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Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali

Il Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea ha concesso al Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) e alla Commissione Europea un mandato negoziale per la conclusione di un accordo bilaterale con Cuba, provvisoriamente denominato di dialogo politico e cooperazione.

OLTRE LA POSIZIONE COMUNE
L’approvazione, il 10 febbraio, di questo mandato apre la strada al superamento della cosiddetta “posizione comune”, la dichiarazione unilaterale del Consiglio Ue del 1996 che sottometteva i rapporti tra Ue e Cuba a dei progressi concreti dell’apertura democratica e del rispetto dei diritti umani nell’isola caraibica.

La posizione comune, uno strumento sui generis esistente nella pratica solo nei confronti di Cuba, era stata adottata da un’Europa a 15 per iniziativa dell’allora neoeletto premier spagnolo José Maria Aznar, ed era seguita a un periodo di rapporti altalenanti tra Bruxelles e l’Havana che per un certo periodo valutò la possibilità di aderire al sistema di Lomé (convenzioni che regolano i rapporti dell’Ue con i paesi in via di sviluppo di Africa, Caraibi e Pacifico), per poi declinare l’offerta a causa dell’esigenze in materia democratica.

Dal 1996 in poi, la posizione ingessò i rapporti comunitari con Cuba, senza peraltro ottenere particolari risultati né in materia di sviluppo democratico nell’isola, né di riforme economiche.
L’allargamento dell’Ue nel 2006 venne a irrigidire ulteriormente la posizione comune, a causa della poca simpatia di diversi governi dell’Europa centro – orientale nei confronti di un paese ancora comunista.

COMMERCIO E DIPLOMAZIA
Ciononostante, pur non potendo concludere un accordo internazionale con Cuba, l’Ue si è nel tempo consolidata come il secondo socio commerciale dell’isola dopo il Venezuela e il primo investitore nel paese. Una volta ristabilita la cooperazione, congelata nel 2003 a seguito degli arresti di dissidenti cubani (il gruppo dei 75) e riavviata nel 2006, l’Ue ha aperto anche una missione diplomatica nell’isola, diretta fino al 2012 da un incaricato d’affari.

Da diverso tempo si cercava una formattazione dei rapporti con Cuba, unico paese d’America Latina non legato da alcun trattato con Bruxelles.

È esattamente questo che il nuovo negoziato persegue: la contrattualizzazione dei rapporti, mantenendo l’essenza delle linee d’attuazione: incoraggiamento delle riforme politiche ed economiche, sistematizzazione del dialogo in materia di diritti umani e libertà fondamentali, facilitazione degli scambi commerciali e degli investimenti.

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Stefano Gatto appartiene al servizio estero dell’Unione europea ed è attualmente in Centroamerica

Il nuovo accordo tra Europa e Cuba

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