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“Esaminiamo regolarmente le nostre attività e apportiamo modifiche per concentrarci sulle aree di crescita strategica a lungo termine. A seguito di una recente revisione, abbiamo preso la difficile decisione di ristrutturare la nostra attività di gioco”. A sentire quanto affermano da ByteDance, quanto accadrà alla sua divisione gaming, Nuverse, fa parte delle logiche aziendali. Il che è vero, ma i cambiamenti saranno significativi, con impatti diretti sui dipendenti e sulle strategie della società cinese, madre di TikTok. Dettagli più precisi mancano ancora all’appello, ma da quanto scrive Reuters nella testa dei vertici l’intenzione è quella di chiudere i battenti.

Iniziamo dall’aspetto umano. Ad attendere notizie sul loro futuro sono circa tremila lavoratori, centinaia dei quali rischiano di perdere il loro posto. Per il momento, l’unica certezza sembrerebbe quella che non dovranno più lavorare a nuovi videogiochi a partire dalla metà di dicembre. Per quelli già lanciati, ByteDance troverà un modo di disinvestire il capitale. Il problema di questi games è che attraggono, ma non come vorrebbe l’azienda.

Il suo gioco per eccellenza, Marvel Snap, è molto diffuso tra gli appassionati ma non ha rivestito un grande successo in termini commerciali. Ancor meno si può dire per “One Piece: The Voyage” e “Crystal of Atland”. A non essere interessata da questa rivoluzione sarà invece Ohayoo, che gestisce quei giochi definiti hypercasual (estremamente facili da utilizzare anche per chi è alle prime armi) su Douyin, la versione cinese di TikTok. Ma un conto è realizzare video di breve durata, un altro è ideare giochi virtuali per cui serve maggior creatività e più investimenti, da cui ci si aspetta un ritorno.

Tuttavia, Nuverse non ha rispettato le attese. Nato quattro anni fa per lanciare la sfida alla Tencent Holding, la più grande società al mondo di videogiochi, doveva essere il volano verso il mondo dei games. ByteDance aveva anche sborsato quattro miliardi di dollari per comprare lo studio Shangai Moonton, ma l’andamento oscillatorio di Nuverse non gliel’ha permesso.

Già da tempo ByteDance starebbe cercando acquirenti per la sua filiale di videogiochi, Moonton Technology, dando conferme sulle sue intenzioni. Come raccontato dal Financial Times, a causa dei problemi sul mercato la società aveva annunciato tagli anche nella sua divisione di realtà aumentata, Pico, che si era allargata al mercato dei videogiochi. Un settore da 185 miliardi di dollari, da cui ByteDance ha deciso di allontanarsi.

A inizio mese, inoltre, il ceo di TikTok, Shou Zi Chew, aveva annunciato di dimettersi da direttore finanziario di ByteDance per dedicarsi solamente al social network, con società madre che sarebbe stata soggetta al suo più grande riassetto, divisa in sei unità separate e distinte, tra cui quella di Nuverse. Salvo notizie differenti, i rami aziendali dovrebbero rimanere cinque.

Fuori dai giochi, perché ByteDance chiude la divisione Nuverse

Nata nel 2019 per lanciare la sfida al colosso Tencent, la divisione gaming non è andata secondo i piani. A rischio ci sono centinaia di posti di lavoro. Però a non essere interessata dalla rivoluzione sarà Ohayoo, che gestisce i giochi su TikTok

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