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I sette Paesi più industrializzati del pianeta si riuniscono oggi e domani a Roma. A presiedere questo G7, dedicato al tema dell’energia, è il ministro dello Sviluppo economico dell’Italia, Federica Guidi (nella foto).

LA SICUREZZA ENERGETICA
Fulcro del vertice, che riunisce i titolari dei dicasteri dell’energia dei Paesi coinvolti, è il rafforzamento della sicurezza energetica collettiva, messa a dura prova dalla crisi ucraina. I temi sono invece la diversificazione delle fonti primarie, i canali di approvvigionamento, le tecnologie di produzione e distribuzione dell’energia, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, dei combustibili alternativi, dell’efficienza energetica e i nodi infrastrutturali.
A seguito dell’incontro – spiega una nota del Mise – i ministri metteranno a punto un documento di sintesi che sarà sottoposto al successivo vertice G7 di inizio giugno per l’approvazione.

CHI C’È AL VERTICE
Prendono parte all’incontro Guenter Oettinger, commissario Ue all’Energia, Ségolène Royal, ministro francese dell’Ecologia, Sviluppo Sostenibile ed Energia, Sigmar Gabriel, ministro degli Affari Economici ed Energia (e vicecancelliere) della Germania, Edward Davey, segretario di Stato all’Energia e ai Cambiamenti Climatici della Gran Bretagna, Ernest J. Moniza, segretario di Stato all’Energia degli Stati Uniti, Toshimitsu Motegi, ministro dell’Economia, Commercio e Industria del Giappone, Greg Rickford, ministro delle Risorse Naturali del Canada e Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia.

VERSO IL G7 ENERGIA
Sempre oggi, dalle ore 15.30, presso la sede del Centro Studi Americani a Roma, si tiene il seminario dal titolo “Verso il G7 Energia – Focus sulla sicurezza internazionale”; un evento organizzato dal Csa e dalla rivista Formiche per approfondire i temi del G7 energia. Sul vertice e sui temi ad esso collegati sono intervenuti su Formiche.net alcuni esperti di energia e geopolitica.

Tra loro Alberto Clò, uno dei massimi economisti esperti di energia, già ministro dell’Industria ed ex consigliere di amministrazione dell’Eni, oggi supervisor del Rie (Ricerche industriali ed energetiche) e direttore responsabile della rivista Energia. Per il professore è necessario aver “consapevolezza degli interessi in gioco, spesso divergenti, all’interno del G7. E individuare un punto di convergenza di questi interessi, pervenendo ad impegni concreti  nei loro rapporti e verso la Russia“.

E ancora il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, che in una conversazione con Formiche.net spiega perché sarebbe importante che con uno sforzo diplomatico il vertice spinga gli Usa a liberarsi dal divieto di esportare greggio. “Credo che il prezzo del petrolio sia troppo alto e sia stato inflazionato dalla finanza” e un impegno americano contribuirebbe “a far immediatamente calare i costi della materia prima“, ha aggiunto.

Infine Carlo Pelanda, esperto di relazioni internazionali ed editorialista del Foglio e di Libero, che in un’intervista ha sottolineato come sia prioritario discutere dell’effetto geopolitico di accordi come il Ttip e il Tpp, che potrebbero costringere la Russia a guardare definitivamente al mercato delle democrazie, assicurando la sicurezza energetica dell’Europa e l’isolamento della Cina in Asia.

G7 Energia, temi e protagonisti del vertice di Roma

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