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Il percorso in senso ambientale delle impre­se italiane è stato, nonostante quello che si è portati a credere, importante e rapido. Uno strumento di osservazione di questo percorso è sicuramente il Premio impresa ambiente (www.premioimpresambiente.it).

Promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e Unioncamere, è un riconoscimento che va alle aziende che fanno della sostenibilità la leva e il segno di­stintivo della loro competitività sia in senso qualitativo sia economico. Il Premio è anche la selezione italiana allo European business award for environment organizzato dalla di­rezione generale Ambiente della Commissio­ne europea. Nelle sei edizioni che si sono svolte fino ad ora hanno partecipato 806 aziende.

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I PARTECIPANTI

La gran parte sono Pmi, a riprova della com­posizione del tessuto imprenditoriale italia­no, ma non mancano le grandi imprese e sono presenti anche cooperative e Ong. Alcune considerazioni sui partecipanti: non sono aziende tipicamente “verdi”, esplicano la loro attività nei settori più disparati con un unico comune denominatore: hanno fat-to della sostenibilità, della innovazione, del­la visione di futuro, del rapporto col territo­rio il loro marchio di fabbrica, il loro valore aggiunto. Due esempi concreti: Sotral spa di Torino, azienda di logistica, vincitrice della prima edizione del premio per aver introdot­to una filosofia gestionale basata sul “ciclo di vita”, facendosi promotore di questa filosofia anche presso i propri clienti e ottenendo una diminuzione complessiva significativa della produzione di rifiuti nel sistema di ristora­zione, agendo anche sulla qualità dei pasti. Con questi risultati ha vinto, unica impresa italiana fino ad ora, anche lo European bu­siness award for environment e ha ottenuto negli anni importanti risultati economici le­gati proprio alla sua trasformazione. Un altro esempio: Renner Italia, azienda chimica di Minerbio che nasce dalla volontà di alcuni dipendenti usciti per ristrutturazione da un’altra impresa e che nel giro di alcuni anni hanno portato questa società a risultati di assoluto rilievo, nazionale e internaziona­le. Renner ha legato, in accordo coi sindaca­ti, gli incentivi al personale con la capacità di riduzione dell’impatto ambientale, trasfe­rendo in busta paga una quota sostanziale dei risparmi ottenuti dall’attuazione della politica ambientale.

COSA COMPORTA ESSERE AZIENDE GREEN

Sono due tra le aziende che hanno ottenuto il riconoscimento e che dimostrano che il Premio è utile per disegnare/estrarre uno spaccato dell’imprenditoria italiana ca­ratterizzato non tanto o non solo da essere “imprese verdi”, ma soprattutto da una spin­ta all’innovazione e da una volontà forte di essere al centro dei processi di trasformazio­ne del sistema: innovazione tecnologica, di processo e di prodotto, e innovazione gestio­nale. È grazie a questa volontà che molte di loro hanno saputo attraversare la crisi con meno danni di altri a dimostrazione che la capacità di guardare lontano assicura una sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica. Essere aziende “verdi” quindi è soprattutto essere aziende “ottimiste”, perché vedere lo sviluppo della propria azienda su un periodo medio-lungo significa avere fiducia sulla pro­pria stessa esistenza. L’ottica della sostenibi­lità, che il Premio impresa ambiente ricono­sce in queste aziende, è quindi soprattutto quella della loro visione di futuro.

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COME PARTECIPARE

Le modalità di iscrizione  per la presentazione delle candidature sono riportate nel Bando di Gara, che potete trovare nella sezione Modulistica del sito www.impresambiente.it

 

Giuseppe Tripaldi, biologo, direttore operativo Asset camera, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma

Articolo pubblicato sul numero di Formiche di Febbraio

Premio impresa ambiente. Partecipanti, vincitori e istruzioni

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