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BACK TO ITALY La confusione regna sovrana nello scenario politico italiano. Ma ieri Letta ha lanciato la sfida a Renzi, che l’accoglie con il solito doppio commento ambivalente.
Oltre l’impasse La prossima settimana al Colle – martedì, scrive il Corriere, lo stesso giorno in cui inizierà l’esame in Aula sulla riforma della legge elettorale – e poi un patto di programma: da Sochi Letta promette l’impegno per superare la situazione della politica italiana. L’annuncio su Twitter. Il gelo di Renzi: “Era ora. Non ci rimane che aspettare. Ma la parola rimpasto mi fa venire le bolle” (Il Messaggero).
Orizzonte Letta bis o staffetta al vertice? Rimpasto o ritorno alle urne? La risposta forse il 20 febbraio, quando la direzione dem deciderà se cambiare schema o meno sull’esecutivo. Per Renzi le strade per il governo sono tre (Rep).
Retroscena C’è confusione anche sull’asse Letta-Alfano. Il vicepremier da un lato esclude staffette alla D’Alema-Veltroni e ribadisce il convinto sostegno a Letta (Rai News), dall’altro –  scrive Ugo Magri su La Stampa – è pronto a sostenere Matteo per arrivare al 2018.
Voci nella confusione
*Chi parla di staffette o di governo di nessuno (come Cerasa e Mentana) non ha capito o non vuole capire – scrive Scalfari su Rep -: “Per buttare giù questo governo sono necessarie le dimissioni di chi lo guida o una mozione di sfiducia approvata dal Parlamento”.
*Anche Stefano Folli sul Sole 24 Ore dà a Letta “ancora una carta”: “Il premier è pur sempre l’uomo di Palazzo Chigi. Non è facile per nessuno, nemmeno per Renzi, rimuoverlo da quella poltrona, a meno che non sia egli stesso a farsi da parte. E non sembra il caso”.
*Prodi intervistato dal Mattino: “La mia staffetta non si ripeta”. Il monito dell’ex premier a Letta: “Rischi di più. Subito la riforma elettorale e del Senato”.

Berlusconi ’94-2014 Berlusconi guarda alle elezioni e cerca di imprimere la scossa ai suoi, forte dei sondaggi che danno il centrodestra vincente. Ecco perché ieri si è fatto in quattro, con collegamenti telefonici (Agi) e un blitz a Milano (Il Mattino). “Questa volta sarà come nel ‘94: il nostro appello sarà raccolto da milioni e milioni di italiani” (Corriere).
Dietrofront Berlusconi critica il Porcellum ideato nel 2005 dal ministro del suo governo, Roberto Calderoli, e le sue liste bloccate. La replica del dem D’Attorre: “Allora si inseriscano le preferenze nell’Italicum” (Huffington Post).

Il Fatto vs Re Giorgio Il quotidiano di Padellaro apre sul processo Di Matteo: “Il mandante è il Colle: la segnalazione per un’azione disciplinare contro il pm che indaga sulla trattativa Stato-mafia partì dal Quirinale”.

Soldi ai partiti remember? Il finanziamento pubblico ai partiti “ha assunto negli anni forme sorprendenti e capaci di sopravvivere ad ogni avversità”: Sergio Rizzo sul Corriere racconta – attraverso la relazione della Corte dei conti – come i soldi destinati al 5 per mille dai contribuenti possano finire alle fondazioni politiche.

Caso Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno perseguiti in base alla Sua Act, la legge antiterroriso. Non verrà invocata la pena di morte, ma rischiano dieci anni di carcere. L’indignazione del ministro Bonino: “Contesteremo la scelta della Sua Act in Aula” (ANSA).

“Nella terra dei fuochi fatui” Viaggio disincantato nella Campania percepita, dove le fragole sono buone, i preti maledicono i pomodori e gli scienziati sono meno creduti dei camorristi (Il Foglio).

La sfida di Letta allo scalpitante Renzi

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. BACK TO ITALY La confusione regna sovrana nello scenario politico italiano. Ma ieri Letta ha lanciato la sfida a Renzi, che l’accoglie con il solito doppio commento ambivalente. Oltre l’impasse La prossima settimana…

Onu, famiglia, Francia. Tutti i dossier sul tavolo di Papa Francesco

Martedì sarà il primo anniversario dalla rinuncia di Benedetto XVI al Soglio petrino. Quella mattina, dopo aver autorizzato la canonizzazione dei martiri d'Otranto, Ratzinger lesse in latino la declaratio scritta a matita il giorno prima (così racconta oggi in un lungo articolo il vaticanista del Corriere della Sera Gian Guido Vecchi) in cui dichiarava, "in piena libertà", di rinunciare al…

Perché i cattocomunisti hanno emarginato Eugenio Corti

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Bonifacio Borruso apparso su Italia oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Eugenio Corti, lo scrittore brianzolo morto mercoledì, 93enne, nella sua casa di Besana (Mb), era inviso soprattutto a un certo pensiero catto-progressista. Per questo la sua opera principale, Il Cavallo rosso, definito dal Figaro Litteraire, «uno dei migliori…

Caro Boldrin ti scrivo, ecco le libere discussioni tra liberali

Caro direttore, dopo la mia lettera sull’eccesso di personalismi dei leader dei movimenti liberali e liberisti che nuoce gravemente al liberalismo, ho notato su Facebook che – dopo l’intervento di Marcel Vulpis, che si occupa della comunicazione del Pli di Stefano De Luca, in cui si raccontava di alcuni abboccamenti tra Fare e Fratelli d’Italia in vista delle elezioni europee…

Un paio di consigli per tentare di risollevare le fondazioni liriche

Nei precedenti due articoli, sono stati affrontati il quadro generale della situazione delle fondazioni liriche e i principali fattori di crisi. LA TERAPIA Ecco ora una terapia possibile che può essere delineata così: a) Fondere o consorziare fondazioni, riducendo costi; b) Porre l’obbligo di attuare in coproduzione almeno 70% degli spettacoli c) Rendere efficace il regolamento approvato dal Governo Monti,…

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“Una generazione pianta un albero. La generazione successiva si gode l’ombra”. Antico proverbio cinese (non applicabile all’Italia). Ma se ne comprendi il senso, allora hai fatto la metà della strada per tagliare il traguardo del successo a Pechino e nei suoi 10 milioni di chilometri quadrati di dintorni. Lo dimostrano le storie di quattro aziende italiane che hanno resistito alla…

Risposta al Prof. Antonio Di Grado

Il Prof. scrive sulla sua pagina di Facebook: "Incontro un'ex allieva, che mi dice delle migliori colleghe del suo corso. Tutte brillantemente laureate, ma chi fa la cassiera in un bar, chi la segretaria in un laboratorio d'analisi. Che tristezza. Quante speranze e legittime attese, quante competenze e passioni, mortificate e svendute da un paese senza futuro e senz'anima! E…

Popolari di Mauro, buona la prima. Ora la svolta

Bene la prima dell'assemblea dei Popolari per l'Italia tenutasi ieri a Roma. Ora, però, serve stipulare il patto per la confederazione. Tutti i volti del cantiere Popolare di Mario Mauro. Le foto Il sogno terzista dei Popolari di Mauro Abbiamo salutato con convinzione le difficili scelte compiute dagli amici di Mario Mauro, Lorenzo Dellai e Andrea Olivero nei mesi scorsi;…

La settimana manageriale di Pizzi tra Scaroni, De Gennaro e D'Amato. Le foto

Imprenditori, manager e ora anche Mecenati. Paolo Scaroni, Chicco Testa, Luigi Abete, Anna e Carla Fendi e molti altri hanno scelto di aiutare la Galleria Borghese mettendosi assieme in una associazione presieduta da Maite Burgari. L'iniziativa per i numerosi presenti non ha portato con sé solo simpatia e affabilità, ma soprattutto la testimonianza di come Italia e Usa siano legati da un forte senso…

Iran, vi racconto paure e speranze dei giovani di Isfahan e Teheran

Il volto di Ahmed, giovane ragazzo della media borghesia di Isfahan, è leggermente malinconico. Il vento soffia sopra i suoi capelli di ventiduenne mentre parliamo in cima a una montagna dove sorge un vecchio tempio del fuoco abbandonato. Questo Paese, mi dice, è senza speranza, me ne voglio andare via il prima possibile. Io guardo l'orizzonte, rimango ammaliato dalla bellezza…

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