, gli investitori cinesi hanno deciso di conquistare, attraverso fusioni e acquisizioni, i mercati nostrani. Mire che nei primi sei mesi del 2014 hanno riguardato soprattutto Roma, dove si sono concentrati quasi 3,5 miliardi di euro di investimenti.…

L'importanza cruciale di non perdere Kobane

Qualcuno ha paragonato il combattimento tra il Califfato e i curdi siriani dell'YPG (aiutati dai fratelli turchi del PKK, con il braccio armato HPG) al confine tra Turchia e Siria, attorno alla città di Kobane, alla ben nota Battaglia di Stalingrado - dove tra il luglio del 1942 e il febbraio del '43 le truppe dell'Asse cercarono incessantemente di prendere…

Il Corriere della Sera strapazza i capitalisti

Un'analisi, ma anche un commento, con una conclusione malinconica, contrassegnata da stilettate a capitalisti e cantori di liberismi teorici e public company sognate. E' un Corriere della Sera sempre più frizzante e sfizioso quello degli ultimi tempi. Chissà se dipende dalla prossima uscita del direttore Ferruccio de Bortoli che, previa buonuscita da 2,5 milioni di euro, ha concordato con la…

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