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In Europa ci sono paesi che vogliono fare di più su clima ed energia e in cui tutto l’arco delle forze politiche è concorde che spingere nella transizione energetica sia la cosa migliore. La Danimarca, da tempo prima della classe su questo fronte, sta preparando una legge che fissa obiettivi che fanno impallidire quelli di cui si sta discutendo a livello comunitario.

LA LEGGE

La normativa a cui si sta lavorando imporrebbe infatti di tagliare le emissioni del 40%rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, dunque con 10 anni di anticipo rispetto all’obiettivo proposto per l’UE dalla Commissione. Si prevede anche che il Governo ritorni sulla questione ogni 5 anni per fissare obiettivi decennali e che si istituisca unConsiglio sul Clima, sul modello del Department of Energy and Climate Change britannico.

CHI L’APPOGGIA

Come detto la nuova legge gode di un appoggio ampiamente trasversale: dai socialdemocratici, ai socialisti, all’”alleanza verde-rossa” fino ai conservatori. Il governo danese, così come il precedente, ha ribadito il suo impegno ad arrivare al 100% di rinnovabili su tutti i consumi entro il 2050 e la nuova legge è vista come un passo concreto in quella direzione. A marzo 2012 il Parlamento danese, con 171 voti su 179,aveva approvato un piano che – per portare al traguardo del ‘100% rinnovabili’ al 2050 – prevedeva una riduzione delle emissioni del 34% entro il 2020 e per lo stesso anno una quota di rinnovabili sul fabbisogno energetico totale 35% e un calo dei consumi di energia del 12%.

PASSI VERSO LA DECARBONIZZAZIONE

I passi che la Danimarca sta compiendo verso la decarbonizzazione sono concreti. Uno degli strumenti principali è lo sviluppo dell’eolico: nel 2012 il vento forniva il 25% del fabbisogno elettrico, nel 2013 è arrivato al 33%. Per il 2020 si punta ad ottenere dal vento il 50% dell’elettricità e gli sforzi per adattare la rete elettrica ad una tale penetrazione di questa fonte non prevedibile stanno facendo della Danimarca un paese all’avanguardia sulle tecnologie e sulle soluzioni per la smart grid.

MOBILITA’ ELETTRICA

Il paese sta puntando molto anche sulla mobilità elettrica, vista come un componente fondamentale della rete intelligente: ci sono stanziamenti sostanziosi per le infrastrutture di ricarica e l’acquisto di auto elettriche è incentivato con generosi sgravi fiscali.

FABBISOGNI TERMICI

Politiche decise sono state messe in campo anche sul lato dei fabbisogni termici: dal 2013 nei nuovi edifici non si possono più installare caldaie a fonti fossili (e dal 2016 quelle a olio combustibile dovranno sparire anche dagli edifici esistenti, vedi qui), mentre si sta promuovendo il teleriscaldamento da biomasse, la geotermia a bassa entalpia e le pompe di calore. Una conversione alle rinnovabili sta interessando anche la fornitura di calore per i processi industriali.

Tutte politiche che non potranno che subire un’accelerazione con l’approvazione del nuovo obiettivo sulla CO2. Un target che promette di accrescere il vantaggio che la Danimarca ha rispetto agli altri paesi europei sulla strada della sostenibilità energetica, dell’innovazione e della green economy.

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