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Zuppi, l'uomo giusto al posto bollente. I nodi per rilanciare la Cei

Zuppi arriva al vertice della Conferenza Episcopale Italiana dopo un apprendistato da tanti definito eccellente nel governo di una grande città come Bologna. Ma il boccino è nelle mani del papa: potrà scegliersi da solo il suo “sottosegretario alla presidenza del consiglio”, cioè l’uomo macchina, il segretario della Cei? Per fare quello che il papa ha chiamato un bel cambiamento, questo passo sembra essere a molti quelli che serve da subito

 

Matteo Zuppi nuovo presidente della Cei. La scelta del papa (e dei vescovi)

Il cardinale è stato nominato da Papa Francesco alla guida dei vescovi italiani, limitandosi a confermare la scelta dell’assemblea, come cinque anni prima per Bassetti. Ma le sue parole al Corriere della Sera avevano ristretto molto la rosa dei “papabili”

Una vita straordinaria. Cristiano legge la canonizzazione di De Foucauld

Charles De Foucauld, un testimone straordinario che sconfigge quella trasformazione del comando evangelico all’amore fraterno limitandolo ai proprio correligionari. Come se fuori dalla vera fede ci fosse una falsa umanità che rifiuta il vero Dio. L’analisi di Riccardo Cristiano

L’idea “bergogliana" di Signorile sulla pace in Europa

L’ex vice segretario del Partito Socialista italiano sembra voler dare un’anima ai pacifisti, indicando un percorso che non vuole dividere, ma unire, e leggere in termini europei una visione che a Riccardo Cristiano sembra in sintonia con quella di Francesco, e cioè di un campo per la pace ma non ideologico

Zen in manette. Un (santo) autogol di Xi Jinping

L’arresto del cardinale Zen dalle autorità cinesi a Hong Kong è un segnale pericoloso dell’escalation della repressione ed è un grave errore di strategia di Pechino, non il primo. Ma non vanifica del tutto l’accordo tra Cina e Santa Sede. Il commento di Francesco Sisci

Papa pro-Putin? La guerra siriana aiuta a capire

Si accende il dibattito se Francesco, anche sull’Ucraina, sia in realtà a favore di Mosca. Che ne discutano in molti, preoccupati delle sofferenze e della delusione che emerge dal cattolicesimo e dall’ortodossia ucraine, vittime di questa aggressione, mi ha interessato. Perché lo stesso è accaduto al riguardo della sorella maggiore, la guerra siriana. La riflessione di Riccardo Cristiano

Habermas, la guerra, i due estremismi e Francesco

Un saggio-articolo a firma di Jurgen Habermas sulla guerra in Ucraina è l’occasione per riflettere su noi stessi oltre che sul conflitto e sulla mediatizzazione, sulla vicinanza e l’angoscia che ne scaturisce. Mettendo tutto ciò a confronto con le parole e il pensiero di papa Francesco

Chi è il diavolo e perché ne parliamo sempre più spesso

L’articolo di padre Tiziano Ferraroni, intitolato “Il nemico della natura umana” che appare sul numero di Civiltà Cattolica in uscita sabato prossimo parla del diavolo partendo dalla spiritualità del fondatore dell’ordine del gesuiti, Ignazio di Loyola

Papa Francesco e la sua Chiesa globale, connessa con tutti i conflitti del mondo

Il papa nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera non sposa una parte, come fa Kirill che nega l’invasione, non fa sconti a nessuno, tranne che agli ucraini, per i quali dimostra la necessaria comprensione, mentre molti chiedono loro solo di arrendersi. Andare prima a Kiev vorrebbe dire acuire il solco, andare prima a Mosca vuol dire cercare una via d’uscita per gli ucraini innanzitutto, ma anche per i russi, per tutti i russi

I cattolici e la guerra, l’urgenza di un’agenda comune

Al cattolicesimo italiano occorre urgentemente una bussola, o un’agenda. La possiamo trovare, allora, in quanto hanno affermato due importanti religiosi, il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin e il direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, e un noto intellettuale cattolico, l’ex presidente della Consulta, Giovanni Maria Flick

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